Ogni anno, il 20 novembre, si celebra la Giornata internazionale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, un’occasione per riflettere sui diritti dei bambini e degli adolescenti sanciti dalla Convenzione ONU del 1989. Questa giornata ci ricorda l’importanza di proteggere, ascoltare e dare voce ai più piccoli, non solo nella vita quotidiana, ma anche attraverso la cultura e la letteratura.
I diritti dei bambini: una conquista da proteggere
Fino a tempi relativamente recenti, i bambini erano considerati una proprietà dei genitori o una forza lavoro economica. La loro dignità e i loro bisogni specifici sono stati ignorati per secoli. È stato solo nel XX secolo che si è iniziato a riconoscere l’infanzia come una fase cruciale della vita, degna di tutela e attenzione.
Il passo fondamentale è arrivato nel 1989, con l’adozione della Convenzione sui diritti dell’infanzia da parte dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Questo documento, ratificato da quasi tutti i paesi del mondo, ha sancito per la prima volta una serie di diritti fondamentali per tutti i bambini, senza discriminazioni.
Composta da 54 articoli, la Convenzione è stata ratificata da tutti i Paesi del mondo, esclusi gli Stati Uniti.
Alla base di questo documento così importante ci sono 4 principi fondamentali:
- Parità di trattamento – nessun bambino deve essere discriminato in base a sesso, origine, cittadinanza, lingua, religione, colore della pelle, disabilità o opinioni politiche
- Salvaguardia del benessere – in tutte le decisioni che possono avere ripercussioni sui minori (sia a livello familiare sia statale), è prioritario l’interesse superiore del bambino
- Diritto alla vita e allo sviluppo – ogni bambino deve avere accesso all’assistenza sanitaria e all’istruzione e deve essere protetto da abusi e sfruttamento
- Ascolto e partecipazione – il bambino deve poter esprimere la propria opinione ed essere ascoltato; deve essere informato in modo adeguato alla sua età e venire coinvolto nelle decisioni che lo riguardano.
I diritti dei bambini: storie che educano e ispirano
La letteratura per l’infanzia è uno strumento potente per sensibilizzare sulle tematiche legate ai diritti dei bambini. Attraverso le storie, i più giovani imparano a conoscere i propri diritti, a riconoscere situazioni di ingiustizia e a immaginare un mondo più equo. Libri come Il piccolo principe di Antoine de Saint-Exupéry, Matilde di Roald Dahl, o La fabbrica di cioccolato ci mostrano bambini coraggiosi che affrontano le sfide del mondo adulto con creatività, intelligenza e forza d’animo.
Ma la letteratura per l’infanzia non si limita a raccontare storie; diventa spesso un mezzo per dare voce a chi non può parlare. Pensiamo a opere come Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare di Luis Sepúlveda, dove temi come la diversità, l’amicizia e il rispetto vengono esplorati in modo accessibile e toccante.
I diritti raccontati attraverso i libri
Tra i diritti fondamentali sanciti dalla Convenzione, troviamo il diritto all’istruzione, al gioco, alla protezione da ogni forma di abuso e sfruttamento, e il diritto alla libertà di espressione. Molti autori hanno scelto di raccontare questi diritti attraverso storie commoventi e potenti.
Ad esempio, Storia di Iqbal di Francesco D’Adamo narra la vera storia di Iqbal Masih, un bambino pakistano che ha lottato contro lo sfruttamento minorile. Attraverso la sua voce, i giovani lettori scoprono quanto sia importante battersi per la giustizia e la libertà.
Un altro esempio significativo è Il bambino di vetro di Fabrizio Silei, che esplora il diritto alla diversità e all’inclusione, raccontando la storia di un bambino “speciale” e delle sue sfide in un mondo che spesso emargina chi è diverso.
Lettura e consapevolezza: un impegno per il futuro
Leggere insieme ai bambini e agli adolescenti libri che affrontano temi importanti non è solo un momento educativo, ma anche un atto di amore e responsabilità. Attraverso la lettura, possiamo crescere una generazione consapevole dei propri diritti e di quelli altrui, pronta a costruire un mondo più giusto.
In questa giornata speciale, prendiamoci il tempo per scegliere un libro che celebri l’infanzia, i suoi sogni e le sue lotte. Perché, come ha detto Gianni Rodari, “Tutti i grandi sono stati bambini una volta. Ma pochi di essi se ne ricordano”. La letteratura ci aiuta a ricordarlo e a proteggere quella scintilla di speranza che ogni bambino porta con sé.
I diritti dei bambini non riguardano solo i più piccoli, ma tutta la società. Garantire il loro benessere significa costruire un futuro migliore, fatto di pace e uguaglianza. Come disse Nelson Mandela:
“Non c’è rivelazione più grande della civiltà di una società che il modo in cui tratta i suoi bambini.”
Oggi, più che mai, è nostro dovere ascoltare, proteggere e promuovere i diritti dei bambini, per ricordarci che il futuro del mondo risiede nei loro sogni e nelle loro speranze.