Buona domenica iCrewer! Oggi per la nostra rubrica Lifestyle ho in serbo per te un libro molto particolare: A carte scoperte, firmato da Paola Italia e pubblicato da Bononia University Press alla fine del mese di giungo.
Cosa c’è di così speciale in questo volume? Semplice: non solo A carte scoperte tratta uno dei mie argomenti preferiti in assoluto, la scrittura, ma a ciò unisce l’impegno per una giusta e importante causa. Tuttavia, facciamo un passo indietro e cominciamo dall’inizio.
Segreti di scrittura e un pensiero (e molto di più) a Patrick Zaky
Devi sapere, iCrewer, che A carte scoperte non è un libro completamente tradizionale. A scriverlo, infatti, sono stati gli allievi del Master in Editoria cartacea e digitale dell’Università di Bologna, di cui Paola Italia è la coordinatrice.
E quale metodo migliore per approfondire lo studio in campo editoriale, se non chiedendo direttamente agli addetti ai lavori? Gli studenti hanno quindi interpellato romanzieri e scrittori, romanziere e scrittrici, contemporanei ponendo loro le più svariate domande. Facendo ciò hanno raccolto informazioni che riguardano il processo creativo, la fase di editing (sensato, considerando che è quello che la loro materia), ma anche curiosità coinvolgenti aspetti che possono sembrare secondari (e no, gli oggetti che si trovano sulla scrivania non sono per nulla un fattore secondario: troppo pochi e ti alzerai ogni tre secondi in cerca di qualcosa; troppi e ti distrarrai come se non ci fosse un domani).
Questo progetto mi ha subito portato alla mente altri due titoli, un saggio che ho già letto, e un volume che ho acquistato e che conto di aver terminato prima dell’arrivo di settembre.
Il primo è Il mestiere dello scrittore di Haruki Murakami. Si tratta, in realtà, di una racconta di vari interventi, articoli o brevi saggi riguardanti la scrittura composti dall’autore in diverse occasioni e racchiusi, poi, in un singolo libro. È stata una lettura molto interessante, in quanto permette di dare una sbirciatina nella vita di uno tra gli scrittori giapponesi contemporanei più letti all’estero e tradotti. Murakami non solo mette i suoi lettori a parte della sua – complessa – routine, ma racconta di sè, della sua vita, dei suoi esordi.
La seconda opera a cui A carte scoperte mi ha fatto pensare è Cose spiegate bene. A proposito di libri, la nuova rivista associata a Il Post e creata in collaborazione con Iperborea. Qusto libro, perchè di libro a tutti gli effetti si tratta (fidati, ho comprato il cartaceo), spiega e racconta tutti i passaggi che precedono il momento in cui noi acquisteremo il volume. Spero di poterti dire più avanti come avrò trovato questo testo.
Tornando ad A carte scoperte, però, ci tengo a sottolineare l’aspetto che rende completamente inedita quest’opera: tutto il ricavato delle vendite andrà devoluto alla campagna di Amnesty International Italia in favore della scarcerazione di Patrick Zaky, studente egiziano dell’Università della Bologna in cella ad Al Cairo da oltre un anno. Si tratta di un’iniziativa indubbiamente dal forte caratte umanitario ma che, allo stesso tempo, si schiera a favore della difesa del diritto di libertà d’espressione.
A carte scoperte: la trama
La scrittura creativa del XXI secolo sarà ricordata per avere sancito, prima ancora della lettura, il passaggio del testo dal supporto cartaceo a quello digitale. Ma è proprio vero che le carte d’autore sono scomparse? E come scrivono oggi le autrici e gli autori contemporanei?
“A carte scoperte” è un’inchiesta a tutto campo sulla scrittura di oggi che coinvolge autori di punta della letteratura contemporanea, amati dalla critica e dai lettori: Andrea Bajani, Marco Balzano, Paola Capriolo, Giuseppe Culicchia, Paolo Di Stefano, Paolo Di Paolo, Marcello Fois, Antonio Franchini, Helena Janeczek, Maurizio Maggiani, Gaia Manzini, Dacia Maraini, Beatrice Masini, Melania Mazzucco, Marta Morazzoni, Laura Pariani, Valeria Parrella, Alessandra Sarchi, Antonio Scurati, Walter Siti, Andrea Tarabbia, Simona Vinci.
Le dieci domande che, con gli studenti del Master in Editoria cartacea e digitale che hanno curato il libro, abbiamo posto a ventidue scrittrici e scrittori, indagano le loro abitudini, a partire dai metodi e dai tempi del loro lavoro, gli spazi in cui scrivono, fino agli strumenti e gli oggetti presenti sulle loro scrivanie, ma anche l’intenso lavoro di revisione ed editing sui loro testi.
Se ne ricava un panorama sorprendente, un piccolo vademecum di scrittura, accompagnato dagli “scartafacci” provenienti direttamente dalle loro scrivanie. In questo percorso avventuroso, “A carte scoperte” ha avuto un compagno in assenza: Patrick Zaki, lo studente dell’Università di Bologna, attivista in favore dei diritti umani, arrestato il 7 febbraio 2020 al Cairo. Alla campagna di Amnesty International andrà il ricavato di questo libro.
Le immagini sono tratte dalla pagina FaceBook ufficiale di A carte scoperte.