Mi spiace veramente tanto scrivere questa recensione, ma Samantha d’Amico non ci siamo proprio.
Donne che comprano l’amore edito da Policromia è un libro pieno di problemi, partendo dalla cover fino ad arrivare alle conclusioni.
La prima domanda che farei a Samantha d’Amico o a chi per essa ha scelto la cover è questa: perchè le labbra col rossetto? La protagonista, per quel poco che si può capire, non è certo una persona che si atteggia e si agghinda; le labbra messe così in modo provocatorio fanno intendere il contrario di quello che è il tema.
La seconda domanda è: perchè nel 2020 scrivere un libro che mette ancora la donna al servizio dell’uomo? La protagonista si separa dal marito e diventa succube dei gigolò. Non ha un minimo di carattere.
La trama e la protagonista questi sconosciuti!!!! La trama è banale, non ha una logica, si susseguono le pagine e non si capisce nemmeno quanti giorni passano. Della protagonista non sappiamo nulla se non che si cambia d’abito per aspettare questi uomini; la psicologia sua e dei personaggi che incontra non è per nulla sviluppata, potrebbe essere chiunque.
Intreccio! C’è un tentativo di intrecciare la vita privata ufficiale con quella nascosta ma non è andato a buon fine
E la scrittura di Samantha d’Amico?
Il libro Donne che comprano l’amore, che non saprei in che genere inserire, non è scritto bene. I vocaboli utilizzati sono sempre gli stessi, non esiste un ritmo diverso tra il tentativo di descrivere i rapporti con i gigolò e il resto (che vada al bancomat o faccia sesso è la stessa cosa). Inoltre ho trovato qualche refuso che non avrei nemmeno segnalato se non avesse fatto da contorno ad errori di sintassi e grammaticali.
La conclusione? Perchè, mi chiedo perchè un capitolo su delle considerazioni banali, che non postano a nulla, che non si capisce se sono frutto della fantasia dell’autrice o esperienze che ha voluto condividere.