Ciao iCrewer oggi voglio parlarti di un argomento importante e difficile, un argomento che viene spesso trattato a causa dei numerosi casi tra i giovani e che spesso sfocia in situazioni drammatiche
L’abuso di alcool e droghe e gli effetti sulla persona che ne fa uso ma non solo… uno degli aspetti forse poco presi in considerazione è l’effetto che queste sostanze hanno sulla famiglia del tossicodipende.
Sì, perché questo non vuole essere il solito articolo di denuncia sull’aumento di persone che abusano di alcool e droghe ma bensì una richiesta di aiuto per tutte quelle famiglie che si ritrovano a dover fare i conti con tutto ciò che queste sostanze provocano alla persona che ne abusa.
Quando si parla di tossicodipendenza ci si sofferma sempre a parlare di chi direttamente ne fa uso, degli effetti sconvolgenti che le droghe hanno sul loro fisico o dei problemi che si vengono via via a creare man mano che il soggetto interessato continua nella sua assurda autodistruzione.
Ci si dimentica però che dietro ogni tossicodipendente o alcolista c’è sempre una famiglia, un padre e una madre che si preoccupano e che si ritrovano a fare i conti con la realtà, un fratello o una sorella che impotenti cercano di essere d’aiuto, spesso peggiorando la situazione, o un figlio che si ritrova a crescere con persone che non sono in grado di prendersi cura nemmeno di loro stesse.
La famiglia è la prima vittima della droga!
Personalmente credo fermamente che la maggior parte dei ragazzi che cadono in questo labirinto inizialmente non siano consapevoli dell’enorme errore che stanno commettendo, spesso si inizia per noia o per sembrare più grandi e forti di fronte ai propri coetanei.
Ma ci vuole davvero un attimo a cadere nella dipendenza, che subdola ti fa credere di poter avere sempre il controllo della situazione ma è solo un amara illusione.
Il passo dal semplice provare queste sostanze al diventarne dipendente è molto sottile e la maggior parte delle persone non si rende nemmeno conto di quanto il loro stato li stia distruggendo, loro negano e la prima risposta che sanno dare è che sanno cosa stanno facendo e basta farlo usando la testa.
In tutto questo ci si dimentica spesso di chi queste situazioni le vive perché fa parte della famiglia di chi ha delle dipendenze, io lo so bene e credetemi quando dico che la famiglia paga le conseguenze più grandi.
L’affetto per la persona che ha queste problematiche si trasforma nella loro arma più forte…
Molti sono i libri che trattano storie di droga e alcool, tanti raccontano le esperienze di chi in prima persona ne ha abusato e di come ne siano usciti o come accade innumerevoli volte ne siano rimasti vittime.
Uno dei romanzi più conosciuti è Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino di Christiane F. edito Rizzoli, si tratta dell’autobiografia dell’autrice scritta da due giornalisti che la intervistarono ancora adolescente.
Uno dei racconti più crudi che io abbia mai letto e che descrive con particolare realismo una delle piaghe che affligge il nostro mondo da molto tempo: la droga e la prostituzione giovanile.
Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino…
Berlino, anni Settanta, quartiere dormitorio di Gropiusstadt. Christiane F. ha dodici anni, un padre violento e una madre spesso fuori casa. Inizia a fumare hashish e a prendere Lsd, efedrina e mandrax. A quattordici anni per la prima volta si fa di eroina e comincia a prostituirsi. È l’inizio di una discesa nel gorgo della droga da cui risalirà faticosamente dopo due anni.
La sua storia, raccontata ai due giornalisti del settimanale “Stern” Kai Hermann e Horst Rieck, è diventata un caso esemplare, una denuncia dell’indifferenza della nostra società verso un dramma sempre attuale. Una testimonianza cruda, la fotografia di un’epoca. Postfazione di Vittorino Andreoli.
Un altro libro che tratta di problematiche legate, in questo caso, all’abuso di alcool è Compagno di sbronze di Charles Bukowski edito Feltrinelli.
Questi libri come molti altri che ti farò presente in altri articoli si soffermano sullo stato fisico ed emotivo di chi sceglie di intraprendere questa strada verso la perdizione, di cosa li abbia portati a tutto questo e delle vicende, spesso al limite, che si ritrovano a vivere.
Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino racconta la vita di questa ragazza di appena 12 anni cresciuta in una situazione di disagio famigliare e di come cade nel mondo della droga e della prostituzione. È ancora una bambina quando inizia a fare uso di eroina e per procurarsi i soldi decide di prostituirsi.
In questo caso la madre non ha né il coraggio né la forza di accettare quello che sta accadendo alla figlia, permettendole così di continuare indisturbata questa follia.
Nella maggior parte dei casi la famiglia cerca sempre di intervenire e riportare sulla retta via le persone che cadono nell’abuso di queste sostanze ma non è sempre facile. Non sempre si è pronti a queste situazioni e soprattutto non si sa come affrontarle, quale sia la cosa giusta da fare.
Per quanto si possa sperare di ricevere un aiuto da figure competenti in materia ci si dimentica che questi aiuti spesso hanno costi che non tutti si possono permettere se si vuole intervenire nell’immediato oppure ci si affida alla sanità pubblica e alle sue eterne liste d’attesa nelle quali spesso si viene dimenticati.
La famiglia rimane in balia delle situazioni che si vengono a creare, vittime invisibili di questa piaga sociale che sembra non migliorare mai.