Da giovedì 12 a domenica 15 settembre un festival a tema letteratura, traduzione e lingue inaccettabili
Caro iCrewer, se ci segui dal Canton Ticino o se hai in programma di recarti nella regione italiana della Svizzera questo fine settimana, ti suggerisco di fare un salto a Bellinzona per il Babel Festival. Da giovedì 12 a domenica 15 settembre, la città si trasformerà in un centro culturale, per discutere insieme di letteratura e traduzione con grandi ospiti!
Babel Festival nasce nel 2006, quando si decide di creare a Bellinzona una manifestazione letteraria che rispecchi l’anima della città: essendo la capitale del Canton Ticino ma anche un luogo di confine e di passaggio, è venuto spontaneo affiancare alla narrazione il tema della traduzione e della diversità culturale. Da allora, ogni edizione è stata dedicata ad un Paese e alla sua letteratura, dall’Ungheria al Messico, dalla Russia al Brasile, toccando anche un luogo empirico come l’aldilà.
Quest’anno il comitato ha deciso di andare ancora oltre e ha scelto come macro-tematica dell’edizione del 2019 Non parlerai la mia lingua: dopo le lingue naturali, è arrivato il momento di dare voce alle lingue scomparse, immaginarie, scientifiche e disprezzate. Avendo come punto di riferimento il passo biblico della torre di Babele, per quattro giorni si discuterà e si rifletterà delle infinite possibilità della lingua parlata e visiva, fra finzione e realtà e fra conferenze, proiezioni e work-shop.
Il programma è davvero ricco e interessante, sia per un appassionato linguista sia per un accanito lettore. Scorrendo fra gli appuntamenti, salta all’occhio la presenza dello scrittore scozzese Irvine Welsh, noto per il romanzo Trainspotting (nuova edizione Guanda, 2008), dal quale è stato tratto l’omonimo film di culto diretto da Danny Boyle. L’autore è infatti presente sabato 14 settembre per parlare di slang e linguaggi gergali.
Sabato si affronta anche il tema della lingue inventate con Paolo Albani e Luigi Serafini, autore dell’enigmatico Codex Seraphinianus (nuova edizione Rizzoli, 2013).
Domenica è invece la volta di Claudia Durastanti, finalista del Premio Strega con il memoire La straniera (La nave di Teseo, 2019). L’autrice dialogherà con lo scrittore rifugiato Saleh Addonia sulle problematiche dell’integrazione in un Paese straniero e della sordità: argomenti che entrambi conoscono per vicende personali e famigliari e di cui parlano nel loro incontro.
Infine segnalo la tavola rotonda in programma per domenica sulle traduzioni impossibili ed estreme: come si fa a rendere in altro idioma una lingua letteraria inventata? Ce lo spiegano i traduttori Franca Cavagnoli, Roberto Francavilla, Moshe Kahn, Fabio Pedone e Franco Nasi, autore del saggio Traduzioni estreme.
Caro iCrewer, non è una manifestazione interessante? Non perderti allora il Babel Festival a Bellinzona dal 12 al 15 settembre!