Siamo abituati a conoscerlo come uomo politico di spicco del Novecento ma Winston Churchill è stato anche uno storico e uno scrittore d’eccellenza, tanto da ricevere il premio Nobel per la letteratura nel 1953 con la seguente motivazione: “per la sua padronanza della descrizione storica e biografica e per la brillante oratoria in difesa dei valori umani”.
Soldato ancora prima che statista, figlio di una famiglia aristocratica britannica, Winston Churchill mise in campo le sue capacità di scrittura già durante le prime campagne militari a cui prese parte e che descrisse in svariate corrispondenze giornalistiche e in diversi libri di memoria. La sua grandezza oratoria esplose poi una volta diventato Primo ministro del Regno Unito tanto che i suoi discorsi, anche alla radio, furono fondamentali per sostenere la resistenza del Regno Unito e guidare il paese durante tutta la Seconda Guerra Mondiale.
Una curiosità sul Winston Churchill scrittore: nel 1899 venne a conoscenza di un suo omonimo statunitense, anch’egli scrittore e, da quel momento, si firmò sempre come Winston S. Churchill, dove la S. indicava l’altro suo cognome, Spencer.
Autore prolifico e vario (nella sua produzione sono annoverate anche due sceneggiature di film), le opere di Winston Churchill tradotte in italiano non sono poche (ma ho trovato qualche difficoltà nel reperirle perché non più a catalogo. Per questo ti consiglio due libri non scritti direttamente da Winston Churchill ma su Winston Churchill. Il primo si intitola Churchill. La vita politica e privata, di Martin Gilbert e pubblicato in Italia da Mondadori, mentre il secondo è L’ora più buia. Maggio 1940: come Churchill ha salvato il mondo dal baratro, di Anthony McCarten, edito da Mondadori.
Churchill. La vita politica e privata
Giudicato a volte in modo benevolo e a volte duramente, Winston Churchill fu un uomo d’azione instancabile fino a tardissima età. Questa biografia ne ritrae la vita politica e privata, dai difficili inizi alle romanzesche avventure africane, dai giorni cupi e gloriosi della Seconda guerra mondiale fino al dopoguerra. Due volte primo ministro fino alle dimissioni nel 1955, fu protagonista di una eccezionale gamma di attività ed esperienze: nominato ufficiale durante il regno della regina Vittoria, partecipò alle guerre coloniali in Africa così come alle prime fasi di sviluppo dell’aviazione.
Fu un pioniere e secondo alcuni anche un profeta in vari campi, dall’evoluzione della guerra aerea alle proposte di disarmo mondiale. La sua personalità complessa e il mondo in vorticoso mutamento in cui visse emergono da questa biografia, nella quale un celebre storico, e suo maggior biografo, dà una valutazione equilibrata del grande statista inglese, presente sulla scena politica per più di cinquant’anni.
L’ora più buia. Maggio 1940: come Churchill ha salvato il mondo dal baratro
Eroe di guerra. Patriota. Ubriacone. Imperialista. Politico. Depresso. Scrittore. Visionario. Aristocratico. Voltagabbana. Pittore. Nel maggio del 1940 queste erano solo alcune delle «credenziali» con cui Winston Spencer Churchill si presentava alla Camera dei Comuni per assumere l’incarico di primo ministro del Regno Unito. La nazione era in guerra da otto mesi e le cose non stavano andando affatto bene.
Più che un nuovo capo del governo, il paese invocava un condottiero, e pochi, in quei giorni cupi, avrebbero scommesso sull’ormai sessantacinquenne primo lord dell’Ammiragliato. Bastarono invece quattro settimane perché i sudditi di Sua Maestà scoprissero in lui il grande leader, l’uomo capace di commuovere e spronare, il comandante in grado di salvare l’esercito britannico dalla catastrofe di Dunkerque e di decidere così le sorti del conflitto.
Winston Churchill al cinema
L’ora più buia è anche il titolo di un film uscito nel 2017 e diretto da Joe Wright. La Universal Picture, infatti, aveva acquistato nel 2015 la sceneggiatura da Anthony McCarten. Il ruolo di Winston Churchill viene dato a Gary Oldman che, proprio per questa interpretazione, nel 2018 vince il premio Oscar come miglior attore.