“Memorie di una gatta” di Ludovica San Guedoro recensito da una felina
Caro lettore, tu non mi conosci, mi chiamo Lilli e fatto ancor più importante sono la gatta più anziana della redattrice di questa rubrica sugli animali. La mia padrona ha letto un libro che l’ha appassionata molto. Io sono sempre in braccio a lei quando legge, quindi posso esprimere un parere anch’io sul libro di Ludovica San Guedoro, “Le memorie di una gatta“, anche perché è un libro scritto da una gatta, quindi chi meglio di me può fare questa recensione? E poi quale spazio migliore se non proprio la rubrica dedicata a noi animali? La gatta Muzzi scrive le sue avventure e quelle del fratello Pio. I padroni sono persone impegnate: mamma Ludovica divide la sua vita e quindi anche il romanzo, prima si occupa di scrivere un libro “Incitazione a delinquere“; la parte centrale del nostro racconto è dedicata alla ricerca di un editore. Quando nessuna casa editrice accetta di pubblicare questo giallo la scrittrice ed il marito decidono di aprirne una loro. L’ultima parte di questo testo è dedicata alla pubblicità in varie librerie di diverse città. I padroni decidono di andare a vivere in un’altra casa… lettore ti lascio immaginare le risate mentre Muzzi e Pio esplorano la nuova residenza. Ho anche pianto e, con me, anche la mia padrona mentre leggeva… perché purtroppo ad un certo punto Pio muore, per mano di un cacciatore e Muzzi scappa dalla casa che li accoglieva per un periodo di assenza dei padroni. Che dire… noi gatti siamo molto abitudinari… gli spostamenti ci creano forte disagio perché dobbiamo perlustrare e conoscere tutto!!! Alla fine Muzzi si trasferisce a Roma dai nonni. Una grande città aiuterà sicuramente i loro padroni nella diffusione dei libri, ma aiuta un po’ meno un’amica come Muzzi, così abituata alla campagna. Alla scrittrice non posso che augurare tanto successo sia con il libro sia con la casa editrice, la Felix Krull Editore, cosicché possa tornare alla campagna, e magari a Pietrafitta, dove il verde e i soldi le permetteranno di aiutare tanti pelosi.
Caro lettore, ti chiedo scusa se, dopo una lunga lotta, mi sono trovata costretta a lasciar scrivere la recensione a Lilli, ma non ha sentito ragioni: un libro scritto così bene da una gatta non poteva che essere recensito che da un esemplare felino. Condivido in pieno le sensazioni e le emozioni precedentemente descritte.
Leggete… con la lettura volerete! Buona lettura!!!
Questa è troppo bella: il mio libro recensito da una gatta! Neanch’io lo avrei reputato possibile.
Però che risultato piacevole!
Lodovica San Guedoro
Piccola svista: il libro che viene pubblicato dai padroncini è “Incitazione a delinquere”…
Ha ragione, scusi la svista data dall’emozione di un libro così coinvolgente. Correzione effettuata.
Grazie anche da Muzzi, che dal paradiso dei gatti l’ha avvistata prima di me!