Gabriele Dadati, autore piacentino nato nel 1982, ha pubblicato per Solferino “Le ali del Piccolo Principe”, un romanzo dedicato alla vita di Antoine de Saint-Exupéry, l’autore del celebre “Il Piccolo Principe”. L’uscita del libro coincide con l’ottantesimo anniversario della morte di Saint-Exupéry, avvenuta il 31 luglio.
Un tributo allo scrittore e aviatore
Il romanzo si concentra sui giorni che Saint-Exupéry trascorse nel Sahara tra la fine di dicembre 1935 e l’inizio di gennaio 1936, a seguito di un incidente aereo dal quale uscì miracolosamente illeso. Dadati, che ha studiato a fondo la vita e le opere di Saint–Exupéry, descrive come l’autore francese integrasse molti dettagli autobiografici nei suoi scritti. “Il Piccolo Principe“, ad esempio, contiene riferimenti alle rose che Saint-Exupéry coltivava e alle volpi del deserto che incontrò.
Dadati racconta anche di un momento particolare della vita di Saint-Exupéry: sfogliando un album fotografico, vide un’immagine del fratello minore Francois, morto a soli quindici anni. La somiglianza tra Francois e il Piccolo Principe è sorprendente, con la vestaglietta, la sciarpetta al collo e il taglio di capelli simile. Questo lutto, secondo Dadati, potrebbe non essere mai stato superato dallo scrittore.
Antoine de Saint-Exupéry: la passione per “Il Piccolo Principe”
Gabriele Dadati ha un legame profondo con “Il Piccolo Principe“. Fin da piccolo, sua madre glielo leggeva per farlo addormentare, e da adulto ha continuato a rileggerlo, trovando in esso qualità ed esattezza. La prosa di Saint-Exupéry, precisa e nitida, lo ha sempre affascinato.
Secondo Dadati, “Il Piccolo Principe” è diventato un classico perché tratta seriamente i bambini, affrontando temi come l’amore, l’amicizia, il viaggio e la cura. È un libro di grande universalità, ricco di archetipi che risuonano con lettori di tutte le età.
Un’opera per tutti
“Le ali del Piccolo Principe” non è solo per i fan del celebre libro di Saint-Exupéry. Dadati afferma che la narrazione e la letteratura amplificano l’esperienza del mondo, offrendo al lettore la possibilità di attraversare un deserto, sia fisico che metaforico. Questa esperienza, secondo l’autore, è unica e preziosa.
Cosa ne pensi? Hai mai letto “Il Piccolo Principe” e quale impatto ha avuto su di te?