La casa editrice Bompiani presenta: Bompiani Munizioni una nuova collana di libri nata da un progetto di Roberto Saviano in libreria dal 16 ottobre 2019
Nel comunicato stampa Bompiani ci mette al corrente del nuovo progetto editoriale di Roberto Saviano. Una collana di libri dal titolo Munizioni.
Progettata e diretta da Roberto Saviano, in Munizioni troveranno spazio testi di saggistica e narrativa scritti da autori che ogni giorno mettono in gioco se stessi per raccontare il mondo, autori che hanno perso la vita per la libertà, scrittori capaci di ricordarci che – come diceva il filosofo francese Brice Parain – le parole sono rivoltelle cariche: di significato, di coraggio, di futuro. Le Munizioni saranno testimonianze vive e tangibili della potenza delle parole. Le Munizioni non saranno solo libri: saranno post, reportage, podcast, immagini. Tutto ciò che oggi erode lo spazio dei libri dialogherà ogni giorno con i libri e con il mondo in un grande discorso aperto che non considera la Rete ancella dei libri, perché le parole che contano – ovunque esse siano pronunciate – sono munizioni dello spirito. Le Munizioni mirano a polverizzare certezze, a squarciare il cielo degli schermi. Non hanno paura del vento. Sanno che sarà lui a portarle lontano.
La presentazione ufficiale della collana Munizioni
Munizioni usata come una metafora per difendersi dalla menzogna, difendersi dall‘approssimazione, difendersi dalla bugia. È possibile farlo solo con munizioni capaci di aiutarci a resistere, aprire ferite di conoscenza, disegnare traiettorie di unione. La strada è quella più diretta alla conoscenza della realtà. L’artiglieria di cui disponiamo è l’alfabeto. Le Munizioni sono una collana di libri che si propongono di illuminare questa fase così scura di parole ambigue, usate per camuffare, coprire, nascondere la realtà. Le Munizioni sono un baluardo a difesa delle pagine di chi scrivendo è perseguitato e scrivendo è morto. Le Munizioni sono proiettili contro l’indifferenza, l’ignoranza, il silenzio. Munirsi dell’alfabeto è da sempre il gesto più pericoloso che possa essere fatto contro il potere. Munirsi significa possedere l’attrezzatura per raccontare il mondo in modo onesto e provocatorio, ma anche gli strumenti per mandare questo racconto nel mondo. Significa non fermarsi in superficie, riportare lo sguardo sull’analisi del reale, creare spazio perché la parola letteraria risuoni tra le pagine e nella Rete, producendo i suoi potenti effetti di trasformazione in chi la ascolta. Significa capire, e poter scegliere da che parte stare. Leggere e condividere, farsi rete umana nella rete virtuale.
Queste le parole di Saviano, scrittore, giornalista e sceneggiatore:
Amate chi resiste. Amate chi sceglie da che parte stare. Amate chi detesta il sopruso, l’idiozia cinica di considerare autentico solo il morso, l’insulto, il sospetto. Amate chi si prende cura di voi occupandosi del mondo. Non ascoltate la piccola regola di amare solo chi esiste per voi e nel vostro mondo. Amate le grandi volontà, le condivisioni ideali, le passioni simili. Amate chi cura le parole. Ricordate il rivoltoso sconosciuto che il 5 giugno 1989 fermò una colonna di carri armati in piazza Tienanmen? Lo fece non solo con il suo corpo, ma con le sue parole: salendo sul carro, discutendo con il carrista.
E così i rivoltosi sconosciuti divennero due: l’uomo che fermò i carri armati e il carrista che fermandosi si rifiutò di eseguire gli ordini. Entrambi probabilmente sono stati uccisi. Di loro non si è saputo nulla, nemmeno i nomi. I loro nomi saranno i nostri se oseremo parlare fuori dal coro, leggere la realtà con occhi liberi. Amate la parola che non ha paura di confrontarsi, la parola che è spiegazione e preghiera. Amate chi spende con voi parole difficili. Amate chi non riduce il proprio pensiero a slogan. Amate la parola, la parola libera, la parola disobbediente, perché amandola amate voi stessi.
Roberto Saviano