Caro iCrewer per il nostro appuntamento dedicata ai classici, ho scelto di parlarti di Cuore di cane un racconto fantascientifico – satirico di Michail Afanas’evič Bulgakov, un medico russo diventato scrittore, autore del più famoso Il maestro e Margherita, rivisitato nella versione cinematografica in Italia nel 1972 con la regia di Aleksandar Petrovic, con Ugo Tognazzi e Mimsy Farmer come protagonisti.
In effetti Cuore di cane, di cui ho una copia edita nel 2013 da Newton Compton, potrebbe risultare meno classico rispetto all’altro, tuttavia lo ritengo una novella importante per il tema trattato e l’intensità della scrittura.
Cuore di cane, chi era il suo autore Michail Bulgakov?
Michail Bulgakov è nato a Kiev nel 1891, figlio di un consigliere di stato e assistente professore e di una ex insegnante. Nel 1901, si iscrive al Primo Ginnasio di Kiev, una esperienza didattica che lo avvicina molto alla letteratura russa ed europea, al teatro e all’opera.
Dopo la morte del padre nel 1907, è la madre ad assumersi la responsabilità della sua educazione, tanto da spingerlo alla laurea ginnasiale conseguita nel 1909. Bulgakov entra poi nella Facoltà di Medicina dell’Università di Kiev e durante la seconda guerra mondiale, parte come medico volontario presso la Croce Rossa.
In seguito, lavora come chirurgo ma si ammala di tifo e abbandona la sua carriera medica per dedicarsi alla scrittura. Le sue opere hanno ispirato numerosi film e spettacoli teatrali.
Nel 1919 scrive Self Defence e The Turbin Brothers, due opere che hanno subito un grande successo, seguono nel 1924 The Fatal Eggs, molto criticata dai critici sovietici per la satira contro la rivoluzione, e Heart of a Dog pubblicate nel 1925.
Negli anni successivi ne scrive molte altre, tra cui L’isola viola e L’appartamento di Zoyka, presentate per la prima volta nel 1928. In seguito inizia a lavorare alla sua opera teatrale più importante, Il maestro e Margherita. Un’opera che lo terrà impegnato per oltre dieci anni ma che verrà pubblicata dopo la sua morte.
Non sarà la sola, molte delle sue opere vengono pubblicate postume Taccuino di un medico di campagna, Appunti sul polsino e altre storie, Sei commedie e Le terribili notizie: storie russe degli anni successivi alla rivoluzione.
Lo scrittore trascorre i suoi ultimi anni come consulente al Teatro Bolshoi ma muore di nefrosclerosi nel marzo 1940 all’età di 48 anni.
Cuore di cane, il romanzo denuncia del potere sovietico
Bulgakov scrive Cuore di cane nel 1925 ma il racconto rimane inedito per molto tempo perché sequestrato dalla polizia segreta sovietica.
Viene poi ritrovato negli archivi del KGB dopo la morte dell’autore e finalmente pubblicato con grande successo. La prima pubblicazione avviene a Londra e Francoforte nel 1968 e solo nel 1987 in URSS.
Sotto il bisturi di uno scienziato un cane viene trasformato in un uomo. Ma non è la bestia a diventare più nobile, è lo spirito umano ad abbassarsi a livello canino. O forse la verità è un’altra? Scrive Viveka Melander l’autrice della descrizione e curatrice dell’edizione del libro.
È solo l’animale ad essere spietato o l’uomo è più crudele dell’animale stesso? Bulgakov non si tira indietro quando si tratta di denunciare le prevaricazioni di un regime che sperimenta ogni possibilità di instaurare una nuova società.
Cuore di cane racconta la storia di Pallinov un cane parlante che agonizzante analizza e giudica l’umanità, fino a che un professore di medicina di fama mondiale lo salva prendendolo con sé.
Un giorno, però, il padrone decide, insieme al suo assistente, di trapiantare all’animale i testicoli e l’ipofisi di un uomo morto. Da questo momento si assiste al fatidico passaggio del cane da animale a individuo e comincia ad assumerne abitudini e vizi.
Un racconto intenso per le avventure grottesche vissute dall’animale che scopre il mondo con la sensibilità di un essere umano.
C’è una cosa che non riesco a capire. Io non devo imprecare, io non devo sputare, lei però non fa altro che darmi del cretino. A quanto pare solo i professori sono autorizzati a dire parolacce nella Repubblica federale russa.
Cuore di cane è un’evidente critica nei confronti della società sovietica, in particolare dei nuovi ricchi sorti dopo la rivoluzione bolscevica, un pezzo di storia che l’opera di Bulgakov riporta alla luce, con una scrittura ironica ed efficace, vale la pena leggerlo!
Buona lettura!