Un mondo abitato da esseri umani, elfi, nani e alte specie con poteri straordinari. Un equilibrio instabile e precario, pronto a cedere al minimo ostacolo. Gli ingredienti per appassionare lettori, giocatori e telespettatori ci sono tutti e The Witcher non ha deluso le aspettative in nessuno dei tre contesti. La serie tv del momento, che è stata a suo tempo un’apprezzatissima e altrettanto fortunata serie di ben otto libri dall’autore polacco Andrzej Sapkowski, è diventata negli anni un videogioco famossissimo e ora è approdata sul piccolo schermo grazie alla piattaforma Netflix.
Così, in un mondo fantastico, razze civilizzate devono convivere con mostri che li minacciano. Per questo sono stati creati i Witcher, guerrieri mutanti in grado di ucciderli. E il protagonista è il witcher Geralt Di Rivia, un essere umano strappato alla sua famiglia in tenera età e sottoposto a un durissimo addestramento e alla mutazione del suo organismo: sensi affinati, emozioni attenuate, corpo reso più forte e veloce. Geralt, uno strigo, si guadagna da vivere uccidendo, dietro compenso. Il destino lo condurrà verso una potente maga e una giovane principessa che custodisce un pericoloso segreto, in un continente destabilizzato da intrighi politici e calamità.
Oggi, caro iCrewer, ti parlo della saga di libri da cui tutto ha avuto origine. In Italia The Witcher approda nel 2010 grazie a Editrice Nord. Gli otto capitoli della saga vengono pubblicati fino al 2016. Il primo è Il guardiano degli innocenti, a cui seguono La spada del destino (2011), Il sangue degli elfi (2012), Il tempo della guerra (2013), Il battesimo del fuoco (2014), La Torre della Rondine (2015), La Signora del Lago (2015) e La stagione delle tempeste (2016).
La serie è composta da due raccolte di racconti e sei romanzi. Le vicende sono ambientate lungo la costa occidentale di un continente immaginario, del quale non viene mai esplicitato il nome. I territori meridionali sono dominati dall’Impero di Nilfgaard, quelli settentrionali suddivisi in una moltitudine di regni e principati spesso in lotta tra loro. Agli umani si affiancano le Razze Antiche, costituite da elfi, nani e gnomi che un tempo erano le popolazioni autoctone del continente e ora sono costretti a vivere come cittadini di serie B o a rintanarsi in zone selvagge e riserve. Creature mutanti e mostri completano il quadro di insieme e sono quelli a cui gli strighi come Geralt Di Rivia danno la caccia.
LA SPADA DEL DESTINO E IL GUARDIANO DEGLI INNOCENTI
In questi due primi capitoli della saga, entrambi raccolte di racconti, viene introdotto il modo in cui Geralt viaggia e cerca contratti per l’uccisione di mostri, con il suo personale codice che lo porta ad eliminare solo i reali pericoli, con l’esclusione di creature senzienti o in via d’estinzione. Vengono qui gettate le basi per lo sviluppo della storia che vedrà l’affidamento della piccola principessa Ciri a Geralt e vengono introdotti i personaggi di Yennefer, una potente maga, e Ranuncolo, un bardo (la sua canzone nella serie tv è già un tormentone).
I QUATTRO ROMANZI
Nel romanzo Il sangue degli elfi Geralt cresce e alleva Ciri come una striga con l’aiuto del maestro Vesemir e dei suoi compagni strighi alla fortezza di Kaer Morhen, per poi affidarla prima a Triss Merigold e successivamente a Yennefer per insegnarle a controllare i poteri magici in lei latenti. In Il tempo della guerra, a seguito della rottura del Consiglio dei Maghi causato dal tradimento degli incantatori in combutta con Nilfgaard, capitanati dal follemente ambizioso Vilgefortz, e alla conseguente battaglia sull’isola di Thanedd, Geralt viene ferito gravemente e vengono perse le tracce di Ciri e Yennefer.
Dopo essersi ripreso dalle ferite, in Il battesimo del fuoco lo strigo parte alla ricerca della ragazzina, che si dice essere caduta nelle mani dell’imperatore di Nilfgaard, Emhyr var Emreis, che intende sposarla per motivi politici e strategici. Ella è in realtà entrata a far parte di un gruppo di ladri chiamati i Ratti, e risulterà l’unica sopravvissuta dopo il massacro dei suoi compagni da parte del cacciatore di teste Bonhart in La Torre della Rondine. Intanto, Yennefer viene fatta prigioniera da Vilgefortz, e Geralt e la sua compagnia formata dal poeta Ranuncolo, l’arciera Milva, il vampiro Regis, il nilfgaardiano rinnegato Cahir e la criminale Angoulême affrontano varie peripezie nel tentativo di lasciare i regni del nord e dirigersi nelle terre di Nilfgaard, dove sperano di trovare Ciri e salvarla qualunque sia la situazione in cui la ragazza si trova. Ella è intanto giunta nel regno degli elfi Aen Elle attraverso la Torre della Rondine, che ha raggiunto nella sua fuga da Bonhart e gli agenti di Emhyr var Emreis e Vilgefortz, capeggiati da Stefan “Allocco” Skellen.
