In questi ultimi anni la piaga della droga e dell’alcool non ha fatto che peggiorare, i numeri sono in costante aumento e le persone che ne cadono prigioniere sono sempre di più, trascinando con loro tutta la famiglia.
Droga e alcool in famiglia – I problemi che le famiglie sono costrette ad affrontare
Caro iCrewer in questi ultimi anni la piaga creata dalla dipendenza da droghe e alcool è sempre più grande e potente e la società tende a discriminare queste persone e di conseguenza anche le loro famiglie, dimenticandosi che sono le prime vittime di questo enorme problema.
Quando in famiglia si scopre di avere una persona con queste dipendenze è subito un grosso shock, solitamente il gruppo familiare è l’ultimo a saperlo, la persona tossicodipendente o alcolista è più conosciuta fuori dall’ambito familiare ai quali tende a nascondere le proprie problematiche.
Questo accade più spesso quando il soggetto che cade nella dipendenza è un ragazzo/a in età adolescenziale, quando si cerca di entrare a far parte di una cerchia di amici e per essere accettati si tende a fare esattamente quello che fanno gli altri, pur sapendo che non è la strada giusta.
Il costante bisogno di essere parte di qualcosa porta tutti gli esseri umani a commettere un numero inimmaginabile di errori autodistruttivi, solo ed esclusivamente per l’accettazione altrui.
È uno dei motivi più diffusi per il quale ci si avvicina alla droga e ad altre sostanze come l’alcool.
Come vive tutto questo la famiglia?
La scoperta di una persona tossicodipendente in famiglia non è mai facile e non sempre lo si comprende in brevi periodi, le prime problematiche o i così detti campanelli d’allarme si hanno con i primi furtarelli, cose da poco inizialmente ma sempre più spesso la famiglia si accorge di mancanze di soldi dalle proprie borse o portafogli, fino ad arrivare spesso alla scomparsa di beni di famiglia.
Sono queste le prime avvisaglie di qualcosa che non va e da qui si comincia a monitorare la situazione.
Al momento delle prove effettive il dolore è davvero insostenibile, avere la certezza che un familiare sia caduto nel mondo della droga o dell’alcool è straziante e non si sa davvero quale sia il modo migliore per intervenire.
La rabbia è sicuramente la prima reazione, non ci si capacita di come possa essere successo, ci si chiede in cosa possiamo aver sbagliato, quali siano i reali motivi per il quale il nostro caro abbia intrapreso questa strada.
Per quanto in una famiglia possano esserci mille problemi sono dell’idea che scegliere la strada della droga e dell’alcool sia solo una mancanza di forza e di voglia di cambiare la propria situazione personale, la così detta via facile, per evadere dai problemi e dai pensieri cadendo invece in qualcosa di ancora peggio.
Non si risolve nulla, caro iCrewer, buttandosi nella droga, non sono un pomeriggio o una serata di sballo a rendervi le giornate meno pesanti, non è una serata di alcool a darvi la spinta verso qualcosa di migliore queste scelte sono solo l’inizio di una lunga strada verso il baratro.
I problemi nella vita sono tanti, per chiunque, la maggior parte di essi non si possono immaginare ne si cercano come malattie o incidenti, altri a volte siamo un po’ noi a trovarli ma spesso arrivano e basta e credere di risolverli o evitarli facendo uso di sostante come la droga o l’alcool è solo un’amara illusione.
Dal lato affettivo queste sostanze distruggono chi ne fa uso e tutti quelli che gli sono accanto, provate a pensare a cosa possa provare un padre che si vede rientrare in casa il proprio figlio in piena notte e oltretutto fatto; come possa sentirsi una madre all’idea che la propria figlia possa bere e non essere cosciente di quali pericoli possono esserci per una donna ubriaca in mezzo a chissà quali personaggi ubriachi quanto lei.
Se inizialmente subentra la rabbia, posso assicurarvi che la disperazione è dietro l’angolo.
Spesso accadono problemi più gravi, risse o furti con conseguenti ricoveri o arresti che comportano preoccupazioni e spese non preventivate, ci sono persone che non possono permettersi queste spese, che si indebitano per poter far fronte a tutte queste situazioni anche perché la famiglia è quasi obbligata a risolvere le problematiche create da questi individui.
Si cerca di aiutarli, di indirizzarli in comunità o associazioni che possano rimetterli sulla giusta strada, ma non esiste peggior sordo di chi non vuol sentire, se non sono loro i primi a voler essere aiutati non sarà possibile farlo.
Uno dei libri che descrive perfettamente il ruolo della famiglia in queste situazioni e quali problematiche sono costrette a vivere è Lascia fare al destino di Vittorio Schiraldi che ti consiglio di leggere. In questo libro una famiglia si ritrova a dover trovare il modo di supportare la figlia caduta nel mondo delle dipendenze da droghe.
L’affetto e i sensi di colpa saranno la loro costante manipolazione
La peggior sensazione che si possa provare è sentirsi complici nella mancata assistenza di una persona cara, anche se si ha la consapevolezza di aver cercato ogni tipo di soluzione si arriva al punto di non saper più cosa fare e si entra in una fase di accettazione del problema, come se ci si convincesse che non si potrà mai cambiare questa situazione e si tentasse solo di tamponare ed arginare al meglio delle proprie possibilità i vari problemi che si verranno a creare.
Non ha limite il dolore che si prova quando per disperazione e mancanza di possibilità la famiglia decide di allontanare chi fa uso di sostanze, per poter tutelare il resto delle persone che ne fanno parte.
Per quanto sia difficile è una delle scelte a cui si arriva, dopo innumerevoli aggressioni, violenze verbali, furti e liti a causa di queste dipendenze.
I tossicodipendenti faranno di tutto per manipolare tutte le persone che hanno accanto facendo leva sui loro sentimenti e sensi di colpa, facendovi sentire cattivi per averli allontanati, facendovi sentire in colpa di avergli girato le spalle e cercando così di ottenere l’aiuto di cui necessitano in quel momento.
Questo ovviamente non servirà a nulla, appena ricevuto quello di cui necessitano il loro comportamento tornerà esattamente come prima, tra insulti e violenza fino ad arrivare al punto di partenza che vi farà di nuovo pensare di allontanarlo.
Sono fermamente convinta che le famiglie abbiamo bisogno di grande aiuto nel gestire situazioni del genere perché il più delle volte le azioni fatte per compassione o affetto non fanno altro che peggiorare la situazione e rendere il giovane che fa uso di droga o alcool ancora più forte nei vostri riguardi, confermandogli che nonostante tutto potrà sempre ottenere l’aiuto senza mai dover effettivamente cambiare la propria situazione.
Per questo motivo tutte le famiglie devono essere sostenute e aiutate da persone competenti, proprio per evitare che queste situazioni peggiorino portano a fondo non solo chi abusa di sostanze stupefacenti ma l’intera famiglia.