Nei nostri appuntamenti domenicali con la rubrica “Filosofiamo” avrete certamente imparato che la filosofia è ben più di un qualche groviglio di frasi spesso incomprensibili e astruse. È qualcosa di più concreto, materiale che ci aiuta a barcamenarci nel furore della vita moderna. È proprio questo il punto di partenza adottato anche da Antonio Rinaldis nel suo ultimo libro: Nuove lezioni di Filosofia, edito da Diarkos Editore. Scopriamo insieme di cosa si tratta!
Nuove lezioni di filosofia: la sinossi

Che cos’è la filosofia? Per molti una disciplina astratta e inavvicinabile, ostica e lontana dalla concretezza della vita; per altri, una materia tanto affascinante quanto utile. Un insegnamento avente il nobile scopo di aiutare a ripensare il mondo, alla ricerca di una strategia per dare risposta agli interrogativi che lo avvolgono. Ma da dove cominciare ad affrontarla? Dai temi fondamentali del pensiero umano, per esempio.
Amore, Morte, Bellezza e Verità si intersecano in una rete di domande e risposte che rimbalzano da un’epoca all’altra, da una generazione all’altra. Antonio Rinaldis, con linguaggio rigoroso, ma insieme divulgativo e accessibile, ripercorre i grandi temi che hanno accompagnato l’evoluzione intellettuale e spirituale dell’essere umano attraverso i più influenti filosofi della storia: dall’antichità di Platone e Aristotele alla modernità di Kierkegaard e Nietzsche, solo per citarne alcuni. In questo libro, la filosofia non affiora come uno sterile esercizio del pensiero, ma come l’efficace strumento che guida l’uomo alla scoperta di sé e degli altri, ponendo le basi per la politica, la scienza, l’etica e la fede, nel rispetto della pluralità dei linguaggi e delle visioni del mondo.
I temi fondamentali del pensiero umano
A dispetto del nome, che può forse richiamare quei noiosi testi liceali o universitari che gli studenti conoscono bene, si tratta di un approccio innovativo, intrigante alla filosofia. Come si intuisce dal sottotitolo, infatti, l’obiettivo è quello di trattare i temi fondamentali del pensiero umano, quelli attorno ai quali filosofi, intellettuali, pensatori (e gente comune) di ogni epoca e luogo si è interrogata per scoprirne il senso profondo.
Questo volume tratta di incontri e di ospiti inattesi, scomodi, di presenza che rimettono in gioco equilibri consolidati, sbriciolando certezze che parevano incrollabili. Sono quelle che Karl Jaspers chiamava le situazioni-limiti, un muro contro il quale l’esistenza naufraga, che però può essere anche una sfida per sperimentare ed esplorare la via che è la vita. Il carattere proprio di queste situazioni-limite è la loro inevitabilità: non possono essere ignorate
Le “situazioni-limite” che vengono affrontate in queste Nuove lezioni di filosofia sono quattro: Amore, Morte, Bellezza e Verità. L’approccio al tema è principalmente di tipo cronologico. Di ognuno di questi quattro grandi temi vengono esposte le principali posizioni che il mondo della filosofia ha adottato nel corso del tempo. Definizioni, ricerche, esperimenti, diatribe…la trattazione di ogni capitolo si sussegue come fosse un grande racconto corale, con uno stile chiaro, fluido ed estremamente personale che soltanto raramente indulge in qualche sporadico tecnicismo.
Ma al di là del contenuto di ciascun capitolo, della facilità e della scorrevolezza con cui vengono riassunti secoli di storia del pensiero occidentale (e non solo), ciò che colpisce è la ragione dietro all’intera trattazione.

Perché parlare di Amore? Che senso ha la Morte? Cos’è davvero la Bellezza o la Verità? Rinaldis spiega quali risposte hanno dato i filosofi a questa domanda, non per poterne dare una a sua volta, bensì per poter incoraggiare la ricerca, per stimolare la curiosità e incitare il lettore a trovare da sé le proprie risposte. Perché, come diceva già Socrate, il senso della filosofia è proprio questo: ricercare, farsi domande prima ancora di darsi delle risposte. Ed ecco che tutto il senso di queste Nuove lezioni di filosofia viene riassunto nelle parole conclusive del capitolo introduttivo:
In conclusione il nostro stato di comprensione di questi eventi che segnano in maniera decisiva la condizione umani è pari a quella dei primi filosofi e non si è fatto un solo passo in avanti, nonostante gli sforzi di spiriti profondi. E non si prevede, neppure per il futuro, una soluzione. La partita rimane aperta, come la filosofia, che incarna perfettamente la condizione di viandante che sembra la più pertinente per definire quell’essere particolare che è l’uomo