Uscito a novembre per Edizioni Tlon, Bene e male sottosopra. La rivoluzione delle filosofe accompagna il lettore a interrogarsi sui due concetti più atavici dell’umano e del suo pensiero filosofico speculativo, ovvero quello di Bene e quello di Male. La proposta dell’autrice, prima grammaticale e poi esistenziale, è all’apparenza semplice: ridimensionare la lettera maiuscola di queste due parole, divenute così bene e male, superando il pensiero dicotomico e riportandole al presente e alla realtà di tutti i giorni.
Una visione quella di Annarosa Buttarelli da intendersi inserita nel filone del femminismo radicale storico, che esamina da questa angolazione i problemi del presente e le sue contraddizioni. Guerre, violenza di genere, povertà: tutto ciò possibile, secondo l’autrice, per la scarsa efficacia dei sistemi filosofici da Aristotele in poi, incapaci di contrastare la prevaricazione del forte sul debole all’interno del nostro piccolo cosmo imperfetto.
Qualche parola direttamente dal testo: “Per quale ragione le pensatrici di tutti i tempi non sono state ascoltate, né dai filosofi accademici, né dalla cultura di superficie, nonostante abbiano indagato bene e male con esiti sorprendenti e, se fossero stati recepiti, chiaramente risolutivi?” Un quesito, dai toni apodittici nella sua chiosa, con cui l’autrice tenta comunque di evidenziare alcuni problemi di lungo corso nella sfera intellettuale occidentale, e la contiguità che questa ha avuto e talvolta continua ad avere con i tanti e mutevoli sistemi di dominio che pesano sugli esseri umani, sul pianeta e, nella sua concezione mistica, sull’universo intero.
Il percorso che propone Annarosa Buttarelli in quest’opera attraversa le grandi figure femminili del pensiero, offrendo al lettore un incontro con Hannah Arendt, Iris Murdoch, Flannery O’Connor, François Dolto, ma soprattutto Maria Zambrano, cui l’autrice ha dedicato anche la monografia Una filosofa innamorata. Fulcro delle idee di queste pensatrici e delle reinterpretazioni di Buttarelli è la pratica della cura, immaginata come indispensabile centro nei rapporti tra le persone.
Chi è Annarosa Buttarelli
Filosofa, saggista e formatrice, Annarosa Buttarelli è tra le massime interpreti europee di Maria Zambrano, cui ha dedicato anche la monografia Una filosofa innamorata (Bruno Mondadori 2004). È inoltre responsabile del Fondo Carla Lonzi presso la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma.