Per chi crede che le donne non possano fare una rapina… Vi sbagliate di grosso!
Londra, 1984. Harry Rawlins e la sua banda tentano di derubare un furgone portavalori, ma qualcosa nel loro piano va storto: il mezzo su cui sta viaggiando insieme ad altri due compagni rimane invischiato in un incidente stradale a pochi metri dal bersaglio e il veicolo prende fuoco, carbonizzando i tre passeggeri. Le loro tre vedove, Dolly Rawlins, Linda Pirelli e Shirley Miller restano dunque da sole, incapaci di affrontare la vita senza i loro mariti. La soluzione ai loro problemi si presenta quando Dolly riceve dal cugino del defunto compagno un sacchetto con dentro una chiave e il codice di una cassetta di sicurezza. Incuriosita, la donna si reca in banca e trova i registri di suo marito, sui quali segnava tutti i nomi dei suoi collaboratori e il dettagliato piano della rapina al portavalori. L’occasione di fare soldi e portare a termine l’ultima impresa di Harry è troppo ghiotta, così Dolly riunisce le altre due vedove per orchestrare il crimine. Tuttavia i famigerati fratelli Fisher, spietati criminali, sono sulle tracce di quei registri, mentre la polizia è convinta che Dolly sappia qualcosa sulle attività illegali del marito. Riusciranno queste donne a portare a termine il piano?
Widows. Eredità criminale della scrittrice e sceneggiatrice inglese Lynda La Plante è un thriller spettacolare, con una trama avvincente e ricca di colpi di scena e un cast inusuale. Se solitamente i ladri sono principalmente uomini, questo è uno dei pochi romanzi che vede all’opera delle donne destreggiarsi in un crimine.
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Partiamo dunque dalle protagoniste. Le ho trovate una squadra ben bilanciata di anti-eroine; di donne forti che, anche se hanno le loro debolezze, sanno quello che vogliono e non si fanno scrupoli nell’ottenerlo. È incredibile che Dolly, Linda e Shirley non abbiano mai avuto a che fare l’una con le altre prima della vedovanza, dato che i loro mariti lavoravano insieme. È tuttavia plausibile, visto la loro differenza di età e il ceto sociale differente da cui provengono: Dolly è una ricca signora di mezz’età, costantemente accompagnata dal suo barboncino bianco, che farebbe di tutto per sentire il suo Harry ancora vicino a sè; Linda lavora in una sala giochi in uno dei quartieri più malfamati di Londra e ha il vizio di bere, invece Shirley è una giovane donna che non ha alcuna dote, ad eccezione di essere una reginetta di bellezza. Ad aiutarle ci sarà Bella, prostituta e amica di Linda, che vuole migliorare la sua condizione di vita. La voglia di rivalsa che le accomuna tutte e quattro le fa avvicinare e collaborare, nonostante le divergenze. È una squadra che funziona, anche se gli ingranaggi della loro macchina non sono perfetti e avranno a che fare con un buon numero di uomini, criminali e poliziotti, che cercherà di fermarle in ogni maniera.
Vero punto di forza della narrazione è il ritmo incalzante della trama. Non esistono punti morti nel romanzo, perchè il colpo di scena è sempre dietro l’angolo e, anche se non mancano parti più lente, tutto ciò che viene descritto, ha un collegamento con la vicenda. La trama è così ben pianificata che si ha la stessa sensazione che davanti ad una serie tv per quanto è veloce la narrazione… In effetti, Widows nasce proprio come sceneggiatura per una miniserie inglese degli anni ’80, scritta dalla La Plante stessa e successivamente riadattata a romanzo nel 1983. Il libro è stato ripreso di recente, grazie all’adattamento cinematografico diretto da Steve McQueen (regista di Hunger, Shame e 12 anni schiavo) e nelle sale in queste settimane. Il cast annovera grandi attori quali Viola Davis, Michelle Rodriguez, Elizabeth Debicki, Colin Farrell e Lian Neeson.
Questo romanzo mi ha convinto per l’inusualità delle protagoniste e la loro determinazione nel portare a termine un compito che di solito viene considerato per soli uomini: una rapina a mano armata ad un furgone portavalori. La storia ribalta questo preconcetto e dimostra che con forza di volontà e astuzia anche una donna può essere una perfetta criminale, seppure improbabile. Anche se Widows è un prodotto degli anni ’80, si rivela ancora attuale sotto l’aspetto dell’emancipazione femminile. Dolly e le sue compagne non sono da elogiare per l’atto criminale in sé, tuttavia non si può che fare il tifo per loro in un mondo completamente maschile che le vuole schiacciare. Inoltre l’azione non manca! Consiglio caldamente Widows. Eredità criminale a tutti gli amanti dei thriller roccamboleschi.
L’autrice
Lynda La Plante è nata il 15 marzo 1946 a Liverpool ed è una sceneggiatrice, produttrice televisiva e scrittrice di successo. Diventa nota al pubblico inglese grazie alla serie televisiva in sei puntate del 1983 Widows, dalla cui sceneggiatura trae il romanzo omonimo. Un altro sceneggiato di successo è Prime Suspect, vincitore degli Emmy Awards. Dei suoi romanzi, tutti editi in Italia da Garzanti, ricordiamo la serie sulle indagini di Anna Travis: Oltre ogni sospetto (2006), Dalia rossa (2007), Taglio netto (2008), Nessuna identità (2011), Il grido della mantide (2011), Profiler (2013), Traccia fantasma (2013) e Senza sepoltura (2014). Della trilogia su Lorraine Page fanno invece parte: Fredda determinazione (1994), Sangue freddo (1999) e Cuore freddo (2001).