BrexLit è un neologismo usato per indicare un nuovo tipo di letteratura: quella ambientata al tempo della Brexit.
All’alba della decisione del Regno Unito di uscire dall’Unione Europea, la Gran Bretagna si scopre un paese cambiato, diviso, preoccupato per un futuro incerto. E nostalgico, quasi malinconico. Diversi sono gli autori, anglosassoni e non, che hanno tradotto queste sensazioni in parole, facendo spesso scontrare nei loro romanzi personaggi brexiter e remainer per portare a galla sentimenti contrastanti. Alcuni in forma di memoir, altri con storie che sembrano prese dalla porta accanto, tutti evidenziano il malessere di chi vive nel caos, ma anche la grande umanità che da qui può scaturire. Sono storie in cui i valori si infrangono e si ricompongono. Perché la vita va avanti, in qualche modo. Non si ferma ad aspettare e non torna indietro.
Se vi abbiamo incuriosito e volete saperne di più, qui di seguito vi proponiamo una selezione di titoli, molto diversi tra loro, ma ambientati tutti ai tempi della Brexit. Non vi racconteremo la sinossi, ma vi lasceremo conquistare dalle prime frasi del loro primo capitolo.
Autunno (Big Sur, 2018), di Ali Smith
“Era il tempo peggiore e il tempo peggiore. Di nuovo. Perché le cose a un certo punto questo fanno. Crollano. È sempre stato così e sempre lo sarà, è nella natura delle cose.”
Qui la sinossi.
Middle England (Feltrinelli, 2018), di Jonathan Coe
“Il funerale si era concluso e anche il ricevimento stava volgendo al termine. Benjamin decise che era arrivato il momento di andare. “Papà,” disse. “È ora di muoversi.” ”Bene,” disse Colin. “Vengo con te.”
Qui la sinossi.
Rosie e gli scoiattoli di St. James (Giunti, 2018), di Simonetta Agnello Hornby, George Hornby e illustrazioni di Mariolina Camilleri
“Rosie “La Chiacchiera,” così la chiamavano i suoi compagni, e persino i maestri facevano silenzio per ascoltare le sue storie fantasiose. Alla St. Mungo di Peckham, nei primi giorni di ogni trimestre, gli alunni erano invitati a mettersi in piedi accanto alla cattedra dell’insegnante per raccontare a turno quello che avevano fatto durante le vacanze.”
Qui la sinossi.
Il taglio (66thand2nd, 2019), di Anthony Cartwritght
“La ragazza in fiamme corre accanto al mercato, giù per High Street, allontanandosi dalla fontana. Allontanandosi dalla fontana e dall’acqua fresca su cui galleggiano rifiuti. È una ragazza alta, dalle gambe lunghe.”
Qui la sinossi.
Città irreale (Ponte alle Grazie, 2019), di Cristina Marconi
“Mi chiamo Alina e, anche se sono nata a Roma, per molto tempo ho cercato di diventare inglese. Non che non sia legata alla mia città, anzi, se dovessi tatuarmi qualcosa addosso, sarebbe la stella di piazza del Popolo, lo stemma sottile a otto punte sulla porta cinquecentesca che apre su via Flaminia.”
Qui la sinossi.
La mia brexit. Diario di un comico nel posto giusto al momento sbagliato (Bompiani, 2019) di Francesco De Carlo
“È sabato pomeriggio e sono da solo, seduto a un tavolino del Cafe Boheme di Soho. Nell’aria c’è l’euforia rilassata del weekend e la musica di un duo jazz che suona Cole Porter.”
Qui la sinossi.
Brexit Blues (Mondadori, 2019), di Marco Varvello
“Sono britannico da una dozzina d’anni. Mi sono fatto un regalo. Ho approfittato di norme inglesi più che generose: cittadinanza dopo cinque anni di residenza stabile nel Paese. Quindi ora, British per sempre.”
Qui la sinossi.
La straniera (La nave di Teseo, 2019), di Claudia Durastanti
“Mia madre e mio padre si sono conosciuti il giorno in cui lui ha cercato di buttarsi da ponte Sisto a Trastevere. Era un buon punto da cui cadere: nonostante fosse un buon nuotatore, l’impatto con l’acqua lo avrebbe paralizzato, e il Tevere in quei giorni era già tossico e verde.”
Qui la sinossi.
Il pieno di felicità (minimum Fax, 2019), di Cecilia Ghidotti
“Il volto di Francesca illumina lo schermo del telefono mentre aspetto l’inizio del concerto, appoggiata a una transenna di fronte al palco. Sono anni che non faccio queste cose: le ore di attesa ai cancelli, la borsa fino alla transenna, le manovre per mantenere la posizione, altre ore di attesa.”
Qui la sinossi.
Quale sarà la vostra prossima lettura?