Ecco le novità che Fazi Editore ci propone per la fine dell’estate. Queste novità infatti usciranno tra agosto e settembre 2021.
Novità di Fazi Editore
Fazi Editore ha diverse novità da proporci: andiamo in ordine di uscita e partiamo con il libro di Paul Scott intitolato Il giorno dello scorpione in uscita il 26 agosto 2021 con la traduzione di Stefano Bortolussi:
India, 1942. L’Impero britannico è una fortezza in rovina. L’eco dello stupro di Daphne Manners e dell’incarcerazione di Hari Kumar non si è ancora spenta, mentre Ronald Merrick, il responsabile dell’iniquo trattamento di Kumar (nonché di ripetute torture ai suoi danni), è diventato ufficiale dell’esercito. Trattenuto in prigione per un anno, Hari non è mai stato informato del fatto che Daphne ha partorito una bambina e poi è morta. È in questo scenario che fanno la loro apparizione i Layton, un’antica famiglia del Raj le cui vicende si intrecceranno a quelle del primo libro del quartetto. In primo piano, le due giovani figlie: Sarah, vero centro morale della storia, incapace di venire a patti con l’ambiguità dei suoi connazionali, e Susan, che spinta da un senso di vuoto sposerà Teddie Bingham, un incolore e convenzionale ufficiale del prestigioso reggimento Fucilieri di Pankot, compagno di stanza di Merrick. Gli inglesi non sono più ciò che erano: come lo scorpione circondato da un anello di fuoco – protagonista di un’immagine impressa nella memoria di Susan – finirà per incontrare la morte, così il Raj britannico, minacciato dalle fiamme dell’indipendenza indiana, si avvicina alla propria fine. E nel mezzo del caos, gli inglesi si ritirano da un mondo che non conoscono più per cercare conforto nella negazione, nell’alcol e nella follia.
Con grande forza e sottigliezza, Paul Scott si spinge ancora più a fondo nella sua epopea indiana, raccontando un intero subcontinente giunto a un punto di svolta.
A settembre invece cosa ci propone Fazi Editore?
Quando una sera d’estate Anna torna a Palermo incinta di lui, Rosario giura a se stesso che farà di tutto per prendersi cura di lei e del figlio che porta in grembo. A Brancaccio, però, non è concesso neppure sognare senza l’approvazione del boss del quartiere e ben presto i propositi dei due ragazzi si infrangono contro le condizioni e gli ostacoli posti da Totò Mandalà. Pur costretti a vivere nello sgabuzzino di una chiesa e incapaci di ottenere una casa popolare senza piegarsi ai ricatti del boss, i due giovani non si rassegnano. I continui soprusi dei potenti e le inevitabili complicazioni che il crescere troppo in fretta porta con sé non intaccano il legame puro e profondo tra Anna e Rosario e ai due basta una barca abbandonata in riva al mare e l’affetto del fedele cane Jonathan per sfuggire alla miseria che assilla le loro giornate. La situazione precipita quando Anna partorisce una bambina prematura: annebbiato e sfinito dall’impotenza, Rosario scoprirà dentro di sé una fiamma inesauribile in grado di cancellare ogni minaccia, alimentata dall’unica cosa che conta: l’amore.
Con una prosa agile e incalzante, Dario Levantino intreccia al racconto intimo la riflessione sociale attraverso la sincerità disarmante di un ragazzo che combatte con tenacia per conquistare il suo posto nel mondo. La violenza del mio amore è un intenso romanzo sulla forza dei sentimenti, capaci di superare le ingiustizie della vita e sconfiggere la paura della morte.
Il 9 settembre invece uscirà il secondo libro con la firma di Brigitte Riebe intitolato Giorni felici. Infatti ritornano le sorelle Thalheim e il loro lussuoso negozio sul viale del Ku’damm. Con la guerra ormai alle spalle e gli affari ben avviati, le ragazze possono finalmente tirare un sospiro di sollievo. Ma i colpi di scena sono sempre dietro l’angolo.
