L’allarme Covid19, altrimenti detto Coronavirus, sta mietendo le sue vittime.
Il Covid19 ha fatto scomparire gli eventi perchè cancellati: fiere rimandate, teatri e cinema chiusi, l’intero sistema viene messo in discussione. Potremmo assimilarlo all’invasione delle locuste citato nella Bibbia, una delle dieci piaghe d’Egitto.
Gli effetti collaterali del virus stanno avendo riverberi su tutto, anche sul mercato dei libri.
Adesso più che mai l’editoria risente maggiormente di questo evento, sebbene in diversi nostri articoli abbiamo fatto presente della già esistente crisi editoriale, cominciando con la chiusura di tante librerie storiche: Perché le librerie chiudono? Si legge oppure no? Perché questa crisi?.
Credimi caro iCrewer, ho sperato di non dover scrivere, in un tempo futuro “Io c’ero!”. Ed invece, purtroppo, ci sono, e sono anche tra le persone che ha accettato di restare in “quarantena volontaria”, pur non trovandomi nella zona rossa, ma capitataci per 36 ore, nei giorni in cui si cominciava a subodorare l’inizio di tutto ciò.
È vero che quanto più una cosa ti viene proibita tanto più la si ricerca, e allora mi domando perchè non volgere a nostro favore queste limitazioni imposte dal buon senso e da regolamento emesso dal governo per arginare la diffusione del virus?
Coronavirus e clima ci impongono di cambiare, e condivido le perplessità da parte degli addetti al settore, e dell’editoria in generale, per quanto attiene all’impossibilità di essere presenti ai vari Saloni del libro, nel frattempo sospesi, però non sarebbe da disdegnare l’eventualità di “aggirare” l’ostacolo con la possibilità di lavorare a porte chiuse e utilizzando la tecnologia, al momento unica fonte scevra da “virus“.
In tal senso stiamo vedendo tanti eventi che stanno attuando questa alternativa per non perdere l’audience.
Ovviamente la tecnologia non è alla portata di tutti, c’è tanta gente che non è in grado di usare un pc ed ecco che si cerca di trovare soluzioni alternative.
Una strategia per ribaltare la paralisi libri è stata adottata da un giovane proprietario di una libreria indipendente di Torino, Mattia Gravaglia, che ha lanciato l’iniziativa: “Porto i libri a domicilio”. A cavallo della sua bicicletta, come un temerario cavaliere medievale, si è messo a disposizione delle persone per consegnare i libri a casa.
Una iniziativa volta a trovare soluzioni nuove a questioni vecchie, e che in questo momento aiuta a non farsi travolgere dagli eventi negativi e a sostenere le attività culturali.
E per venire incontro al lettore e a tutte quelle persone costrette in quarantena, si sono mosse anche alcune Case Editrici e Associazioni Culturali.
È concessa l’opportunità, visitando il loro sito, di poter accedere ad alcuni libri, completamente gratis, che possa tenere “compagnia”, in questo momento storico segnato da notizie vere e gonfiate, tra giustificate apprensioni e allarmismi.
L’Associazione Culturale Nero Cafè, che gestisce il marchio Nero Press Edizioni, esprime la sua solidarietà mettendo a disposizione una pagina sul loro sito dedicata ad alcuni dei loro libri, scaricabili in formato ePub.
Questa è la pagina dedicata: neropress.it/letture-in-quarantena/
La Casa Editrice Gruppo Mondadori offre abbonamenti gratuiti per tre mesi ai magazine del Gruppo Mondadori. Il servizio consente la lettura delle riviste in formato digitale per i cittadini che vivono nelle zone rosse; ed anche accedere gratis alla lettura di un e-book a scelta (tra saggistica, narrativa, varie e libri per ragazzi) del catalogo Mondadori presente sul sito.
Anche la DriEditore Publishing comunica attraverso il canale Telegram che ha un pensiero per te, caro iCrewer, e per i tuoi bambini in questo momento di difficoltà, e ti invita a scaricare gratuitamente l’e-book Lo spadone rubato di Fabiana Redivo.
Una lettura che vi terrà occupati con gesta avventurose, divertente ed educativa, adatta per ragazzi dalla 4 elementare alla 2/3 media.
Ed è nato anche un libro-vademecum dedicato ai più piccoli, ai bambini che frequentano l’asilo, ideato da una mamma, pensato per la figlia, e che ha riscosso subito un ampio consenso da parte di tutti, tanto da ricavarne un libro illustrato.
Eccoti l’anteprima:
Laila e il Coronavirus
in libreria a tempo di record per spiegare ai bimbi fino a 5 anni che cosa è il coronavirus e quali precauzioni adottare, un linguaggio semplice e disegni accattivanti adatto per questa età, con parole che userebbe lo stesso bambino e che non lo impauriscono.
Gli sforzi congiunti per difendersi da questo nemico invisibile sono stati attivati, sta a noi continuare a prendercene cura.
Sfruttiamo tutto ciò che ci viene offerto, per ritrovare o recuperare relazioni che la mancanza di tempo, lavoro, frenesia di giornate vissute sempre di corsa hanno interrotto.
Siamo un’umanità che non si abbatte e che fa appello al proprio ingegno creativo per darsi nuove possibilità e vincere.
Ce la possiamo fare e ce la faremo.
Alla prossima.