DuoVa, esiste un nome più divertente per dei musicisti agricoltori? Eppure, nonostante i loro video e le loro canzoni siano comici, riescono a lanciare messaggi profondissimi e a rendere omaggio a una tradizione toscana che vive nell’anima della terra bagnata dall’Arno. Li ho intervistati, andiamo a conoscerli!
Chi sono i DuoVa, da che idea nascono e che percorso di vita e di cultura hanno fatto? ESAGERATA! Ridimensioniamo la domanda: come vi è venuta l’idea di comporre canzoni agri? E come mai sapevate farlo?
DuoVa: I DUOVA sono l’unico duo al mondo ad essere formato da 3 persone!
Riccardo Lupino autore di testi, attore e cantante.
Giovanni degl’innocenti autore musicale, attore, chitarrista.
Daniele Palmi autore musicale, regista e batterista.
Siamo 3 amici che hanno deciso di iniziare un progetto artistico da qualche anno, seguendo l’idea iniziale di Riccardo Lupino, che di professione è Agricoltore, di raccontare il mondo delle campagne e delle nostre tradizioni partendo dal punto di vista, per l’appunto, di un contadino degli anni 2000.
Il progetto si è subito allargato arrivando a trattare temi sociali di vario tipo come il mondo del “food” o quello dei Vegani ma anche l’importanza di non abbandonare le nostre radici linguistiche, quelli dei nostri nonni e molti altri.
Per veicolare i nostri messaggi abbiamo iniziato a realizzare video musicali e spot ironici di vario tipo.
Le canzoni sono forse quelle che ci hanno fatto conoscere di più sul web. Sia Giovanni che Daniele sono musicisti ed è stato quindi “facile” pensare di concentrarsi molto sulle canzoni nonostante io l’unica cosa che ho suonato nella mia vita sono i campanelli delle case da piccolo per poi scappare! Ma tanto devo solo cantare!!
Voi siete fieri contadini toscani, parlate in toscano (direi fiorentino… precisiamo!) e trasuda dalle vostre canzoni l’orgoglio tipico di chi ha una forte identità toscana, ancora di più fiorentina perchè… oh! perchè noi siamo di Firenze, e solo affermarlo ci fa sentire migliori di tutti. Ora, assodato questo, e posto che prima di essere poeti siete contadini, che rapporto avete con la cultura toscana? Sì, vedo già gli occhi sgranarsi ‘ma icchè la dice questa?’
Però pensiamoci un po’: da Boccaccio a Marasco, da Pieraccioni e Lorenzo Baglioni con le sue canzoni didattiche, di artisti che si sono creati dei filoni artistici ce ne sono stati nella storia toscana (ridagli! Fiorentina!!!). Come vi collocate?
DuoVa: Non sappiamo se siamo Artisti e nel caso lo fossimo non sapremo dove collocarci sinceramente ma siamo molto orgogliosi e felici di sapere che sempre più Persone ci considerano tali. Noi cerchiamo di portare noi stessi dentro quello che facciamo e credo che la gente apprezzi proprio questo.
Crediamo in quello che facciamo e in quello che diciamo. Personalmente posso dire che non avrei mai pensato di vedere tutto questo interesse per quello che in fondo è un mio punto di vista su questa società e questo è forse l’aspetto che più mi rende fiero.
Agricoltura e poesia; trovate la connessione. O forse natura e poesia, o forse ancora amore per la terra e poesia. Forse questo è il più importante e profondo collegamento: un legame che voi mettete in musica con un realismo che strappa risate ma anche con la consapevolezza che la terra è bassa, e la passione dei contadini non basta in un mondo in cui seguire i tempi della natura è un intralcio al guadagno.
Nelle vostre canzoni Groppone e Kilometro Zero esprimete perfettamente questi concetti. Ce li riassumete?
DuoVa: Per quanto riguarda la parola “poesia”, che hai usato, posso dirti che è una delle mancanze più grosse in questa società. Non mi riferisco ovviamente alle poesie scritte (per le quali ho comunque un debole), ma alla poesia che purtroppo manca nella vita e l’Agricoltura è la cartina tornasole di questa situazione. Si sta perdendo, se non è già troppo tardi, la poesia con la quale si dovrebbe lavorare in Campagna visto che ormai tutto deve essere veloce, rapido, redditizio, immediato che sia una fabbrica, un magazzino, un campo di cavoli o un oliveto. Si deve solo produrre, sempre di più. Sempre. Lo spazio per la “poesia” ormai ce lo siamo giocato, quello spazio l’abbiamo usato per impiantarci un oliveto super intensivo.
