Alessandro Zuccari, Professore ordinario di Storia dell’arte moderna presso l’Università La Sapienza di Roma e Socio nazionale presso l’Accademia Nazionale dei Lincei, ha pubblicato il suo ultimo libro su Caravaggio, dal titolo Cantiere Caravaggio edito da De Luca editori d’Arte. (432 pp.).
Lo studio si inserisce in un contesto in cui aumentano sempre di più le ricerche e le pubblicazioni sull’arte del maestro lombardo. Significativa è dunque la scelta del titolo Cantiere Caravaggio per mettere in luce un dibattito sempre aperto, un continuo processo di revisione, un cantiere sempre aperto che vuole proporre nuove indagini ed interpretazioni, fare dei chiarimenti su questioni di carattere biografico, attributivo e metodologico.
Alessandro Zuccari guida il lettore alla scoperta del Cantiere Caravaggio
L’autore accompagna il lettore, introducendolo in una sorta di “diario di studio” dell’autore. Inoltre, come ogni studioso d’arte che si rispetti, raccoglie la sua eredità metodologica inserendo delle autorevoli fonti storico-artistiche quali Lionello Venturi, Giulio Carlo Argan, Maurizio Calvesi che costituiscono un vero e proprio fil rouge all’interno del volume.
Lo storico d’arte privilegia una corrente di studi che segua dati oggettivi per ridefinire l’opera del Caravaggio. Al Salone del Libro di Torino di qualche anno fa infatti sottolinea come la studiosa Francesca Cappelletti per analizzare il quadro La cattura di Cristo abbia attinto a degli archivi della famiglia Mattei, committente del quadro, che attestavano i pagamenti effettuati.
Sulla base delle nuove acquisizioni documentarie relative agli anni romani del Merisi è stata riorganizzata la cronologia caravaggesca. Nel 1592 veniva infatti ipotizzato l’inizio del periodo romano del Caravaggio, ma la nuova documentazione scoperta è datata 1595/96.
Il Professore sta inoltre programmando un evento per il 24 di gennaio presso la Chiesa Nuova di Roma, attraverso il quale accompagnerà il suo pubblico alla scoperta della celebre tela della Deposizione di Caravaggio, che risale al 1603. In quegli anni la Chiesa era la sede degli oratoriani di San Filippo Neri.
Caro lettore ti lascio un video con un intervento dell’autore sulla pittura caravaggesca: