A cento anni dalla pubblicazione di Ossi di seppia, l’opera che segnò una svolta nella poesia italiana del Novecento, l’Università di Firenze, in collaborazione con il Senato della Repubblica e il Gabinetto scientifico-letterario G.P. Vieusseux, organizza un evento celebrativo dal titolo “Eugenio Montale e i cento anni di Ossi di seppia”. L’incontro si terrà il 17 giugno 2025 a Roma, nella sede della Presidenza del Senato, a Palazzo Giustiniani.
Cento anni di Ossi di seppia: l’omaggio a Eugenio Montale
L’iniziativa non celebra solo il centenario della raccolta poetica pubblicata nel 1925, ma anche il cinquantesimo anniversario del conferimento del Premio Nobel per la Letteratura a Eugenio Montale, avvenuto nel 1975. Due ricorrenze fondamentali che offrono l’occasione per ripercorrere l’importanza dell’opera montaleana nella cultura italiana ed europea.

I protagonisti dell’incontro
L’incontro sarà aperto dai saluti istituzionali della vicepresidente del Senato Anna Rossomando, del presidente del Gabinetto Vieusseux Riccardo Nencini e della sindaca di Firenze Sara Funaro. A seguire, prenderanno la parola docenti ed esperti di letteratura italiana che da anni approfondiscono lo studio dell’opera montaleana, tra cui la professoressa Francesca Castellano dell’Università di Firenze.
La tradizione montaleana dell’Università di Firenze
Come sottolinea la professoressa Castellano, l’Ateneo fiorentino vanta una lunga tradizione di studi montaliani, che annovera nomi illustri come Giuseppe De Robertis, Gianfranco Contini, Lanfranco Caretti, Mario Martelli e Rosanna Bettarini. Proprio Contini e Bettarini curarono l’edizione critica delle poesie e delle traduzioni di Montale, pubblicata da Einaudi nel 1980 con il titolo L’opera in versi.

Montale oggi: un autore ancora vivo nella ricerca accademica
L’attenzione verso l’opera di Montale non si esaurisce nel ricordo, ma continua attraverso nuovi progetti di ricerca, come il PRIN 2022 Letters on the net. Eugenio Montale’s correspondence (1915-1981), un lavoro che coinvolge le Università di Genova, Pisa, Siena e Firenze. L’obiettivo è raccogliere e rendere accessibile l’enorme corpus epistolare del poeta, per offrire nuovi strumenti di lettura e comprensione della sua produzione artistica.