Purtroppo però anche se questa società continua a imporci il contrario, sono sempre più convinto che “poesia” e “terra” siano collegate in maniera indissolubile e credo quindi che torneranno ad abbracciarsi. La colpa più grande che ha questo nostro mondo moderno è quella, secondo me, di averci fatto credere che l’agricoltura fosse un lavoro come un altro, che la Terra fosse un capannone come un altro dove im-piantare una ditta, che il cibo fosse un “prodotto” come un altro.
Non è cosi per me. Prendete in mano una zolla di Terra ogni tanto, capirete quello che voglio dire.
Rispettare la Terra vuol dire anche lavorare sodo e vuol dire avere qualche dolorino al GROPPONE magari perché solo cosi possiamo capire veramente l’importanza di quello che stiamo facendo.
DuoVa, musicisti, agricoltori, veri poeti toscani.
La vostra canzone estiva, Estate in Toscana e l’ultima GNAMO (trad dal fiorentino: Andiamo! come esortazione) sono una mano tesa alla Toscana che sembra non scolorirsi neanche con la varichina da questo tono rosso arancione. Alla fine dei conti però viene da pensare che la peste a Firenze ha girato e rigirato per secoli, eppure la città ha sempre continuato a sfornare personaggi che hanno donato bellezza e cultura al mondo, a partire da Boccaccio, che proprio sulla peste fece la sua fortuna.
Nella vostra canzone GNAMO fate una carrellata di personaggi toscani che hanno contribuito alla storia dell’umanità, da Leonardo a Verrazzano e concludete con i più bei versi che siano mai stati scritti: quelli di Dante.
Torneremo, sì, a rivedere le stelle, ma forse saranno più chiare, meno sfumate dallo smog. Forse avremo più tempo per la contemplazione. Forse abbiamo davvero bisogno di rivoluzionare e ripartire dalla lentezza dell’olivo (Significativo e malinconico il vostro dialogo con l’olivo)? Forse la Toscana ha bisogno di concentrarsi su quello che è e che può fare per se stessa anzichè scommettere ogni cosa su quello che può offrire a chi viene da fuori a vivere un pezzo della nostra eternità?
DuoVa: La Toscana è una terra meravigliosa e non ha caso ha da sempre dato vita a grandi personaggi, grandi artisti e pensatori e credo che nella sua anima ci sia ancora la voglia di continuare su questa strada. Certo è che nell’ultimo secolo e ancor di più negli ultimi decenni è cambiato totalmente tutto il Mondo e credo, ma è ovviamente un parere personale, che sarebbe stupido adesso, non cogliere l’occasione di questa situazione “particolare” per tentare di cambiare nuovamente il Mondo magari creando un futuro che possa recuperare valori, attitudini e “poesia” per l’appunto che dal secondo dopoguerra in poi sono andati piano piano perduti.
Bisognerebbe cercare di ripartire da quello che siamo e che abbiamo internamente anche perché oggettivamente non mi pare che ci manchi tanto!
Se accettiamo la sfida di creare un Mondo più “lento” e attento a quelli che sono i sentimenti e le necessità delle Persone e della Natura credo che potremmo avere un bellissimo posto dove vivere.
Maledetti toscani! dice qualcuno. Irriverenti, pungenti, sagaci. Violenti e grulli per metà (non mi dite di no perchè chi gioca al calcio in costume o alla palla grossa non è di certo rifinito!) ma anche artisti, poeti, scienziati, statisti, ambasciatori, grandi cuochi (Artusi docet). Vi sfido a citare il vostro personaggio storico preferito pescandolo dalla storia toscana.
DuoVa: Scegliere IL personaggio toscano preferito di sempre credo sia la cosa più difficile del Mondo anche perché paragonare arti e discipline diverse non sarebbe neanche giusto oltre al fatto che guardando ai Grandi Personaggi del passato c’è veramente l’imbarazzo della scelta.
Molti dei più grandi e famosi Personaggi mondiali sono toscani quindi vi potete immaginare come sia possibile sceglierne uno. Però posso dirti che se dovessi abbracciare uno di questi grandi toscani, del passato o del presente, andrei da Francesco Nuti perché come detto io ho un debole per la poesia…
Grazie DuoVa, musicisti, agricoltori, veri poeti toscani: parlare con voi è davvero bellissimo. E la prossima volta, davanti a una fetta di pane e olio!