Berlino, 1952. «Vivi la vita come una danza»: questo è sempre stato il motto di Silvie Thalheim. Mentre l’attività di famiglia è la priorità assoluta per la sorella Rike, dopo il periodo oscuro della guerra Silvie vuole solo una cosa: godersi la vita al massimo. Terminata una storia passionale ma tormentata con l’attore Wanja Krahl, corona il sogno di una relazione stabile e felice con l’editore Peter van Ackern, conosciuto alla Fiera del libro di Francoforte. Grazie al boom economico, gli affari vanno a gonfie vele e i grandi magazzini Thalheim sono sulla bocca di tutte le berlinesi: sottogonne e calze di nylon, ma anche raffinate collezioni dall’Italia, vanno a ruba. Da quando il fratello gemello di Silvie è tornato dalla guerra, le dinamiche familiari sono cambiate: Oskar dovrebbe dirigere l’azienda, ma preferisce abbandonarsi alla frenesia delle notti di festa. Quando un concorrente minaccia di portare via tutto ai Thalheim, Silvie si rende conto che deve assumersi la responsabilità del negozio e dei suoi cari. Non conosce le stoffe come sua sorella Rike, non ha l’occhio per il taglio e i modelli di Miriam Sternberg e non sa disegnare con la maestria della sorellastra Flori. Ma Silvie sa vedere e sentire. Riesce a indovinare i desideri più intimi delle persone: in questo è unica.
Ecco quello che si pensa della scrittrice e dei suoi romanzi:
«Una nuova trilogia al femminile con tutte le carte in regola per diventare un bestseller».
Benedetta Marietti, «il Venerdì – la Repubblica»«Un romanzo delicatamente femminista, che si fa leggere per la sua leggerezza, piacevolezza e non di meno per la sua accurata ricostruzione storica. Una fortunatissima trilogia di cui a questo punto attendiamo il seguito».
Marino Freschi, «il Giornale»
Il 16 settembre invece troveremo il romanzo di Davide Rondoni dal titolo Cos’è la natura? Chiedetelo ai poeti:
Tutti, almeno a parole, vogliono una vita più “naturale”. Più a contatto con la natura e che la salvaguardi. Ma che cos’è la natura?
In un’epoca dominata da nuove scoperte, dalla crescita tecnologica, da una nuova sensibilità ecologica, ma anche da nuovi fenomeni inquietanti, come pandemie globali e squilibri dell’ambiente, risuona potente la domanda su cosa sia un comportamento veramente naturale nella vita di una persona.
La parola “natura” è inevitabilmente fonte di confusione e tensioni, spesso usata per motivare scelte opposte. Forse, allora, per riaccostarci veramente alla natura (e alla nostra natura) occorre una sapienza antica e sempre nuova. Vogliamo una vita più naturale? Chiediamo ai poeti. E loro ci guideranno.
Con uno stile che unisce saggio e narrazione, Davide Rondoni perlustra gli interrogativi che sorgono intorno al tema della natura, senza pregiudizi e senza censure, sfidando molti luoghi comuni e toccando temi che oggi occupano la nostra quotidianità e le frontiere dei nuovi saperi.
Una riflessione personale sulla natura che prende spunto dal pensiero e dalle parole dei grandi poeti. Un libro attuale che ragiona sui temi della modernità attraverso le voci di autori classici e contemporanei come Lucrezio, Keats, Leopardi, Szymborska, Luzi, per una visione del mondo più completa che possa indagare al meglio il rapporto inevitabile dell’uomo con la natura.
Il 23 settembre invece Fazi Editore ci propone due novità!
Fazi Editore ha deciso di far uscire due novità contemporaneamente! La prima è il secondo libro di Vigdis Hjorth con il titolo Lontananza: una nuova storia di famiglia in cui le bugie, i silenzi e i segreti si sciolgono lentamente sotto il flebile sole norvegese dopo decenni di gelo.
Johanna torna in Norvegia dopo trent’anni di assenza e, rompendo il divieto di contattare la famiglia, telefona alla madre, che ormai ha o tantacinque anni ed è vedova. Nessuna risposta. Per i suoi parenti Johanna non esiste più: è morta quando, appena sposata, studentessa di Legge per volere del padre avvocato, ha mollato tutto per diventare pittrice e si è trasferita nello Utah con il suo professore d’arte, con cui ha avuto un figlio. Johanna ormai è un’artista piuttosto quotata, ma persino i soggetti dei suoi quadri scatenano l’ira dei familiari, che in essi vedono una denigrazione ulteriore nei loro confronti, soprattutto per il modo in cui viene raffigurata la madre. Sono tanti gli argomenti rimasti insoluti che hanno condizionato Johanna nella sua vita di figlia, di donna, di artista e di madre: nella sua mente affiorano antichi ricordi di una donna all’apparenza leggera, spensierata, bellissima, ma quando riesce finalmente a spiegarsi alcuni episodi sconcertanti di cui è stata spettatrice, capisce che la madre non faceva che nascondersi dietro una corazza di convenzioni. Finché il lunghissimo silenzio fra le due donne si spezzerà in maniera violenta in un ultimo, spietato confronto.
Il secondo invece è firmato John Williams con il suo romanzo Nulla, solo la notte:
«Questa stanza è come la mia anima: sporca e disordinata». L’anima di Arthur Maxley è opaca, stretta nell’incertezza della giovane età e in una biografia familiare amara, dove la protezione dei genitori si è polverizzata quando era ancora un ragazzino. Arthur spende la giornata estiva che fa da cornice a questo romanzo breve a San Francisco; qui ci sono le feste di Max Evartz, dove si beve troppo, e l’amico Stafford Lord, sempre in ritardo e terribilmente lamentoso, un giovane viziato da sogni irrealizzabili. Ma non sono le frequentazioni quanto i pensieri ad affollare la mente di Arthur, frammenti di ricordi di un’infanzia che ha al centro una voragine, una madre perduta senza sapere quale sia stata la causa e un padre, uomo d’affari sempre in giro per i continenti, il quale proprio in questo giorno è in città e propone al figlio un incontro. Ed è allora che le parole non si trovano e quelle che vengono pronunciate sono troppo poche e deboli, in un dialogo che non concede nulla al rapporto tra un genitore e un figlio. È a partire da Luisant’s, un club immerso nelle strade della metropoli, che Arthur consuma la notte e la delusione, un cocktail dopo l’altro, con una donna che diventa compagna di solitudini e seduzioni.
Nulla, solo la notte è l’esordio letterario di John Williams, che, a soli vent’anni, raccontò la giornata di un giovane borghese della California, scrivendo forsennatamente nelle lunghe ore vuote che caratterizzarono la sua esperienza militare in India e Birmania nel secondo conflitto mondiale. Al rientro negli Stati Uniti riuscì, un anno prima di laurearsi, a far stampare il suo primo romanzo, queste prime pagine della carriera di un grande scrittore, osservatore lucido e sensibile della condizione umana, narratore puntuale delle sue fragilità.
«Una scoperta meravigliosa per tutti gli amanti della letteratura».
Ian McEwan
Un classico del fantasy russo, acclamato bestseller, che mescola avventura e conoscenza, scienza e magia, fantascienza e filosofia, filtrandole attraverso la sensibilità letteraria russa e assimilandole in un’atmosfera tesa e dinamica.
Bestseller a livello internazionale, è uno straordinario viaggio di formazione attraverso la sensibilità letteraria russa: un romanzo che è già un classico della letteratura fantasy.
«Vita Nostra ha avuto un grande ascendente sulla mia scrittura. È un libro che ha il potenziale per diventare un classico moderno nel suo genere, e sono molto emozionato nel vederlo tradotto in tanti paesi, per un pubblico sempre più grande come è giusto che meriti».
Lev Grossman
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