Caro iCrewer oggi vorrei parlarti di un libro molto particolare che forse già conosci
Il Necronomicon
Questo libro è quasi leggendario, si dice sia uno pseudobiblion, ovvero un libro citato in altre opere letterarie ma mai veramente esistito.
Il suo inventore è lo scrittore americano Howard Philips Lovecraft che lo ha citato spesso per dare una maggior credibilità ed enfasi alle sue opere. Dopo che in numerose opere di altrettanti autori viene ripreso il Libro dei Morti maledetto è lo stesso Lovecraft a dover ammettere che si tratta di una sua invenzione, dando prima una sua versione della sua origine.
L’autore di questo libro è Abdul Alhazred, anche lui personaggio d’invenzione di Howard Philips Lovecraft. Sarebbe un poeta pazzo provenite dallo Yemen, vissuto presumibilmente tra il VII-VIII secolo, morto in circostanze misteriose nel 738 a Damasco, dove si trasferì gli ultimi anni della sua vita e dove nel 730 ha scritto il libro.
Il Necronomicon è composto da sette libri :
Il Libro dei Nomi Perduti, che racconta del viaggio intrapreso dall’autore e di come gli si sono stati svelati i misteri contenuti nei seguenti libri.
Il Libro degli Antichi, che contiene un racconto del mito dei Grandi Antichi, chi sono, da dove vengono e come poterli invocare.
Il Libro Dei Luoghi, nei quali vengono svelati speciali luoghi, sia terreni che di altre dimensioni e come fare a raggiungerli.
Il Libro delle Evocazioni, nella quale l’autore indica le evocazioni da recitare per richiamare gli spiriti e i demoni.
Il Libro dei Materiali, un elenco di materiali, attrezzi e protezioni da utilizzare durante le invocazioni.
Il Libro dei Segni, in cui vengono descritti tutti i segni e simboli utilizzati per le invocazioni.
Il Libro dei Rituali, descrive i rituali cerimoniali per conoscere il passato e il futuro nonché i segreti dell’Arte delle evocazioni.
Teodoro Fileta, monaco ortodosso di Costantinopoli, nel 950 fu il primo a tradurre il libro in greco e a cui si deve il nome Necronomicon.
Mentre la versione latina del 1228 , si pensa sia opera di Olas Wormius, un danese in realtà vissuto tra il XVI e XVII secolo. Nella sua prefazione Wormius scrive che il libro originale risulta già perduto.
La notte s’apre sull’orlo dell’abisso. Le porte dell’inferno sono chiuse: a tuo rischio le tenti. Al tuo richiamo si desterà qualcosa per risponderti. Questo regalo lascio all’umanità: ecco le chiavi. Cerca le serrature; sii soddisfatto. Ma ascolta ciò che dice Abdul Alhazred: per primo io le ho trovate: e sono pazzo.
Della versione latina esistono due stampe, una con caratteri gotici, venne presumibilmente stampata in Germania nel XV secolo, e la seconda nel XVII in Spagna.
Una versione inglese si pensa sia stata redatta dell’alchimista e matematico John Dee e dal suo assistente Edward Kelley. Durante una visita a Praga presso l’imperatore Rodolfo II, affascinato dall’occulto, si racconta che entrarono in possesso di una copia de Il Necronomicon e ne fecero una versione inglese della quale rimangono solo pochi frammenti.
Già dal medioevo il libro venne messo al bando dalla Chiesa cristiana e successivamente da tutte le religioni.
Il Necronomicon venne successivamente citato in molte opere letterarie e pellicole cinematografiche. A febbraio nel 1994 esce nelle sale il film Necronomicon da tre racconti, ispirati dall’omonimo libro creato da Howard Phillips Lovecraft.