Cari amici, nuovi spunti per le vostre letture. Anche questo mese lo facciamo svelandovi i libri più venduti del mese scorso: agosto 2018.
La classifica* dei libri più venduti di agosto 2018, secondo iBuk, non è cambiata molto in tutte e dieci le posizioni per questo mese. Infatti troviamo Andrea Camilleri con Il metodo Catalanotti sempre nelle prime posizioni così come Helena Janeczek con La ragazza con la Leica edito da Guanda. I protagonisti dello scorso podio sono riusciti a mantenersi nelle prime dieci posizioni.
Vediamo la classifica nel dettaglio…
1 | Il metodo Catalanotti | Andrea Camilleri | Sellerio Editore Palermo |
2 | La ragazza con la Leica | Helena Janeczek | Guanda |
3 | A bocce ferme | Marco Malvaldi | Sellerio Editore Palermo |
4 | La scomparsa di Stephanie Mailer | Joël Dicker | La nave di Teseo |
5 | Eleanor Oliphant sta benissimo | Gail Honeyman | Garzanti Libri |
6 | L’amica geniale. Vol. 1 | Elena Ferrante | E/O |
7 | Ogni respiro | Nicholas Sparks | Sperling & Kupfer |
8 | Divertiti con Luì e Sofì. Il fantalibro dei Me contro Te | Me contro Te | Mondadori Electa |
9 | La verità sul caso Harry Quebert | Joël Dicker | Bompiani |
10 | Il purgatorio dell’angelo. Confessioni per il commissario Ricciardi | Maurizio De Giovanni | Einaudi |
Ora approfondiamo i primi due della classifica di agosto 2018:*Le classifiche dei libri più venduti vengono elaborate dal Servizio Classifiche di Arianna. Il panel di riferimento è di oltre 1600 librerie, aderenti al circuito Arianna, diffuse su tutto il territorio nazionale. La classifica viene pubblicata una settimana dopo la fine del mese di rilevazione.
1. Andrea Camilleri, Il metodo Catalanotti [amazon_link asins=’8838937966′ template=’ProductCarousel’ store=’game0ec3-21′ marketplace=’IT’ link_id=’bc6b1da2-8047-11e8-960b-5bf43c9dfc68′]
Il commissario Montalbano crede di muoversi dentro una storia. Si accorge di essere finito in una storia diversa. E si ritrova alla fine in un altro romanzo, ingegnosamente apparentato con le storie dentro le quali si è trovato prima a peregrinare. È un gioco di specchi che si rifrange sulla trama di un giallo, improbabile in apparenza e invece esatto: poco incline ad accomodarsi nella gabbia del genere, dati i diversi e collaborativi gradi di responsabilità, di chi muore e di chi uccide, in una situazione imponderabile e squisitamente ironica
2. Helena Janeczek, La ragazza con la Leica [amazon_link asins=’8823518350′ template=’ProductCarousel’ store=’game0ec3-21′ marketplace=’IT’ link_id=’a500c3b2-97dc-11e8-8ead-29ef5393adf0′]
Il 1° agosto 1937 una sfilata piena di bandiere rosse attraversa Parigi. È il corteo funebre per Gerda Taro, la prima fotografa caduta su un campo di battaglia. Proprio quel giorno avrebbe compiuto ventisette anni. Robert Capa, in prima fila, è distrutto: erano stati felici insieme, lui le aveva insegnato a usare la Leica e poi erano partiti tutti e due per la Guerra di Spagna. Nella folla seguono altri che sono legati a Gerda da molto prima che diventasse la ragazza di Capa: Ruth Cerf, l’amica di Lipsia, con cui ha vissuto i tempi più duri a Parigi dopo la fuga dalla Germania; Willy Chardack, che si è accontentato del ruolo di cavalier servente da quando l’irresistibile ragazza gli ha preferito Georg Kuritzkes, impegnato a combattere nelle Brigate Internazionali. Per tutti Gerda rimarrà una presenza più forte e viva della celebrata eroina antifascista: Gerda li ha spesso delusi e feriti, ma la sua gioia di vivere, la sua sete di libertà sono scintille capaci di riaccendersi anche a distanza di decenni. Basta una telefonata intercontinentale tra Willy e Georg, che si sentono per tutt’altro motivo, a dare l’avvio a un romanzo caleidoscopico, costruito sulle fonti originali, del quale Gerda è il cuore pulsante. È il suo battito a tenere insieme un flusso che allaccia epoche e luoghi lontani, restituendo vita alle istantanee di questi ragazzi degli anni Trenta alle prese con la crisi economica, l’ascesa del nazismo, l’ostilità verso i rifugiati che in Francia colpiva soprattutto chi era ebreo e di sinistra, come loro. Ma per chi l’ha amata, quella giovinezza resta il tempo in cui, finché Gerda è vissuta, tutto sembrava ancora possibile.
Naturalmente vi chiediamo: quale vi ha colpito di più? Al prossimo mese…