Cari amici, nuovi spunti per le vostre letture. Anche questo mese lo facciamo svelandovi i libri più venduti del mese precedente: luglio 2018.
La classifica* dei libri più venduti di luglio 2018, secondo iBuk, è cambiata molto in tutte e dieci le posizioni in questo mese. Infatti troviamo Andrea Camilleri con Il metodo Catalanotti a essere l’unico a mantenersi nelle prime posizioni anche se superato da Helena Janeczek con La ragazza con la Leica edito da Guanda. I protagonisti dello scorso podio sono riusciti a mantenersi nelle prime dieci posizioni.
Vediamo la classifica nel dettaglio…
1 | La ragazza con la Leica | Helena Janeczek | Guanda |
2 | Il metodo Catalanotti | Andrea Camilleri | Sellerio Editore Palermo |
3 | Il purgatorio dell’angelo. Confessioni per il commissario Ricciardi | Maurizio de Giovanni | Einaudi |
4 | A bocce ferme | Marco Malvaldi | Sellerio Editore Palermo |
5 | Ogni respiro | Nicholas Sparks | Sperling & Kupfer |
6 | Divertiti con Luì e Sofì. Il fantalibro dei Me contro Te | Me contro Te | Mondadori Electa |
7 | La scomparsa di Stephanie Mailer | Joël Dicker | La nave di Teseo |
8 | Il patto dell’abate nero. Secretum saga | Marcello Simoni | Newton Compton |
9 | Origin | Dan Brown | Mondadori |
10 | Casi umani. Uomini che servivano a dimenticare, ma che hanno peggiorato le cose | Selvaggia Lucarelli | Rizzoli |
*Le classifiche dei libri più venduti vengono elaborate dal Servizio Classifiche di Arianna. Il panel di riferimento è di oltre 1600 librerie, aderenti al circuito Arianna, diffuse su tutto il territorio nazionale. La classifica viene pubblicata una settimana dopo la fine del mese di rilevazione.
E ora approfondiamo, quindi, il podio della classifica di luglio 2018:
- Helena Janeczek, La ragazza con la Leika [amazon_link asins=’8823518350′ template=’ProductCarousel’ store=’game0ec3-21′ marketplace=’IT’ link_id=’a500c3b2-97dc-11e8-8ead-29ef5393adf0′]
Il 1° agosto 1937 una sfilata piena di bandiere rosse attraversa Parigi. È il corteo funebre per Gerda Taro, la prima fotografa caduta su un campo di battaglia. Proprio quel giorno avrebbe compiuto ventisette anni. Robert Capa, in prima fila, è distrutto: erano stati felici insieme, lui le aveva insegnato a usare la Leica e poi erano partiti tutti e due per la Guerra di Spagna. Nella folla seguono altri che sono legati a Gerda da molto prima che diventasse la ragazza di Capa: Ruth Cerf, l’amica di Lipsia, con cui ha vissuto i tempi più duri a Parigi dopo la fuga dalla Germania; Willy Chardack, che si è accontentato del ruolo di cavalier servente da quando l’irresistibile ragazza gli ha preferito Georg Kuritzkes, impegnato a combattere nelle Brigate Internazionali. Per tutti Gerda rimarrà una presenza più forte e viva della celebrata eroina antifascista: Gerda li ha spesso delusi e feriti, ma la sua gioia di vivere, la sua sete di libertà sono scintille capaci di riaccendersi anche a distanza di decenni. Basta una telefonata intercontinentale tra Willy e Georg, che si sentono per tutt’altro motivo, a dare l’avvio a un romanzo caleidoscopico, costruito sulle fonti originali, del quale Gerda è il cuore pulsante. È il suo battito a tenere insieme un flusso che allaccia epoche e luoghi lontani, restituendo vita alle istantanee di questi ragazzi degli anni Trenta alle prese con la crisi economica, l’ascesa del nazismo, l’ostilità verso i rifugiati che in Francia colpiva soprattutto chi era ebreo e di sinistra, come loro. Ma per chi l’ha amata, quella giovinezza resta il tempo in cui, finché Gerda è vissuta, tutto sembrava ancora possibile.
2. Andrea Camilleri, Il metodo Catalanotti [amazon_link asins=’8838937966′ template=’ProductCarousel’ store=’game0ec3-21′ marketplace=’IT’ link_id=’bc6b1da2-8047-11e8-960b-5bf43c9dfc68′]
Il commissario Montalbano crede di muoversi dentro una storia. Si accorge di essere finito in una storia diversa. E si ritrova alla fine in un altro romanzo, ingegnosamente apparentato con le storie dentro le quali si è trovato prima a peregrinare. È un gioco di specchi che si rifrange sulla trama di un giallo, improbabile in apparenza e invece esatto: poco incline ad accomodarsi nella gabbia del genere, dati i diversi e collaborativi gradi di responsabilità, di chi muore e di chi uccide, in una situazione imponderabile e squisitamente ironica
3. Maurizio de Giovanni,Il purgatorio dell’angelo. Confessioni per il commissario Ricciardi[amazon_link asins=’8806231367′ template=’ProductCarousel’ store=’game0ec3-21′ marketplace=’IT’ link_id=’0a12a2e2-97dd-11e8-addb-3b20d2ad3f15′]
È maggio, e la città si risveglia per avviarsi verso la stagione più bella. Eppure il male non si concede pause. Su una lingua di tufo che si allunga nel mare di Posillipo viene trovato il cadavere di un anziano prete. Qualcuno lo ha barbaramente ucciso. È inspiegabile, perché padre Angelo, la vittima, era amato da tutti. Un santo, dicono. Un fine teologo, un uomo che nella vita ha donato conforto a tante persone. Un confessore. È maggio, e anche se il sole e la luna sono un incanto, Ricciardi è più inquieto che mai. Lui ed Enrica hanno cominciato a incontrarsi, ma il commissario non può continuare a nasconderle la propria natura, il segreto che a lungo lo ha tenuto lontano da lei. È maggio, e i rapinatori sembrano diventati così abili che il brigadiere Maione rischia di perdere la testa nel tentativo di catturarli. Forse perché sente profonda la mancanza di Luca, il figlio morto, e vorrebbe spiegarlo alla moglie. Ma non è bravo con le parole. È maggio, è tempo di confessioni.
Naturalmente vi chiediamo: quale vi ha colpito di più? Al prossimo mese…