La Signora del Lago
Nell’ultimo romanzo La Signora del Lago, durante una pausa per l’inverno alla corte della duchessa Anna Henrietta, amante di Ranuncolo, Geralt viene a sapere della situazione di Yennefer e il luogo preciso dove è tenuta prigioniera, e insieme alla sua compagnia (Ranuncolo escluso) parte alla volta del castello di Vilgefortz. Intanto gli antichi elfi, attraverso il saggio Avallac’h, minacciano di trattenere Ciri nel loro mondo per sempre a meno che non generi un figlio dal loro re. Riesce a fuggire grazie ai suoi poteri, che le permettono di viaggiare attraverso lo spaziotempo, e riesce a recarsi al castello dove Vilgefortz si è rifugiato insieme a Bonhart e Allocco. Viene raggiunta dalla compagnia di Geralt, e dopo un violenta e lunga battaglia Geralt, Yennefer e Ciri risultano gli unici sopravvissuti, oltre ad Allocco e ad alcuni suoi mercenari che però vengono catturati da Emhyr var Emreis in persona per essere giustiziati. L’imperatore si rivela essere il padre biologico di Ciri, e impone a Geralt di cedergliela. Egli suo malgrado acconsente, ma proprio mentre Ciri sta per essere portata via, scoppia in lacrime. Emhyr viene impietosito dalla vista della ragazza in lacrime, e capito il forte legame che la lega a Geralt, la abbraccia un’ultima volta e la affida definitivamente allo strigo. Ciri rimane con Yennefer e Geralt ancora per qualche tempo, sino a quando la Loggia delle Maghe non convoca le prime due per fare in modo che la ragazza entri a far parte del loro circolo. Geralt nel frattempo recupera Ranuncolo e si reca a Rivia, dove ha appuntamento con Yennefer e Ciri. Quando le due arrivano, però, trovano Geralt morente a seguito a violenti disordini scoppiati in città. Yennefer cerca di curarlo in ogni modo, inutilmente, e quando sviene esanime vengono entrambi portati via da Ciri.
La stagione delle tempeste
La guerra con l’impero di Nilfgaard è ormai finita, ma il bardo Ranuncolo sa che c’è ancora molto da raccontare su Geralt di Rivia. Perciò prende in mano il liuto e ricomincia a cantare le sue avventure. Prima che il suo destino si leghi indissolubilmente a quello della principessa Cirilla, Geralt di Rivia è un giovane strigo che dedica la maggior parte del tempo a cacciare mostri, uccidere nemici, salvare fanciulle in pericolo e risolvere i problemi causati dalla peggiore di tutte le creature: l’uomo. Che si tratti di spiriti maligni, ghul o volpi mutaforma, Geralt è sempre pronto a combattere, soprattutto se c’è la possibilità di guadagnare qualche oren. Almeno finché non si ritrova in una cella, spogliato delle armi e accusato ingiustamente di estorsione e di furto. E la faccenda si complica quando la cauzione viene pagata dalla stessa, misteriosa maga che lo aveva fatto arrestare: Lytta Neyd, meglio conosciuta come Coral. E che adesso lo sta aspettando fuori della prigione. Che cosa può volere da lui una delle più potenti maghe di Skellige? E che fine hanno fatto le sue spade e i suoi elisir, scomparsi nel nulla dal deposito del carcere? Solo e disarmato, Geralt non ha altra scelta che andare incontro a Coral e sperare che lei lo aiuti a recuperare il suo equipaggiamento da strigo. Anche se il prezzo da pagare potrebbe rivelarsi altissimo.
Oltre ai 14 racconti presenti in Il guardiano degli innocenti e La spada del destino, esistono anche due ulteriori storie brevi di Sapkowski che fanno riferimento al mondo di Geralt: Droga, z której się nie wraca (La strada del non ritorno) e Coś się kończy, coś się zaczyna (Qualcosa finisce, qualcosa comincia), rispettivamente pubblicate per la prima volta nel 1988 e nel 1992. Mentre la seconda è stata inserita nella raccolta Wiedźmin (dalla quale sono stati estratti tutti i racconti meno Coś się kończy, coś się zaczyna per essere ripubblicati in Il guardiano degli innocenti), la prima è stata ripresentata solo nell’antologia generale dell’autore del 2000, intitolata proprio Coś się kończy, coś się zaczyna, nella quale sono presenti entrambi i racconti con altre 8 storie non incentrate sulla saga di Geralt. Questo perché non ritenuta canonica dall’autore stesso: se Droga, z której się nie wraca narra del primo incontro dei genitori di Geralt, Coś się kończy, coś się zaczyna tratta invece di un racconto parodistico sulla saga (anche se ancora non era stata scritta dall’autore) nel quale lo strigo e Yennefer si sposano.