Fresca di stampa, uscita proprio meno di un mese fa, l’Antologia di poeti contemporanei siciliani. Vent’anni dopo il Duemila, curata da José Russotti, è un corposo volume che racchiude come in uno scrigno i migliori nomi della poesia siciliana moderna. Ad onor del vero il volume antologico, facente parte della Collana Fogghi mavvagnoti, è già il secondo dedicato alla poesia che José Russotti cura con certosina attenzione.
Pubblicato nel settembre 2020, il primo volume presenta una selezione dei più famosi nomi di autori siciliani: fra famosissimi ed affermati come ad esempio Lucio Zinna, Santo Calì o Nat Scammacca; e famosi emergenti tra cui Margherita Calì o Francesco Giacalone, tanto per citarne soltanto alcuni, il primo volume dell‘Antologia di poeti contemporanei. Vent’anni dopo il Duemila, comprende ben settanta autori di versi, sia in lingua siciliana che in lingua nazionale. Una vera e propria completa panoramica su quello che è lo stato della poesia siciliana moderna e contemporanea.
L’opera suddivide i suoi protagonisti in due gruppi: I Grandi di Sicilia, per ossequio ai Poeti di più lunga militanza e produzione artistica e i Contemporanei di Sicilia, alcuni dei quali potranno ambire anch’essi alla categoria dei Grandi, qualora in umiltà proseguiranno per i percorsi interessanti già intrapresi.
Sfogliare le pagine dei due volumi curati da José Russotti, significa davvero compiere un’immersione totale nel mondo della moderna poesia siciliana, scoprendone la bellezza intrinseca e le peculiarità dei diversi autori, grandi o meno grandi che siano. E se posso consentirmi una piccola nota personale (ma proprio piccola), stabilire chi è grande o meno grande fra coloro che scrivono e frequentano la poesia non è certamente impresa facile: piuttosto che di grandezza sarebbe forse opportuno parlare di notorietà, fama o diffusione e spesso anche fortuna, se al fato vogliamo affidare le sorti di chi frequenta la musa.
Il mio intento è stato quello di creare un dossier dei poeti siciliani contemporanei, un vademecum degli autori di rapida ed essenziale consultazione, dove accanto ad un profilo autobiografico è proposta anche qualche lirica significativa dell’opera di ciascuno.
Esordisce così José Russotti nella presentazione del primo volume dell’Antologia di poeti contemporanei siciliani. Vent’anni dopo il duemila, ed effettivamente entrambi i corposi volumi presentano ciascun autore con brevi e significative note biografiche, approfondite note bibliografiche ed infine con la proposta di lettura di alcuni brani poetici, scelti dal curatore, fra quelli ritenuti più significativi usciti dalla penna di ciascun autore.
Antologia di poeti contemporanei siciliani. Vent’anni dopo il Duemila di José Russotti, secondo volume
A meno di un anno dall’uscita del primo volume dell’Antologia di poeti contemporanei siciliani. Vent’anni dopo il duemila, José Russotti pubblica una seconda raccolta di autori dimostrando, come afferma Lorenzo Spurio nella prefazione dell’opera, che il suo percorso di ricerca, studio e approfondimento è un continuo work in progress… […] Il suo lavoro di scandaglio, investigazione e catalogazione degli autori inseriti, si presta ad avere una grande fruizione da parte di un pubblico allargato…
Effettivamente le quattrocento pagine del secondo volume dell’Antologia dei poeti contemporanei siciliani raccolgono quella larga fetta di autori che nel primo volume non è stata attenzionata, non perchè meno meritevole ma in quanto, come continua ad affermare il prefatore dell’opera, l’antologista ha le sue motivazioni – sia che vengano chiarite o svelate malvolentieri, sia che siano nascoste o incomprensibili – in relazione al metro di scelta degli autori. O più probabilmente, mi permetto di aggiungere inseguendo il filo dei miei pensieri, Josè Russotti si è semplicemente reso conto in un secondo momento che altri nomi di autori siciliani meritavano a pieno titolo di inseriti nell’antologia.
La stessa immagine di copertina e la medesima veste grafica presenti nel primo volume, racchiudono nomi, come Gesualdo Bufalino, Leonardo Sciascia, Maria Costa, Filippo Giordano, Vann’Antò, Maria Nivea Zagarella e altri, che non potevano essere esclusi dall’Antologia dei poeti contemporanei siciliani e giustamente, José Russotti ha stabilito di inserirli nella prima sezione del volume cui ha dato come titolo I Poeti nella Storia di Sicilia. la seconda sezione, dal titolo I contemporanei di Sicilia, comprende nomi forse meno noti ma ugualmente meritevoli di far parte della rosa dei Poeti siciliani.
La parola espressa o taciuta, urlata quando la ferita è sanguinante, o muta apparentemente assente se il dolore è stato rimosso, nel momento in cui torna alla coscienza per una forte esplosione interna, elaborata, affiora arricchita e profondamente trasformata. Quella parola impregnata di forza magmatica diventa “poesia”.
La poesia, arte riservata a pochi, spesso relegata a ruoli di secondo piano è quel moto dell’anima che arriva all’essenza, che scruta, indaga e racconta con linguaggi diversi ciò che sfugge ai più: chi la coltiva ha una sensibilità diversa, più attenta, più sottile, spesso più dolorosa. José Russotti lo sa ed è per questo che ha voluto raccogliere parole di forza magmatica, raccontate da siciliani che come lui, coltivano ed incastonano versi. La cura e la raccolta degli autori più significativi della sua terra, dimostra a pieno titolo questa consapevolezza.
In conclusione, caro lettore, consentimi una sviolinata da sicula DOC quale sono: questa nostra isola, coacervo di razze, dialetti, usi, costumi e tradizioni, gronda cultura, poesia arte e bellezza da ogni singola pietra. Essere siciliani significa sentire forte l’appartenenza, non solo al luogo dell’anima quello che ognuno si porta dentro perchè in esso ritrova le sue radici, ma anche e soprattutto ad una cultura e alla poesia in particolare, millenaria che si perde nella notte dei secoli. Non per niente la poesia è nata qui.
Grazie per questa appassionata nota di lettura (fg)
Grazie a te per l’attenzione 😉