Alieni di Stefania Gatti, edito da edizionicorsare, è una deliziosa storia attraverso la quale ci vengono mostrati importanti valori quali l’amicizia, il rispetto verso gli altri e anche verso l’ambiente, quanto sia fondamentale credere in se stessi e nelle proprie capacità e di come, infine, bisogna essere sempre gentili gli uni con gli altri senza mai schernirsi, per nessuna ragione.
«Sono Albert Ellis e vengo in pace. Mi sentite? Vengo in pace».
Albert Ellis è un simpatico bambino di dieci anni con la passione per i pianeti, le costellazioni e… gli alieni! La sua è una vera e propria fissazione: è fermamente convinto della esistenza degli extraterrestri, peccato però che nessuno gli creda: nessuno eccetto la sua vivace sorellina Ester e il suo fidato amico Aoi.
Albert diventa lo zimbello di Greg, George e Mark che si divertono a schernirlo non solo per il fatto che è un appassionato studioso degli alieni, ma anche perché non esattamente filiforme. Ma Albert è un bimbo intelligente che, nonostante non tolleri questi atteggiamenti dileggiatori da parte dei suoi compagni, continuerà a credere in questa esistenza al di là della terra ed a portare imperterrito avanti le sue congetture.
Chissà cosa accadrà al nostro Al, chissà di quali avventure – qualcuna anche spaventosa – si renderà protagonista? Riuscirà davvero ad incontrare queste creature aliene?
Alieni: eccoti la cover!
La copertina di questo libro, proprio sul davanti – nella prima di copertina – vede raffigurato un bambino che altri non è, appunto, che Albert Ellis, il nostro protagonista; questi indossa una scatola a mo’ di casco aerospaziale e tiene in mano una spada laser che punta verso il cielo. Alle sue spalle si intravede la propria abitazione, la notte è buia, il prato ricoperto da soffice neve. Nella seconda di copertina, ovvero la parte dietro, alle spalle di Albert, ben nascosti dietro la siepe, vi sono tre bambini: Greg, Mark e George che osservano la scena ridendo e schernendo, con fare beffardo, il loro compagno.
Una cover significativa che racchiude in sole due immagini ciò che andrai a trovare nel libro: un bambino e il suo sogno e il fatto di essere canzonato dai propri compagni.
Albert Ellis e i suoi Alieni: ma esisteranno davvero?
Questo libro unisce in sé sia l’aspetto ludico che quello educativo: ti fa divertire, ti fa sorridere, ti fa sognare e anche un po’ commuovere, ma al tempo stesso ti snocciola tanti insegnamenti. Albert è un bimbo sveglio, intelligente, consapevole del fatto di non essere esattamente un figurino, assolutamente cosciente del fatto che i suoi compagni lo considerino un pappamolle ed anche un visionario: crede che esistano gli Alieni mentre lo sanno tutti, invece, che l’universo non è popolato da forme di vita diverse dagli umani.
V’è da dire, però, che il nostro piccolo eroe è molto tenace, anche ironico, soprattutto gentile e non si lascia scalfire da ciò che i suoi compagni pensano di lui: certo, gli piacerebbe davvero dar loro una lezione, magari dimostrando proprio che gli extraterrestri esistono e che addirittura li portino via nel loro mondo… ma Al conosce i sentimenti quali vendetta o odio e non vorrebbe mai che succedesse qualcosa di male ai suoi compagni.
«Che probabilità c’è che un bambino grassottello, come era Albert, e accanito odiatore di ogni tipo di sport avesse come genitori dei tipi alti, snelli, atletici e sportivi? La probabilità è dello 0,0002 per cento. Ecco, Albert aveva centrato in pieno quello 0,0002 per cento.»
Il libro si compone di 31 capitoli, ciascuno di diversa lunghezza e ognuno dotato di un proprio titolo che ti suggerisce ciò che andrai a leggere poco dopo. Fatto che ho trovato estremamente interessante è quello che vede al termine di quasi ogni capitolo delle spiegazioni scientifiche, con piccole illustrazioni in bianco e nero, su tutto ciò che ha a che fare con la terra, i pianeti, l’universo, e così via.
Dal capitolo 18 la storia inizia a movimentarsi, mentre in precedenza manteneva un andamento regolare, da questo momento in poi diventa più veloce, ritmata, i fatti si susseguono senza sosta e non potrai fare a meno di leggere pagina dopo pagina per sapere cosa accadrà al nostro amico Albert. Ci saranno scene che ti terranno con il fiato sospeso e ti faranno temere per le sorti del nostro amico.
«Trasalì quando la luce illuminò dei lineamenti in cui Albert riconobbe qualcosa di umano, ma anche di bestiale e di alieno. Gli occhi sporgevano così tanto che sembrava volessero schizzare fuori. Erano enormi, con pupille nere contornate da un alone gialli.»
Il linguaggio utilizzato è semplice, scorrevole, ben scritto, pulito: chiaramente si addice perfettamente a quella che è l’età di lettura del libro. La narrazione è in terza persona e vede parecchi personaggi ruotare attorno colui che è quello principale, appunto Albert. Ognuno di loro avrà un proprio ruolo, delle caratteristiche ben definite e che l’autrice ha saputo ben descrivere. Le scene sono vivide, sono ben rappresentate tanto che se chiudi gli occhi puoi immaginare di vederle e ti sembrerà di essere lì.
Questo è un fattore rilevante: in un libro rivolto ai più piccoli è necessario che gli stessi, già dotati di loro di fervida fantasia, leggendo un libro, attraverso le descrizioni, riescano a vivere quello che viene descritto.
Mi è molto piaciuto questo libro, e non solo per la storia narrata, ma per i valori messi in evidenza e accennati poc’anzi: primo fra tutto quello dell’amicizia, uno dei valori più preziosi che possano esistere e che spesso, però, viene sottovalutato; Albert per primo si dimostrerà un amico come pochi, capace di mettere a repentaglio la propria incolumità per salvare i propri amici, un bambino che saprà mettere da parte tutte le derisioni subite ed essere solidale con chi, appunto, si è sempre preso gioco di lui.
Alieni è una adorabile storia che consiglio di leggere a tutti – anche agli adulti, perché no – in particolare a tutti coloro che credono che delle forme di vita diverse dalla nostra esistano nell’universo, per tutti i bambini curiosi e che hanno bisogno di tirare fuori quel coraggio e che tengono nascosto da qualche parte.