Era stata aperta nel lontano 1922
Ci sono notizie che non si vorrebbero mai dare, ma purtroppo la realtà è fatta anche di cose spiacevoli. Anzi, soprattutto. Il 24 dicembre di quest’anno chiuderà per sempre i battenti la storica Libreria dei Sette, aperta nel 1922 al civico 25 di via Cavour a Orvieto e in seguito ampliata nel Palazzo dei Sette, che con la sua Torre del Moro alta 47 metri è una delle mete più apprezzate dai turisti.
Nella sua quasi secolare esistenza la libreria, soprattutto con l’ultima gestione dei fratelli Ciampino, era diventato un polo culturale molto importante, con l’esposizione di oltre 20.000 titoli in grado di accontentare la clientela più variegata. Grazie al fermento culturale che l’ha sempre caratterizzata, nel 2015 le è stato attribuito, a Venezia, il riconoscimento come migliore libreria dell’anno.
Centinaia sono stati gli scrittori ospitati nella libreria, altrettanto gli eventi culturali organizzati accolti sempre con grande partecipazione di pubblico.
Nonostante questo, come tante altre attività, forse anche più di altre, la libreria ha subito le conseguenze della crisi economica globale. La digitalizzazione del libro, che ha spostato l’acquisto sulle piattaforme on line, ha reso sempre più difficile riuscire a far quadrare i conti. Nel caso specifico della libreria di Orvieto ad incidere sulla decisione della chiusura è stata soprattutto l’incidenza dell’affitto, che pare ammontasse a 31.000 euro. Negli anni precedenti, i librai avevano più volte chiesto la riduzione dell’affitto, che era sempre stata negata dal sindaco: il palazzo, infatti, è di proprietà del Comune.
La mancanza di parcheggi nelle vicinanze delle attività economiche e la presenza di divieti di circolazione nel centro storico ha reso sempre minore l’afflusso dei visitatori e dei residenti delle attività commerciali. Tutti gli appelli lanciati dai proprietari della libreria negli anni precedenti per scongiurare la chiusura definitiva sono stati inascoltati, nonostante la dichiarata disponibilità del Sindaco a trovare una soluzione: di fatto, però, tutte le proposte avanzate dalla gestione sono rimaste senza risposta.
L’amaro epilogo si è tenuto sabato 24 novembre nell’atrio del Palazzo dei Sette, alle ore 11,30; in un incontro pubblico Riccardi Ciampino ha annunciato che il 24 dicembre la libreria abbasserà le saracinesche per sempre.
Come ha sottolineato il proprietario, la libreria era un servizio destinato innanzitutto alla comunità di Orvieto, e poi ai turisti. Nel momento in cui la comunità è venuta meno, non ha più ragione di esistere nemmeno la libreria, che purtroppo segue la sorte di altri presidi culturali, come la biblioteca, il teatro e il cinema.
Ancora una volta, ad essere sacrificata sull’altare dell’interesse economico, è la cultura. Ci asteniamo dal fare ulteriori commenti.