Derecka Purnell è un’avvocata per i diritti umani, ricercatrice e scrittrice. Nel nuovo libro intitolato Come sono diventata abolizionista, edito da Fandango Libri, viaggia attraverso i luoghi del mondo e il tempo e raccoglie gli insegnamenti che vanno da Ferguson al Sud Africa, dalla ricostruzione alle proteste contemporanee contro le sparatorie della polizia.
L’autrice sostiene che la polizia non può essere riformata e invita i lettori e le lettrici a immaginare nuovi sistemi per affrontare le cause profonde della violenza.
Vediamo insieme un estratto e la sinossi del libro di Purnell.
Un estratto e la sinossi di Come sono diventata abolizionista di Derecka Purnell
Ecco un estratto dal libro:
Quando le persone si imbattono per la prima volta nell’idea di abolizione della polizia, tendono ad accusare gli abolizionisti di non preoccuparsi della sicurezza del quartiere o delle vittime di violenza. Dimenticano però che spesso siamo noi quelle vittime, quei sopravvissuti alla violenza delle forze dell’ordine.
Di seguito la sinossi!
Per più di un secolo, gli attivisti e le attiviste statunitensi hanno cercato di riformare la polizia.
Dalle iniziative della cosiddetta polizia di prossimità al miglioramento dell’inclusione e la diversificazione nel reclutamento degli agenti, niente di tutto ciò ha impedito alla polizia di uccidere circa tre persone al giorno.
Molti ritengono che la polizia non possa essere riformata e che si debba iniziare a ragionare sulla sua possibile abolizione.
In Come sono diventata abolizionista, Purnell attinge dalle sue esperienze di avvocata, scrittrice e attivista inizialmente scettica sull’abolizione della polizia.
Aveva visto troppa violenza sessuale e seppellito troppi amici per prendere in considerazione l’idea di sbarazzarsi della polizia nella sua città natale di St. Louis, per non parlare della nazione.
Ma si è resa conto che la polizia era un placebo. Chiamarli sembrava qualcosa, e qualcosa sembra tutto quando non ci sono alternative.
Diventare abolizionisti non significa solo lottare per l’eliminazione della polizia, ma impegnarsi a creare e supportare risposte diverse al problema del danno nella società e, cosa più eccitante, un’opportunità per ridurre ed eliminare il danno in primo luogo.
Purnell indica un percorso creativo, di accompagnamento verso un possibile cambiamento rivoluzionario, incorporando nelle sue analisi e critiche alla società posizioni e riflessioni che attingono dal femminismo, dalla decolonialità, dall’indigenità, dalla giustizia ambientale e dall’attivismo per le persone disabili.
Un libro emozionante che invita a ragionare sulle cause profonde della violenza e sulle nuove possibili soluzioni.
L’autrice Derecka Purnell
In qualità di Skadden Fellow, la scrittrice Derecka Purnell ha contribuito a costruire il Justice Project presso l’ufficio nazionale di Advancement Project, incentrato sul consenso, sulla responsabilità della polizia e del pubblico ministero e sulla chiusura delle carceri. Purnell è laureata in giurisprudenza ad Harvard Law School, e ha studiato politiche pubbliche ed economia presso l’Università della California-Berkeley come Public Policy and International Affairs Law Fellow.
I suoi scritti sono stati pubblicati da The New York Times, The Atlantic, The New York Magazine, Boston Review, Teen Vogue e Harper’s Bazaar. Ha tenuto conferenze, studiato ed elaborato strategie sui movimenti sociali negli Stati Uniti, nei Paesi Bassi, in Belgio, in Sud Africa, nel Regno Unito e in Australia. Attualmente è editorialista di The Guardian e Scholar-in-Residence presso la Columbia Law School.