Caro iCrewer in arrivo in tutte le librerie il secondo libro del giovane Achille Lauro.
16 marzo. L’ultima notte, Achille Lauro 2020
Che cosa accade in noi quando un amore ci trasforma, ci violenta, ci intossica a poco a poco come un veleno?
«L’amore malato si cura con più amore». In un trascinante racconto poetico Achille Lauro scorre lungo le 24 ore del 16 marzo aprendo la porta del suo onirismo notturno per poi approdare all’alba e recitare la parte da uomo di successo.
Le parole affollano la mente in una ridda senza respiro. I ricordi di una vita trascorsa in squallidi casermoni si sovrappongono a quelli attuali di stivaletti lucidi firmati e riunioni ai piani alti. Ma tutto ciò è solo uno scenario che appare sullo sfondo, distaccato dalla voce dell’anima.
Voce potentissima che grida l’amore, grida all’amore. Grida come tanti già gridarono, piangendo e maledicendo, da Saffo a Prévert.
Amore, splendida illusione. Poesia scritta male su un foglio stropicciato. Amore come un despota. O una roulette russa. Eppure «il Purgatorio è amare e non accorgersene, / l’essere vuoti, / il non provare più nulla: / il “non essere”». L’amore è Inferno e Paradiso. Ci tormenta e ci uccide. Ma è il solo a poterci rigenerare, riportare in salvo. E ad aprirci orizzonti di arte e poesia.
Dopo Sono io Amleto, 16 marzo. L’ultima notte è il secondo libro di Achille Lauro
Sono nato l’11 luglio del 1990. I miei amici non hanno mai smesso. Sono riconoscente, un angelo mi ha protetto fino a oggi. Quando ho firmato il mio primo contratto, dormivo in una macchina. Sono stato una troia. Sono stato una santa. Sono la solitudine. Sono l’eleganza. Sono la moda. Sono quello che l’ha creata con due stracci.
La mia anima, il deserto dei tartari. Sono una popstar, una rockstar, un punk rockerz, uno scrittore bohémien. Sono un figlio di Dio, un figlio di ma’, un ragazzo normale, un miracolato, un pessimo esempio e la più grande storia mai raccontata prima.
Dentro Sono io Amleto c’è tutto l’immaginario di Achille Lauro: un mondo lirico e non convenzionale, le lucide visioni di un’anima forgiata dalla solitudine, dalla strada, dalle droghe. Come tutta la sua produzione, anche questo libro è una prova di creatività che non si lascia intrappolare in nessun modello e non segue nessuna regola.
Con il suo modo unico di usare la parola e lungo inconsueti percorsi narrativi, Lauro ci guida in un viaggio psichedelico, visionario, malinconico e poetico. Ad accompagnarlo, ventitré opere di artisti contemporanei. In un attimo siamo quel bambino silenzioso che sogna di uccidere la Bestia per scappare dal Labirinto, siamo quel ragazzino che si affaccia timido al mondo dei grandi e che fin da subito decide di rompere le regole e infrangere le convenzioni sociali. Ma siamo anche quel giovane uomo che ce l’ha fatta, che ha costruito un impero dalla polvere, che ha sfidato la morte, ha attraversato l’inferno e ha trovato la sua strada nella musica.
Achille Lauro in libreria dal 19 maggio 2020
Dopo lo straordinario successo di Sanremo, l’artista che ha fatto parlare tutta la nostra penisola per il suo inconsueto modo di vestire è pronto a uscire nuovamente in libreria con il suo secondo libro dal titolo: 16 marzo. L’ultima notte edito da Rizzoli. Ti ricordo, anche se già lo sai che 16 marzo è anche il titolo del singolo di Achille Lauro, pubblicato il 2 aprile 2020.
Personalmente io lo adoro è una canzone meravigliosa che narra di un amore finito, di una ragazza che se ne va e di un giovane innamorato che prova a descrivere il dolore che si prova in questa assenza. Io impazzisco per questi versi. Che devi fare caro iCrewer sono un’inguaribile romantica alla fine…
Che ne sai, non ti hanno mai detto di no
Tu non hai mai pianto
E non sai che cosa sono e non si può
Te ne freghi tanto
No, non lo sai cosa vuoi
Cosa stai cercando
No, non è mai, non è noi
Ti rinnamorerai a marzo
Oh, oh-oh-oh, oh-oh-oh
Il 16 marzo, oh, oh-oh-oh,…
Il volume segue la sua autobiografia: Sono io Amleto, 2019 e sarà disponibile dal 19 maggio 2020. Secondo le parole dello stesso autore il libro unisce letteratura e poesia e riesce a trasportare il lettore in un viaggio nel passato, presente e futuro.
È un testo che mostra l’enorme sensibilità dell’artista e parla dei sentimenti, della potenza dell’amore che può guarire e distruggere, che risana, ma anche graffia e uccide. Un viaggio interiore fatto di paure, consapevolezze, cambiamenti, maturità e scelte.
In questo libro emerge la metafora dello specchio, attraverso uno specchiarsi e osservare il proprio riflesso Achille Lauro parla di Lauro De Marinis il vero nome dell’artista. Per la prima volta Achille Lauro lascia i panni del ragazzo che tanto ci fa sospirare e si mette nelle sembianze di un uomo maturo che durante una notte, l’ultima notte, si riesamina e trasforma i suoi stati d’animo in versi che compongono armoniose poesie.
Come sai io ho un debole per Achille Lauro, adoro le sue canzoni di cui spesso riporto i versi nei miei articoli, ma tu caro iCrewer leggerai il suo secondo romanzo?