Caro lettore per la rubrica Autori in tasca oggi parliamo di Samuel Taylor Coleridge, poeta, critico letterario e filosofo inglese. È considerato, insieme a William Wordsworth, tra i fondatori del Romanticismo inglese.
Samuel Taylor Coleridge: conosciamo meglio questo autore
Nasce in Devonshire nel 1772, studia presso l’Università di Cambridge ma non consegue la laurea. Il suo sogno è quello di fondare una società utopica in Pennsylvania, la Pantisocrazia, insieme al suo amico poeta Robert Southey. Si tratta di una società basata sui principi di uguaglianza, che però non nascerà mai in quanto l’amico Southey abbandona il progetto.
Nel 1797 incontra il poeta William Wordsworth e inizia con lui una collaborazione intellettuale. Insieme, nel 1978, pubblicano Lyrical Ballads (Ballate Liriche) dove sono contenute le sue opere più importanti: La Ballata del Vecchio Marinaio, Christabel e Kubla Khan.
Nei primi dell’800 ebbe inizio la sua tossicodipendenza dall’oppio che condizionò molto la vita di Coleridge. Nel 1808 il poeta si separa anche dalla moglie proprio a causa di questa dipendenza.
Successivamente Coleridge e Wordsworth si trasferiscono in Germania, dove Coleridge si avvicina alla filosofia idealistica tedesca. Nel 1817 pubblica Biographia Literaria, un’opera autobiografica ma soprattutto critica, con diversi saggi, letterari e filosofici, incentrati su altri autori come Aristotele, Immanuel Kant, Schelling.
Coleridge muore nel 1834.
Il Fantastico e il Soprannaturale
I temi principali delle sue opere sono il misterioso e il soprannaturale come in La Ballata del Vecchio Marinaio (1798) che apre la raccolta Lyrical Ballads.
È una ballata divisa in sette parti che affronta il tema dell’espiazione di una colpa in un’ottica religiosa, ma anche proprio come possibilità di ritrovare la strada della verità. In senso letterario l’autore questa strada la trova attraverso l’immaginazione.
“Che Dio ti salvi, o Marinaio,
dal demonio che ti tormenta! –
Perche hai quello sguardo?” – “Con la mia balestra,
io ammazzai l’Albatro!”
Trama:
Un vecchio marinaio ferma un invitato a nozze e gli chiede di ascoltare la sua storia. Il marinaio gli racconta del suo viaggio verso il Polo sud e di quando ha ucciso, senza alcuna ragione, un albatro che andava a trovare la ciurma ogni giorno. Dopo l’uccisione del grande animale una maledizione si abbatte sulla nave e tutti muoiono. Il marinaio riesce a tornare in patria ma deve raccontare la sua storia per poter espiare il suo peccato e insegnare agli uomini a rispettare la natura e le creature di Dio.
Al prossimo appuntamento con Autori in tasca! Come sempre buona lettura!