A 10 anni dalla sua scomparsa, lo scrittore Gabriel Garcia Marquez ritorna in libreria con un’opera inedita: Ci vediamo in agosto. Il libro è stato pubblicato il 6 marzo, giorno in cui l’autore avrebbe compiuto 97 anni.
Come nasce Ci vediamo in agosto di Gabriel Garcia Marquez
Il romanzo inedito è rimasto nascosto fino ad ora perché lo stesso Marquez non era convinto del suo valore e del finale al punto di dire: “Questo libro non funziona. Bisogna distruggerlo“. Ora i figli, Rodrigo e Gonzalo Garcia Barcha, hanno deciso di pubblicarlo, dopo aver affidato a Cristobal Pera (editor dell’ultimo grande romanzo-momoir di Marquez, Vivere per raccontarla del 2002, oltre che dell’ultimo romanzo propriamente detto, Memoria delle mie puttane tristi, del 2004) il compito di curarne l’edizione, raccogliendo le varie versioni del testo e le correzioni apportate da Marquez negli anni.
Dal 18 marzo 1999, giorno in cui un giornalista di ‘El Pais’ pubblicò un’intervista a Marquez e un brano del libro Ci vediamo in agosto (che lo scrittore colombiano aveva letto qualche giorno prima nella Casa de America a Madrid dove, invece di tenere un discorso alla presenza del collega Premio Nobel Josè Saramago, aveva letto un brano del suo nuovo romanzo) al 2004 quando finì di riscrivere la versione numero 5, Marquez si occupò di questo romanzo come si fa con un figlio difficile.
Nella prefazione i figli di Marquez hanno scritto:
“Giudicando il libro migliore di quanto lo ricordassimo, ci è venuta in mente un’altra possibilità: che la mancanza della facoltà che non aveva permesso a Gabo di terminare il libro gli avesse anche impedito di rendersi conto di quanto fosse buono, malgrado le sue imperfezioni“.
Rodrigo e Gonzalo Garcia Barcha
Ci vediamo in agosto affronta il tema dell’amore tra persone mature, il desiderio e la passione unite al brivido della trasgressione che irrompono prepotenti quasi per caso nella vita di una donna di quasi 50 anni, Ana Magdalena Bach, che ogni 16 agosto porta sulla tomba della madre sepolta su un’isola dei Caraibi un mazzo di gladioli.
La trama dell’opera postuma
La trama racconta la vita di Ana Magdalena Bach, una donna di quasi cinquant’anni di età con alle spalle 30 anni di soddisfacente vita matrimoniale e del suo viaggio che si compie ogni anno, nella giornata del 16 agosto, nell’isola dei Caraibi dove è sepolta la madre.
Il traghetto, il taxi, un mazzo di gladioli e l’hotel: questo rituale esercita su di lei un irresistibile invito a trasformarsi – una volta all’anno – in un’altra donna, a esplorare la propria sensualità e a sondare la paura che silenziosa cova nel suo cuore.
Si sentì maliziosa, allegra, capace di tutto, e imbellita dalla mescolanza sacra della musica con il gin. Pensava che l’uomo del tavolo di fronte non l’avesse vista, però lo sorprese a osservarla quando lo guardò per la seconda volta. Lui arrossì. Lei sostenne il suo sguardo mentre lui controllava l’orologio da tasca con la catenina.
Ogni anno, il 16 agosto, Ana Magdalena Bach – quasi cinquant’anni di età e una trentina scarsa di soddisfacente vita matrimoniale – raggiunge l’isola dei Caraibi dove è sepolta sua madre. Il traghetto, il taxi, un mazzo di gladioli e l’hotel: questo rituale esercita su di lei un irresistibile invito a trasformarsi – una volta all’anno – in un’altra donna, a esplorare la propria sensualità e a sondare la paura che silenziosa cova nel suo cuore. Lo stile inconfondibile di Márquez risplende in Ci vediamo in agosto, romanzo musicalissimo di variazioni sul tema che è nello stesso tempo un inno alla libertà, un omaggio alla femminilità, una riflessione sul mistero dell’amore e dei rimpianti.