In alcune famiglie dell’Afghanistan e del Pakistan, può capitare di trovare dei Bacha Posh, ovvero delle bambine travestite e cresciute come maschi. Ma come mai questa pratica culturale è diffusa in queste aree e perché si costringono le figlie a far finta di essere maschi?
Bacha Posh, il destino delle bambine travestite da maschi
Bacha Posh è una pratica culturale che si riscontra in alcune parti dell’Afghanistan e del Pakistan, in particolare nella comunità pashtun. Si riferisce alla pratica di crescere una figlia come se fosse un figlio. Nelle famiglie senza figli maschi o nei casi in cui la famiglia desidera presentare una presenza maschile, una ragazza viene vestita e cresciuta come un ragazzo. Alla ragazza viene dato un nome maschile ed è autorizzata a partecipare ad attività e a godere di libertà tipicamente riservate ai maschi in quella società.
La pratica del Bacha Posh è una risposta sociale e culturale alle norme e alle aspettative di genere in queste regioni. Consente alle famiglie di navigare tra restrizioni e norme sociali, in particolare nelle aree in cui i figli maschi sono molto apprezzati o in cui i ruoli di genere sono rigidamente definiti. È importante notare che il ruolo di Bacha Posh è considerato temporaneo e ci si aspetta che le ragazze tornino al genere loro assegnato alla pubertà o quando raggiungono un’età adatta al matrimonio.
È importante sottolineare che l’esperienza e la percezione del Bacha Posh variano nelle diverse comunità e che sono in corso discussioni sulle implicazioni e sugli effetti di questa pratica sull’identità e sul benessere delle ragazze.
I motivi nascosti dietro il travestimento
La pratica delle bacha posh avviene attraverso il taglio dei capelli e l’indossare abiti maschili, permettendo loro di svolgere compiti che normalmente spettano solo agli uomini e di godere di sprazzi di vita e libertà. Questa pratica sembra essere tornata in uso proprio perché rappresenta un’apparente forma di libertà per le bambine afghane, anche se i Talebani non si sono ancora espressi in merito.
Tuttavia, si tratta di una trasformazione temporanea, poiché quando raggiungono la pubertà, le bambine devono tornare a vestire abiti femminili. Questo cambiamento può causare danni permanenti alla psiche delle adolescenti, oltre a creare confusione riguardo alla propria identità e difficoltà nell’adattarsi alle restrizioni imposte dalla società afghana alle donne.
Le famiglie scelgono di far diventare le loro figlie bacha posh per diversi motivi: per mantenere una pratica tradizionale, a causa della mancanza di figli maschi (che è motivo di vergogna in una società patriarcale), per il supporto economico alla famiglia o persino per superstizione, poiché molti credono che porti fortuna per la nascita di un futuro figlio maschio.
Le bambine non esistono
Per conoscere meglio il fenomeno delle bacha posh ti consiglio di leggere il libro Le bambine non esistono di
Nonostante sia cresciuta sui monti afgani al confine con il Pakistan, in una zona molto tradizionalista, Ukmina sin da piccola va in bicicletta, gioca a pallone, si sposta da sola per le commissioni, parla da pari con gli uomini del suo villaggio.
Il motivo per cui può farlo è perché Ukmina non esiste. È un fantasma. Undicesima dopo sette femmine e tre maschi morti in fasce, quando ha compiuto un anno suo padre ha capito che ce l’avrebbe fatta e ha sentenziato: «Tu sarai un maschio, figlia mia». È un’usanza diffusa in Afghanistan, tollerata anche dai mullah: una famiglia senza figli maschi, può crescere una bambina come fosse un bambino. Per salvare l’onore e scongiurare la malasorte sui figli futuri. Malasorte che consiste nell’avere figlie femmine. Vengono chiamate bacha posh, “bambine vestite da maschio”, e sono tantissime. In virtù di un semplice cambio di abiti, Ukmina ha avuto tutta la libertà riservata agli uomini. E ha compreso fino in fondo quale prigionia sia nascere donna nel suo Paese.
Così, al raggiungimento della pubertà, quando l’usanza impone alle bacha posh di mettere il velo, sposarsi e fare figli, Ukmina si ribella. Come potrebbe, di punto in bianco, seppellirsi tra quattro mura e ricevere ordini da un marito? Sa di dover pagare con pezzi della propria anima ogni giorno di libertà, ma sa anche che ne vale la pena. Sa che solo rimanendo uomo, libero e con diritto di parola, può aiutare le donne affinché non debbano nascondersi, sotto un burqa o in abiti maschili, per esistere.