Caro iCrewer eccomi con una nuova recensione, questa volta si tratta di un libro il cui genere collocherei nella narrativa per ragazzi e in cui si potrebbero evidenziare dei tratti fantasy; scritto da Clelia Pulcinelli s’intitola: È questione di maturità.
È questione di maturità di Clelia Pulcinelli
Inizio questa recensione con il dire che probabilmente questo testo si meriterebbe meno del punteggio che gli sto attribuendo, ovvero tre stelline, tuttavia alcune argomentazioni che vado ad illustrarti mi hanno portato ad innalzare un pochino la mia valutazione portandola a quella che per me rappresenta la sufficienza.
Il romanzo scritto da Clelia Pulcinelli è tutto sommato carino, ho scritto nella mia introduzione che è un libro per ragazzi, anche se devo dire che, conoscendo ciò che leggono gli adolescenti di oggi, È questione di maturità potrebbe essere per loro una lettura piuttosto pedante. Il libro a mio parere possiede anche degli elementi fantasy, infatti l’autrice ha pensato bene di far tornare in vita, grazie a una seduta spiritica, degli illustri autori del passato e per illustri autori, intendo proprio illustri…
Grazie alla seduta tornano in vita, anima e corpo: un Alessandro Manzoni poco più che adolescente, il grande ma giovanissimo Giacomo Leopardi, un instancabile Giovanni Verga, un irrequieto e festaiolo Gabriele D’Annunzio e uno spaesato Dante Alighieri che se io fossi stata nell’autrice avrei immaginato molto più polemico e curioso. Chissà poi il perché mi sono spesso immaginata questa vena molto polemica di Dante…
Comunque il libro non è mio e l’autrice che ha riportato in vita questi grandi autori del passato si è concessa il lusso di farli conoscere a modo suo al lettore, grazie al periodo di tempo che essi hanno dovuto convivere con i giovani ragazzi della V°C del liceo Classico Francesco Petrarca. Adolescenti che proprio durante la già citata seduta hanno scelto di riportare in vita proprio loro per farsi aiutare a superare la prova di italiano dell’esame di Maturità.
In modi differenti i grandi scrittori del passato si approcciano al nostro secolo e aiutano come possono i cinque ragazzi che li hanno risvegliati cercando di aiutarli nelle materie scolastiche, nei loro problemi adolescenziali o a trasformare in realtà i loro sogni.
Ok mi fermo qui, perché tanto c’è già molto da dire.
Capirai anche tu, caro iCrewer, che un libro del genere può essere piacevole per chi come me passa il suo tempo a studiare questi autori, per chi in continuazione riprende in mano i loro testi per esaminarne talora un verso talora un altro, penso anche che potrebbe essere una lettura consigliabile a chi deve affrontare una prova inerente questi grandi scrittori, magari per riuscire a farseli piacere un po’ di più, tuttavia penso che non possa essere considerata una lettura semplice. Le problematiche adolescenziali che avvengono tra i ragazzi della V°C sono presenti, ma analizzate solo esternamente, non penetrando il loro animo, credo che queste ultime dovevano essere affrontate maggiormente.
In ogni caso è proprio il mio interesse per la materia e la simpatia con cui l’autrice l’affronta che mi ha fatto dare quella stellina in più al romanzo che, per come è scritto, meriterebbe una valutazione più bassa. Ho trovato qua e là una serie di refusi e la cosa che più mi ha lasciato perplessa sono stati dei commenti scritti tra parentesi che a mio parere potrebbero essere o gli appunti dell’autrice stessa o le note di un editor.
Da scrittrice mi avvalgo spesso della supervisione di un editor e quando ricevo la bozza con i suoi commenti capita che io rifletta anche per giorni interi su alcuni di essi, mi chiedo come questa scrittrice possa invece aver persino dimenticato di toglierli prima di passare alla pubblicazione. Non riesco proprio a capacitarmene. Per concludere questo argomento ho trovato anche delle frasi scritte in un modo tale da rendere la lettura difficoltosa, non sono propriamente errate grammaticalmente, ma risultano davvero sgradevoli.
Insomma consiglierei all’autrice di far rivedere il testo e questa volta di non sorvolare sugli appunti dell’editor, l’idea è buona e anche simpatica, ma va meglio rielaborata.
Il libro è godibilissimo e la leggerezza non è mai banalità. Nel libro non compaiono assolutamente glosse, note a margine o commenti che erano della fase di pre editing…Non scherziamo! Ho letto altri libri della stessa autrice e non è come dice lei. Guardi meglio..Attenzione anche a definirlo “fantasy”, semmai con elementi fantastici.
Non commento il fatto che il libro per lei sia godibilissimo, ci mancherebbe, ma che la versione che è arrivata a noi aveva delle annotazioni di qualcuno (non un editor visto che l’autrice ha affermato di non aver fatto editing) è corretto. Non è corretto che lei metta in dubbio quello che abbiamo affermato.
Buone letture