Caro iCrewer, per il nostro appuntamento con il Calendario dell’Avvento, ci apprestiamo a conoscere la storia del Pandoro.
Storico rivale del panettone, il pandoro è uno dei tipici dolci natalizi e la sua storia è legata alla città di Verona.
Il pandoro: la storia
Dalla tipica forma di stella troncoconica ad otto punte, il pandoro si prepara con pochi e semplici ingredienti: farina, uova, burro, zucchero e lievito di birra. Ma per ingredienti così semplici è previsto un procedimento e una preparazione lunga e complessa.
Nell’era del consumismo, così come per il panettone, anche per il dolce veronese sono state elaborate tantissime varianti: dalla cioccolata alla crema, dalle creme al limone a quelle al pistacchio, dalla crema all’arancia alla farcitura al gelato.
Quando nasce? Nasce da un’idea del pasticcere Domenico Melegatti, nel 1894. Il 14 ottobre del 1894 il pasticcere si reca presso il Ministero di Agricoltura, Industria e Commercio del Regno d’Italia e per farsi rilasciare il Certificato di Privativa Industriale. Questo documento attesta che a Melegatti si devono il nome, la forma e la ricetta del pandoro. In tanti cercano immediatamente di imitarlo, ed è proprio per questo che Melegatti lancia la sfida delle 1000 lire ai colleghi: chiunque riuscirà a portargli la vera-ricetta-del-pandoro riceverà la posta in palio.
Con il nome pandoro, Melegatti avrebbe voluto ricordare i pan de oro tipici della Repubblica di Venezia, con le antiche famiglie nobiliari che gustavano questi antichi dolci dalla forma conica loro riservati, impreziositi da foglie d’oro zecchino.
Altro antenato del dolce veronese è il Nadalin, dolce nato proprio per festeggiare il Natale a forma di stella, che affonda a sua volte le origini in un altro dolce: il Levà. Nel 2012 il Nadalin ha ottenuto il riconoscimento De.Co. (Denominazione Comunale), marchio di garanzia che i comuni italiani possono assegnare ai loro prodotti per valorizzare le attività agroalimentari tradizionali.
Suggerimenti
Per gustare al meglio il pandoro ho scoperto un piccolo segreto, e forse in questo modo lo apprezzerete di più. Il segreto per mangiare questo dolce natalizio è quello di riscaldarlo leggermente. In questo modo assaporerete meglio il suo sapore e la sua morbidezza.
Un altro piccolo consiglio. In questi giorni di feste molto spesso ci ritroviamo con le pance piene e non riusciamo a mangiare tutto il dolce natalizio, si può sempre optare per conservarlo. Per una migliore conservazione, vi consiglio di riporlo nel frigorifero avvolto da carta d’alluminio.
Il pandoro e il panettone dividono gli italiani a tavola. Io, che sono un’appassionata amante del cibo, non ho problemi nella scelta tra i due dolci. E tu, invece, cosa preferisci mangiare: panettone o pandoro?