Caro lettore oggi nel nostro caffè motivazionale letterario continuo a parlarti delle donne del futuro intervistate da Maria Latella nel podcast di Il sole 24 ore, che accompagna gli ascoltatori alla scoperta delle top manager italiane under 40.
L’ultima volta ti ho presentato Benedetta Arese Lucini: fondatrice di Oval Money oggi la protagonista è Lucia Azzolina, Ministra dell’istruzione.
Lucia Azzolina 38 anni, ha frequentato il liceo scientifico, si è laureata in Filosofia e successivamente ha preso una seconda laurea in Giurisprudenza.
Fin da piccola ha una grande passione per la lettura. A casa sua non c’erano tanti libri ma lei se li procurava presso la biblioteca scolastica o comunale.
Donne del futuro: Lucia Azzolina
Chi è stato il primo a farle scoprire il piacere della lettura?
Una professoressa della scuola media l’ha sollecitata a leggere ancora di più vista la sua passione.
Il primo libro che l’ha appassionata
Piccole donne di Louisa May Alcott, ma anche Il piccolo lord di
La sua formazione?
E’ una formazione da autodidatta. La sua fortuna è stata di aver incontrato nel suo percorso scolastico maestri e professori sempre molto bravi. Ha potuto viaggiare poco, solo in Inghilterra, Francia e negli Stati Uniti grazie a delle borse di studio.
Una giornata tipo da Ministro
La giornata si sa quando inizia ma non quando finisce, la Ministra prima del Covid spendeva molto tempo ad incontrare il personale scolastico, i ragazzi, i Dirigenti, adesso lo fa attraverso delle riunioni online.
Il giorno in cui è diventata Ministro?
Ha pianto per l’emozione.
Quando ha deciso di voler fare l’insegnante?
A 16 anni. Credeva di voler fare la pediatra invece poi ho avuto due insegnanti bravissimi di filosofia e ha capito che voleva lavorare nella scuola.
Qual è la persona che ammiri di più?
Non c’è una persona di riferimento ma ammira molto le persone capaci che hanno costruito il loro futuro facendo dei sacrifici, dandosi da fare e facendo il loro lavoro con passione.
Gli insegnanti come i medici possono salvare delle vite
Un errore
Sono stata troppo timida all’inizio del mio lavoro come Ministro e non mi sono difesa abbastanza.
Essere leader significa …saper fare squadra, avere delle idee e portarle avanti.
Cosa ha imparato?
A non risparmiarsi, a dare l’esempio.
Cos’è la felicità?
Essere amata per ciò che sei.
Lucia Azzolina a proposito di felicità cita un libro che le ha permesso di riflettere su questo tema: Storia della felicità di
La riflessione sulla felicità è una componente strategica di fondo della tradizione filosofica occidentale, che nasce dalla domanda socratica sulla virtù.
I filosofi hanno preso sul serio due problemi cruciali; la fugacità e la casualità nella distribuzione dei momenti felici, interrogandosi sulla scelta del modello di vita da seguire per garantirsi dai colpi della mutevole fortuna, per dare bella forma alla propria esistenza, per meritare il sorriso del destino agli occhi di Dio.
Il libro si propone di rimanere all’interno di coordinate precise: dalla sfida tragica dei greci, allo smarrimento romantico di fronte al sublime, fino al momento in cui l’idea di felicità ha perso la sua centralità sulla scena filosofica.
Alla te di vent’anni diresti…
Coltiva le tue passioni credi nei tuoi sogni, lavora a testa bassa e con umiltà e realizzali.
L’intervista è ovviamente molto più articolata e io ne ho estratto solo alcuni passaggi secondo me significativi, quindi ti consiglio di ascoltarla per intero.
Questa Donna del futuro è un esempio di donna che, nonostante sia partita un pò svantaggiata, è riuscita a trasformare questo svantaggio in un’opportunità puntando tutto sullo studio, sui libri e sul suo sogno di lavorare nell’ambito della scuola.
Convinta che proprio l’istruzione fornita da un buon insegnante possa salvare è arrivata a ricoprire un ruolo di grande importanza e adesso ha il potere di condividere questa sua idea di scuola e realizzarla.
Certo in questo momento è tutto molto complicato ma voglio sperare che la scuola possa essere ancora e sempre di più un volano di crescita e culla di nuove idee per il nostro paese e soprattutto un luogo di incontro e di confronto costruttivo tra i nostri ragazzi.
Anche io sono convinta che un buon insegnante possa cambiare il corso della vita di un ragazzo o di una ragazza e credo che proprio sugli insegnanti e sulla loro motivazione si debba puntare per creare un scuola del futuro sempre più inclusiva ed empatica con i ragazzi e le loro esigenze.
Vi aspetto per il prossimo appuntamento con il caffè letterario motivazionale. Come sempre buona lettura!