Decameron, il 1° festival letterario digitale
Strutturato proprio come un vero festival con incontri e contenuti molto variegato potrà essere visualizzato su una pagina interattiva di Facebook.
Caro iCrewer lasciami passare il termine, ma penso di essere stata una specie di sibilla, perchè mentre scrivevo l’articolo sull’eventualità di “scomparsa dei libri” ad opera del coronavirus, lanciavo anche un’idea sulla possibilità di “lavorare a porte chiuse“. Anche leggere in questi giorni.
Ed ecco che un gruppo di persone, per la precisione nove scrittrici, appoggiate da molti editori da Mondadori a Longanesi a Rizzoli, da Marsilio a Hacca, da Sem a Einaudi, Nord, Laterza, Sellerio, Chiarelettere e Fandango, hanno pensato di creare:
Decameron, il 1° festival letterario digitale
Ti domanderai come mai chiamarlo proprio Decameron!
- Perché Decameron o Decamerone, letteralmente significa “di dieci dì”, è una festa legata al racconto, un inno al potere della mente per continuare a vivere.
Il testo del Boccaccio, diventato ormai famoso in tutto il mondo, è strutturato in novelle. Un arguto testo teso a scongiurare l’epidemia che in quel periodo perversava in città, offrendo l’opportunità ai giovani protagonisti del “romanzo”, rifugiatisi in campagna per 14 giorni, di trovare una scappatoia alla noia che li avrebbe assaliti, e in questo tempo devono novellare.
Il passo per il parallelismo è breve, e da più parti il Decameron è diventato il canovaccio per imbastire un modus operandi teso ad esorcizzare “la peste” di oggi, il virus Covid19.
L’iniziativa è strutturata esattamente come un evento al quale sei solito partecipare, potrai “incontrare” virtualmente i tuoi beniamini, interagire con loro e, a differenza del solito festival che impone dei ritmi stabiliti a priori da un programma che non ammette deroghe, questa nuovo progetto è in continuo divenire.
Gia da oggi 13 marzo i primi appuntamenti con Michela Murgia e Chiara Tagliaferrri, che dal salotto di casa loro presenteranno il loro saggio femminista
Mercoledi 18 alle 16.00 Francesco Pacifico racconterà il suo rapporto con Virginia Woolf descritto nel libro Io e Clarissa Dalloway
in uscita il 12 marzo edito da Marsilio.
Insomma, giorno per giorno, si potranno ascoltare le presentazioni dei libri che avremmo voluto “toccare con mano”.
Certo non sostituisce abbracci, il contatto umano che si scambia con la scusa di un autografo sul libro, ciò non toglie nulla però alla magia che esiste nelle pagine di un testo, di una storia, di un intrigo, di un bacio rubato.
E mi riallaccio al tema principale ed alla scelta del nome scelto per questo evento decameron.
La novella è un genere che ha per fine l’intrattenimento, l’evasione, il piacere che nasce dalla lettura. Il pubblico non è formato da letterati. La novella è uno strumento espressivo più duttile; può essere avventurosa o può avere un impianto scenico, a volte il dialogo è fatto da battute rapide e lo scambio presenta una raffinata eloquenza.
Il nostro festival digitale è una novella lettura, il nuovo modo per tenersi impegnati, per reinventare cliché standardizzati, un’opportunità per tutti coloro che a questa tipologia di manifestazioni non è mai potuto andarci fisicamente; per portare avanti la cultura e sostenere tutte le persone che lavorano in questo settore.
Tra i nomi figurano molte firme letterarie note, come Tiziano Scarpa, Marco Lodoli, i candidati al Premio Strega Gianmario Villalta e Valeria Parrella.
C’è anche lo spazio per autori conosciuti al pubblico per altri linguaggi, come il regista Ferzan Ozpetk, e al suo secondo romanzo con Mondadori, Il collettivo-Il terzo segreto di Satira; il fumettista Mario Alberti e il fenomeno youtuber Tommy Cassi.
E chissà che non possa essere un esempio per il futuro prossimo, un modo per avvicinarci in un momento in cui la geografia sembra dividerci.
Le strade sono vuote certo, ma noi siamo pieni dentro, pieni di voglia di contrastare, di combattere, di riemergere.
La cultura è un elemento importante e mai come ora viene in nostro soccorso.
La fruizione on-line è il linguaggio di oggi non disperdiamo le idee, facciamone tesoro, e
Ce La faremo. Uniti possiamo tutto.