Caro iCrewer oggi condivido con te le mie impressioni su B-Side. L’altro lato delle canzoni – Inverno, l’ultimo libro che ho letto, scritto da Doriana Tozzi ed edito da Arcana. Volume che si presenta come il secondo capitolo di una serie che ne prevede quattro e che, dopo l’uscita del testo chiamato autunno, sotto l’identificazione di inverno, scandaglia per bene il territorio della canzone indie italiana.
Perché da quello si parte. Dalle canzoni. Per la precisione ventuno pezzi, più o meno conosciuti, che fondano le loro radici nell’underground della musica italiana contemporanea. Va da sé, caro lettore, che se un po’ hai imparato a conoscere i miei gusti e i miei pensieri, non faticherai a immaginare che questa è stata, per me, una lettura più che piacevole e che ho molto apprezzato.
Ma non voglio correre, anzi, vorrei iniziare questa condivisione di emozioni con un piccolo gioco tipo quelli che si fanno quando data una parola, si invita a chiudere gli occhi e cercare tutte le altre parole o immagini che in qualche modo la nostra mente associa al vocabolo originale. Dunque, per semplificare questo pensiero contorto, vorrei elencarti le correlazioni di pensiero nate dalla lettura di B-Side. L’altro lato delle canzoni -inverno- :
Dante Alighieri – Alice nel paese delle meraviglie – Jim Morrison – Diario di bordo
e ora ti spiego il perché.
B-Side. L’altro lato delle canzoni -inverno-, di Doriana Tozzi
Quello scritto dall’autrice Doriana Tozzi è un viaggio. Un viaggio all’interno del proprio io, del proprio inconscio e della propria vita. Un percorso che scava tra le paure, gli errori, le debolezze e le scelte della protagonista che, suo malgrado, si trova a dover entrare in uno strano palazzo con lo scopo di consegnare un pacco a una fantomatica Miss Terry.
È chiaro che questo scavare e questo fare i conti con sé stessi è una pratica che per esigenze narrative viene affidata alla protagonista, ma, grazie all’abilità dell’autrice, diventa anche un vero e proprio specchio in cui lettore riesce a riconoscersi e a prendere spunto per un lavoro interiore fatto in prima persona.
Nel palazzo, la protagonista di B-Side. L’altro lato delle canzoni, busserà a ventuno porte diverse e, in ognuno di quegli appartamenti, incontrerà personaggi bizzarri che andranno a smuovere i suoi pensieri e le sue emozioni. Un viaggio dantesco, si potrebbe dire, tanto è vero che è l’autrice stessa a inserire nel testo alcuni richiami alla Divina Commedia. Un esempio? Le scritte su alcune delle porte che iniziano con “Per me si va…”
Richiami voluti dalla Tozzi anche per ciò che concerne Alice nel paese delle meraviglie, data la quantità massiccia di porticine da varcare, situazioni al limite dell’incredibile e avventure che fondano le radici nel fantastico. Se del sommo poeta si respirava l’aria del viaggio all’interno dell’anima, del paese delle meraviglie si annusano la saggezza protetta dalla leggerezza e l’ironia.
C’è infatti molta ironia nei pensieri della protagonista; ammetto che spesso, durante la lettura, mi sono trovato a sorridere compiaciuto.
A scanso di equivoci, trovo giusto dire, che questi richiami e queste mie linee di congiunzione tra i testi si percepiscono nell’aria durante la lettura, non si tratta certo di un copia incolla, anzi, faccio i complimenti all’autrice per l’originalità dell’idea di scrivere questo libro.
B-Side: il ruolo delle canzoni
E qui veniamo al dunque. Veniamo alle canzoni.
Ognuna delle ventuno canzoni scelte è abbinata a una stanza e, tecnicamente parlando, ognuna delle stanze diventa un racconto.
La bravura della Tozzi, e l’originalità di B-Side. L’altro lato delle canzoni è quella di creare un percorso credibile, quindi con un vero e proprio filo logico, nel mettere insieme l’ordine dei brani scelti. Perché ogni canzone, a partire dal testo fino ad arrivare alle emozioni suscitate, si trasforma in un racconto che si incastra alla perfezione con il filo conduttore della narrazione.
Mi sono domandato più volte, leggendo, quale sia stato il criterio nello stilare la scaletta. Prima la trama e di conseguenza la ricerca delle canzoni adatte, o prima le canzoni e poi una trama ricamata alla perfezione sui testi? Domanda che avrò il piacere di fare direttamente all’autrice visto che a breve le farò una intervista.
La scelta dei brani è di assoluta qualità. Nessuna scelta scontata, pezzi incredibili, alcuni molto noti, altri meno; altri ancora assolute perle che solo veri appassionati di musica possono conoscere. Per me, che conoscevo la maggior parte dei brani, è stata l’occasione per scoprirne alcuni che invece mi mancavano. Altro motivo per dire grazie alla Tozzi.
Per scelta, non citerò nessuno degli artisti che compongono la playlist, visto che vorrei lasciare a te, caro iCrewer, il compito di incuriosirti e andare a cercare, ascoltare… leggere.
Allo stesso modo e per lo stesso motivo, mi diventa difficile concludere questi pensieri senza correre il rischio di fare spoiler. B-Side. L’altro lato delle canzoni è un testo che a mio avviso perderebbe la sua incisività e il suo fascino qualora ti rivelassi delle informazioni essenziali e degli spunti di lettura che ho maturato solo dopo la conclusione di tutto il libro.
Ti consiglio però, qualora decidessi di leggerlo, di prestare molta attenzione alle prime pagine. Alla pioggia torrenziale che caratterizza il prologo e alla sensazione di solitudine che si legge nei pensieri della protagonista. Incollatele nella memoria e portale con te fino alla fine… un viaggio deve pur portare da qualche parte, no?
Ti suggerisco anche di ascoltare la canzone abbinata al testo in un secondo momento, o comunque non prima della lettura. Io andavo alla musica a ogni fine capitolo.
Conclusioni
Prima di chiudere, rinnovando i complimenti all’autrice per il suo B-Side. L’altro lato delle canzoni, sono ancora in debito, con te lettore, della spiegazione di due linee di congiunzione accennate all’inizio del pezzo: il Re lucertola perché spesso, nel testo, ho percepito una chiave di lettura del mondo e della società di morrisoniana memoria: tutto è già deciso e i signori scelgono per noi lasciandoci l’illusione del libero arbitrio. Altra domanda che farò all’autrice.
Diario di bordo, infine, perché durante il suo percorso, la ragazza protagonista, si trova tante volte a fare i conti con i pregiudizi che impongono una vita standard. Fuori dai canoni comuni dell’esistenza si rischia di essere additati come strani, e questo, a volte, rischia di diventare un freno nel nostro percorso verso la vita che vorremmo. Tema, questo, che anche io ho più volte trattato in passato, nel mio primo programma radiofonico in onda su una piccola web radio, dal titolo appunto Diario di bordo. Tanti tanti anni fa.
Bei ricordi. E quando un libro ha anche il poter di recuperare momenti felici e piacevoli, è sicuramente un libro che è valso la pena di leggere.
Dunque se ami la musica indie italiana, se credi che ogni canzone sia fatta anche per riflettere e non solo per intrattenere, se ti piace farti domande e se credi che guardarsi allo specchio sia fondamentale per elevarsi, beh, B-Side. L’altro lato delle canzoni è il libro che fa per te.