Il 5 settembre 2025 arriva nelle librerie italiane per Il Saggiatore il libro E l’artista parlò alla rockstar, una raccolta di interviste che racconta il mondo di David Bowie, genio musicale e icona culturale senza tempo. L’opera, tradotta da Alice Guareschi, offre un viaggio unico attraverso dieci tappe della carriera e della vita del Duca Bianco, dagli anni ’60 fino ai primi anni 2000.

Un autoritratto tra musica, arte e metamorfosi
Il volume (200 pagine, prezzo 22 euro) raccoglie conversazioni che permettono di scoprire Bowie artista e uomo, oltre le maschere e gli alter ego che hanno segnato la sua carriera. Dai primi passi televisivi nel 1964, quando ancora David Robert Jones difendeva in TV i ragazzi dai capelli lunghi, fino alle interviste più mature, emerge un ritratto poliedrico e autentico.
Attraverso le sue parole rivivono i personaggi iconici come Ziggy Stardust, Aladdin Sane e il Duca Bianco, le collaborazioni con artisti e stilisti visionari come Andy Warhol, Tracey Emin, Kansai Yamamoto e Alexander McQueen, senza dimenticare i ruoli al cinema in pellicole cult come Labyrinth e Fuoco cammina con me di David Lynch.
In queste pagine Bowie si concede con intelligenza e onestà, toccando argomenti intimi come il rapporto con la moglie Iman o la paternità, e rivelandosi nell’autoritratto di un artista che ha scelto la metamorfosi come linguaggio ed espressione della propria vitalità. Perché la lezione forse più grande che ci ha lasciato è che l’unico modo per rimanere veramente se stessi è scegliere di non essere mai solamente se stessi.
David Bowie tra musica, arte e spiritualità
Il libro approfondisce i temi che hanno accompagnato Bowie lungo tutta la sua carriera: la creatività, la sperimentazione musicale, la moda come forma di linguaggio, l’identità fluida, le riflessioni sulla spiritualità e sulla morte. Un percorso che mostra un artista consapevole della fugacità della fama, ma capace di reinventarsi costantemente.
Accanto al musicista che ha firmato brani indimenticabili come Space Oddity, Starman, Heroes, Let’s Dance e Rebel Rebel, troviamo l’uomo con le sue fragilità, le inquietudini e l’ironia che lo hanno sempre accompagnato.

Questa raccolta di interviste è molto più di un libro su David Bowie: è un autoritratto autentico del più rivoluzionario musicista del Novecento, un’occasione per entrare in contatto con la sua visione del mondo e con la sua inesauribile capacità di trasformarsi.
Con E l’artista parlò alla rockstar (Il Saggiatore), i fan e gli appassionati di musica potranno scoprire un Bowie intimo, ironico e profondo, in un dialogo che attraversa decenni di storia culturale.
Chi è David Bowie? Successi musicali e curiosità cinematografiche
David Bowie, nato David Robert Jones nel 1947 a Londra e scomparso nel 2016 a New York, è stato una delle figure più influenti nella storia della musica e della cultura. Con oltre 100 milioni di dischi venduti in tutto il mondo, è considerato uno dei musicisti più celebri e innovativi del XX secolo. La sua carriera è costellata di riconoscimenti importanti: sei Grammy Awards, quattro BRIT Awards (tra cui un premio “Outstanding Contribution” e una Icon Award postumo), e l’ingresso nella Rock and Roll Hall of Fame nel 1996.

Successi discografici e trasformazioni artistiche
Bowie è celebre per la sua capacità di reinventarsi costantemente, incarnando personaggi memorabili come Ziggy Stardust, Aladdin Sane e il Thin White Duke. Tra i suoi brani più amati:
- “Space Oddity” (1969), emozionante e visionaria, lanciò la sua fama.
- “Fame” (1975), co-scritto con John Lennon, fu il suo primo numero uno nei Billboard USA.
- “Let’s Dance” (1983), un gigantesco successo internazionale, lo riportò alla ribalta mondiale e rimane il suo singolo più venduto.
- Altri brani fondamentali includono “Heroes” e “Changes”, celebri per la loro ispirazione culturale e la loro influenza duratura.
Apparizioni nei film: la musica incontra il grande schermo
David Bowie non è stato solo un musicista leggendario, ma ha coltivato una carriera cinematografica selezionata, spesso scegliendo ruoli originali o di culto. Tra i suoi film più significativi:
- The Man Who Fell to Earth (1976), diretto da Nicolas Roeg: Bowie interpreta un alieno dallo sguardo enigmatico, ed è considerato uno dei suoi ruoli più iconici.
- Ziggy Stardust and the Spiders from Mars (1973, documentario musicale): film concerto che documenta l’ultimo show del suo alter ego Ziggy Stardust, un pezzo fondamentale per i fan e la storia del rock.
- Merry Christmas Mr. Lawrence (1983), diretto da Nagisa Ōshima: Bowie interpreta un ufficiale britannico prigioniero in un campo giapponese durante la Seconda Guerra Mondiale, mostrando grande intensità interpretativa.
- Labyrinth (1986): il film fantasy di Jim Henson, in cui Bowie è Jareth, il goblin re, rimane un cult amato da generazioni di spettatori.
- Altri ruoli notevoli includono:
- The Hunger (1983), thriller horror con Catherine Deneuve e Susan Sarandon.
- The Last Temptation of Christ (1988), diretto da Martin Scorsese, nel quale interpreta Ponzio Pilato.
- Twin Peaks: Fire Walk with Me (1992) di David Lynch, e Basquiat (1996), dove impersona Andy Warhol.
- The Prestige (2006), di Christopher Nolan, in cui veste i panni di Nikola Tesla.