Caro iCrewer, oggi uso il mio spazio per segnalarti un romanzo particolare edito da Ortica Editrice, il titolo è Cagliosa, ed è’ un romanzo sociale, attraverso il quale Giuseppe Franza, l’autore del libro, racconta la provincia napoletana attraverso un campionato di calcio. E’ alla sua prima pubblicazione, quindi, in questo caso, le presentazioni sono doverose.
Giuseppe Franza è nato a Napoli nel 1981, ma è vissuto a Volla nella periferia della città fino alla laurea in filosofia. Successivamente ha lavorato come redattore ed editor per varie case editrici e da dieci anni vive a Roma ed è felice, cosi almeno sottolinea nelle sua brevissima nota biografica.
Il romanzo di Franza, come ti ho anticipato, è un romanzo che parla della realtà napoletana, quella della periferia, di quel calcio che inizia per la strada, dell’unico via d’uscita per fuggire da una realtà difficile, fatta di povertà, di contrasti e di contraddizioni. Il calcio diventa un escamotage per dare un senso ad una vita di fatiche e di stenti ma nel caso di Giovanni, il nostro protagonista, ladro di motorini e giocatore in una squadra della sua periferia, il colore delle giornate è sempre lo stesso. Il grigiore della sua realtà, sempre uguale a se stessa e senza stimoli, non gli da apparentemente nulla in cui credere. Ma arriva il giorno in cui…
Chi è Giovanni Croce ? Cos’è che lo spinge a reagire…
Giovanni Croce è un venticinquenne napoletano. Ruba motorini al servizio di un carrozziere, abita in un piccolo appartamento di periferia col nonno esaurito e la mamma depressa, e nel tempo libero gioca a calcio nella squadra del suo quartiere: il Rione Incis Club, formazione di dilettanti iscritta al girone C della terza categoria. Venti sono le partite del campionato, e venti sono i capitoli del libro, attraverso cui Giovanni si confronta con le proprie contraddizioni di giovane uomo orgoglioso e abbrutito, senza prospettive e senza entusiasmi, stanco del calcio, del lavoro, della famiglia con cui è costretto a convivere, del rione dove abita e della fidanzata cui vuole bene ma non abbastanza. Da troppo tempo ormai, Giovanni, detto Vangò (come il pittore olandese, per via dei suoi capelli rossi e perché ha frequentato il liceo artistico), non sopporta più i suoi compagni di squadra, odia il suo allenatore e si sente condannato a un’esistenza da schiavo. Qualcosa sembra cambiare il giorno in cui incontra una bella giornalista sportiva, la sua nuova, impossibile ossessione. Stimolato da un sentimento inedito, il ragazzo comincia a rendersi conto di dover evolvere. Ma come? Sullo sfondo, prosegue il campionato del Rione Incis Club, ma senza epica e senza soddisfazioni, senza alcun elogio della sportività e del gioco: il torneo della Incis è caratterizzato da risse, scorrettezze, acide rivalità, figuracce e futili rivalse. Non ci sono campioni né sportivi; ogni personaggio rivela senza vergogna la propria deficienza morale. Ciononostante, i calciatori continuano a lottare, scoprendosi giornata dopo giornata sempre più complici. Lontani dai riflettori, su campi polverosi e invasi dall’erbaccia, Giovanni e compagni combattono per resistere alla forza centrifuga del non senso, per sopravvivere a loro stessi.
Giuseppe Franza è al suo esordio
ma il libro ha una logica importante e tutti gli ingredienti per essere letto con interesse. E’ già disponibile in tutte le librerie.
Buona Lettura
