Il caldo di questi giorni è asfissiante, qualsiasi attività fa sudare… anche leggere diventa faticoso perché il libro, soprattutto se “corposo”, tendenzialmente fa abbassare la palpebra e tenendolo in mano fa sudare, così come usare un kindle o un kobo, che con l’uso prolungato potrebbe surriscaldarsi. Per alimentare la tua voglia di leggere senza soffrire caro iCrewer ti propongo una serie di romanzi o racconti che coniugano brevità, bellezza, e sono indimenticabili.
Capolavori che si leggono in poche ore
Virginia Woolf “Una stanza tutta per sé” – 151 pagine
Splendido esempio di “saggio narrativo”
“Una stanza tutta per sé affronta” – in modo ironico e pieno di vita, di ragione e senso critico nutrito dalla forza delle emozioni – il tema della creatività femminile. In toni amari e risentiti contro i privilegi maschili, Virginia Woolf esprime una genuina indignazione per il ruolo subalterno cui era costretta la donna del suo tempo, e in particolare la donna intellettuale. Lucida analisi dell’essere scrittrice in una società le cui convenzioni riducono la donna al ruolo di madre, sorella o figlia, la Woolf va alla ricerca di un punto di equilibrio interiore, di un momento di bellezza e verità assolute, intessendo un colloquio ideale con grandi scrittori. Note di Nadia Fusini.”
Irène Némirovsky “Il ballo” – 127 pagine –
Un classico breve e perfetto, scritto in maniera essenziale, ironico e mordace.
“La quattordicenne Antoinette decide di gettare nella Senna tutti gli inviti che la madre, volgare e arcigna parvenue, ha stilato per il ballo destinato a segnare il suo ingresso nella brillante società parigina. È una vendetta, che la ragazza consuma nei confronti della madre. In poche pagine, con una scrittura scarna ed essenziale, l’autrice riesce a raccontare un dramma dell’amore, del risentimento e dell’ambizione.“
George Orwell “La fattoria degli animali” – 141 pagine
L’acuta satira orwelliana si mescola all’inventiva.
“Tutti gli animali sono uguali, ma alcuni animali sono più uguali degli altri. Stanchi dei soprusi, gli animali di una fattoria decidono di ribellarsi agli umani e, cacciato il proprietario, danno vita a un nuovo ordine fondato sull’uguaglianza. Ben presto, però, emerge tra loro una nuova classe di burocrati, i maiali, che con astuzia, cupidigia e prepotenza si impongono sugli altri animali. L’acuta satira orwelliana contro il totalitarismo è unita in questo apologo a una felicità inventiva e a un’energia stilistica che pongono “La fattoria degli animali” tra le opere più celebri della narrativa del Novecento.“
Fedor Dostoevskij “Le notti bianche” – 125 pagine –
In molti possediamo i grandi romanzi di questo autore, lunghi, ma è un vero peccato non annoverare anche questo piccolo gioiello letterario condensato in poche pagine
“Il tema del “sognatore romantico”, dell’eroe solitario che trascorre i suoi giorni immerso nella dimensione del sogno, in un paradiso di illusioni, malinconicamente sofferente e lontano dall’incolore e consueta realtà dell’esistenza quotidiana, percorre come un filo d’Arianna questo racconto. Postfazione di André Gide.”
Per completare in bellezza cosa può’ esserci se non un bel libro di poesie, la poesia è musicalità e ti fa riconciliare con il mondo.
Paolo Fresu “Poesie jazz per cuori curiosi” – 175 pagine –
Una lettura facile, leggera, che coniuga note e parole a ritmo di jazz.
“Chissà cosa pensano gli storni quando sfrecciano i caccia, rombi di tuono e velocità di saetta: forse dicono che non sanno cantare. E può mai sbocciare l’amore in un aeroporto, luogo asettico e impersonale per eccellenza? E, ancora, che verità occultano i luoghi: New York, dal sapore di cartolina già ricevuta, o Haiti, ricordo che non appassisce? Abituato a esprimersi attraverso la musica, Paolo Fresu in questa preziosa raccolta di poesie e piccole prose sperimenta il linguaggio della parola come strumento di creatività. In un percorso per associazioni di idee esplora grandi domande sulla libertà e la vera funzione dell’arte, si sofferma su suggestioni nate dal quotidiano e dai suoi viaggi, riflette sulla diversità e l’accoglienza, gioca cogli uccelli e coi colori, si abbandona a voli della mente per tornare infine alle radici della patria Sardegna. A fare da contrappunto ai suoi testi scorrono le illustrazioni eleganti e oniriche di Anna Godeassi, contribuendo ad aprire al lettore scenari insospettati di meditazione e lussureggiante fantasia.”
La mia opera è compiuta, ora sono io che ho bisogno di una rinfrescata, a te caro iCrewer sceglierne uno o tutti, non fa differenza.
Buona lettura… A proposito ti sembra una buona idea? Lasciami un commento; c’è sempre un modo per migliorarsi.