Caro iCrwer, dietro la ventunesima casella del nostro Calendario dell’Avvento, troviamo la Stella Cometa o Stella di Betlemme. Nel Vangelo secondo Matteo troviamo la descrizione di questa stella che ha guidato i Magi attraverso il deserto per raggiungere la mangiatoia dove Gesù è nato, senza trovare molti ostacoli.
La Stella Cometa descritta da Matteo l’Evangelista
Tutti noi siamo abituati ad apporre sulla capanna una stella cometa come simbolo guida dei Re Magi e come simbolo della nascita di Gesù. Ma l’astro che siamo soliti posizionare in realtà è la Stella di Betlemme.
Grazie al Vangelo secondo Matteo 2, 1-16 che i Re Magi giunsero prima da Re Erode e poi nella capanna in cui era nato Gesù seguendo una stella. L’evangelista lo dice chiaramente riportando le parole dei magi ad Erode:
Gesù nacque a Betlemme di Giudea, al tempo del re Erode. Alcuni Magi giunsero da oriente a Gerusalemme e domandavano: ‘Dov’è il re dei Giudei che è nato? Abbiamo visto sorgere la sua stella, e siamo venuti per adorarlo’
Usciti dal Palazzo reale seguirono quella stessa stella che si spense sopra la mangiatoia:
Udite le parole del re, essi partirono. Ed ecco la stella, che avevano visto nel suo sorgere, li precedeva, finché giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino.
Nel racconto biblico, come avrete notato, non si parla di Cometa ma solo di Stella. Grazie ai progressi della scienza siamo in grado di poter capire che fenomeno astronomico ha attirato l’attenzione dei Magi.
Grazie a programmi di calcolo sempre più evoluti e al progresso dell’indagine storiografica ed archeologica è possibile ricostruire con grande precisione il cielo notturno osservato dai nostri progenitori e di dare un contributo decisivo alla risoluzione di un caso affascinante e molto complicato.
Alcuni hanno ipotizzato che si trattasse della cometa di Halley la stessa che, nel 1301, impressionò Giotto e che dipinse per la prima volta nell’affresco contenuto nella cappella degli Scrovegni a Padova, la natività con una stella dotata di coda. Nell’iconografia antica la stella cometa non viene mai rappresentata con una coda. Da allora, probabilmente perché la coda rispondeva al desiderio di avere un corpo celeste che indicasse una direzione, la stella con la coda entrò a pieno titolo nell’iconografia tradizionale della natività.
Altri, tra cui Keplero, identificano la stella con una triplice congiunzione di Giove, Saturno e Marte verificatasi nel 7 a.C. nella costellazione dei Pesci.
Secondo i calcoli, Betlemme si trova proprio nella direzione in cui la luce nella costellazione dei Pesci poteva essere percepita da viaggiatori che giungessero da Oriente ed alcuni documenti confermano che fu proprio nel 7 secolo a.C. che nei cieli della sponda meridionale del Mediterraneo e in Mesopotamia si verificò un fenomeno luminoso nettamente percepibile con gli stessi caratteri di quello dell’episodio dei Magi.
Dopo duemila anni si susseguono ancora interpretazioni e studi per la stella di Betlemme. Non possiamo affermare che esistano prove definitive a favore di una tesi o dell’altra, e tanto meno che ci siano fatti incontrovertibili i quali permettano di dire se la stella dei Magi sia esistita davvero o sia piuttosto un racconto di valore simbolico.
La stella cometa è un simbolo messianico ed è stata nominata nella profezia di Balaam. L’identificazione messianica è ancora più chiara nella versione dei LXX (quella normalmente utilizzata dagli evangelisti), in cui lo “scettro”, che sorge in Israele, è tradotto in greco con “uomo”.