Il Premio Letterario Nazionale Caffè delle Arti ha concluso la sua nona edizione con una lunga cerimonia sabato 3 settembre al Centro congressi Cavour di Roma. Per la sezione libri editi di narrativa ha assegnato il primo premio assoluto ad Andrea Bloise con la sua opera Storie di lui (La caravella editrice), un libro che fotografa la crescita di un uomo durante episodi di vita quotidiana, un Lui che appare in ventidue episodi in un percorso di formazione e un viaggio introspettivo alla ricerca di se stesso.
Vediamo la motivazione del premio.
Una voce potente dell’Io interiore
Questa la motivazione con cui Andrea Boise è arrivato a ricevere il primo premio assoluto:
Ventidue fotogrammi precisi e nitidi, esattamente così come il protagonista li vede, come l’uso misurato della tecnica che sostiene e rappresenta le intenzioni dell’autore. La narrativa ha bisogno di punti d’osservazione innovativi come quelli proposti da questo libro; postazioni soggettive dalla valenza multipla che sappiano assorbire, e al contempo riflettere, i mali o i beni comuni di questo secolo, senza necessariamente sovvertirne l’essenza.
Lui è lui, ovvero se stesso, ma anche molti altri che decideranno di riconoscersi in Lui, scomodandosi di poco e cambiando il punto di vista senza per questo abbandonarlo. Si parte dall’interno e ci si muove a raggera, proiettati in un contesto esterno, mutevole e modificabile a seconda dello stato d’animo. Lui possiede un mondo interiore, multistrato, da utilizzare per la rotta e un’ancora, caratterizzata da un malessere prettamente fisico che non gli impedisce però di salpare, pur palesandosi ripetutamente.
Amore, necessità e responsabilità… a dispetto di una realtà che crediamo incontrovertibile, si raccontano silenziosamente utilizzando la potenza della voce interiore. È così che quest’opera si presenta: un viaggio in mare aperto, senza biglietto, e con la ferma volontà di non confondere sulla linea d’orizzonte il mare con il cielo.
La trama di Storie di Lui di Andrea Bloise
Lui è un uomo non più giovanissimo, ma neppure da buttare. Ha un mondo interiore emotivamente dinamico; la sua ferrea certezza è una moglie solida e innamorata, una donna che è parte di Lui, in quote anche superiori al cinquanta per cento. Ventidue episodi, ventidue affreschi di momenti e situazioni di vita di Lui, ciascuno caratterizzato da un termine o un’espressione che costituisce il pretesto e la conclusione di un atto narrativo circolare.
Molte le citazioni musicali, pochi ma significativi i personaggi, le Storie di Lui sono un insolito percorso di formazione di un uomo maturo che, ulteriormente, cresce e prende consapevolezza di sé e del proprio stare al mondo; il tutto servito in una narrazione diacronica, con episodi consequenziali, in cui Lui si svela a se stesso e agli altri col suo flusso di pensieri, sensazioni e azioni piuttosto goffe, annaffiato da tanto amore e da una costante attenzione al senso di responsabilità che un uomo adulto è chiamato a riconoscere.
La sua stessa ansia è una forma di cura verso ciò che lo riguarda e gli è intorno.
Andrea Bloise: tra teatro e letteratura
Andrea Bloise è Dottore in Comunicazione nonché Attore e Regista di Teatro. Nato ad Agropoli (SA) nel settembre del 1985, vive da sempre a Salerno. Qui, a parte un anno e mezzo trascorso a Roma tra il 2011 e il 2012, ha studiato, è cresciuto e si è laureato in Semiotica del Teatro (triennale) e Comparazione mediale (magistrale).
Tra la città di Arechi II e la località cilentana in cui è venuto alla luce ha sin qui costruito la sua vita tra le parole, il mare, le assi del palcoscenico e il tifo per la Salernitana.
È autore del monologo Lo Sputo, pubblicato nell’antologia Attesa, Frammenti di pensiero (2018 Homo Scrivens). Fan di Woody Allen, apprezza i libri di Nick Hornby e Antonio Manzini; i suoi cantautori preferiti sono Luigi Tenco, Gino Paoli, Max Gazzè e Glen Hansard. Ama infinitamente bere thè (sì, gli piace scriverlo così!).