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Senza i grandi classici della letteratura, che mondo sarebbe?

Stefano Buzzi 5 anni fa Commenta! 6
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Ti sei mai fermato a pensare che ruolo hanno i grandi classici della letteratura nella evoluzione della cultura e della storia dell’uomo?

Contenuti
I GRANDI CLASSICI DELLA LETTERATURA: L’IDEAI GRANDI CLASSICI DELLA LETTERATURA: QUALE SCEGLIERESTI?

No?

Beh, neanche io, caro iCrewer, per lo meno fino a ieri sera, quando, in una delle tante arene estive che caratterizzano questa estate 2020, ho visto il film Yesterday di Danny Boyle, già regista acclamato per pellicole come Trainspotting e The Millionaire.

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I GRANDI CLASSICI DELLA LETTERATURA: L’IDEA

La trama è molto semplice: un musicista squattrinato di periferia sbarca a fatica il lunario suonando le sue canzoni in piccoli locali, davanti a un pubblico che si conta sempre sulle dita di due mani. Non riuscendo a sfondare, a fare quel salto di qualità che gli garantirebbe un giusto sostegno economico, decide di lasciar perdere i suoi sogni artistici e di tornare a fare l’insegnante.

Dopo un incidente però, avvenuto per strada durante un blackout mondiale, si sveglia e scopre che l’intero mondo ha letteralmente dimenticato i Beatles. Nessuno conosce le tantissime canzoni di John, Paul, Ringo e George e lui, grazie a una straordinaria intuizione, inizia a suonarle e a proporle come sue.

1967

Va da sé che davanti a pezzi come Yesterday, Hey Jude, Help!, Get back, Let it be e tutti gli altri grandi successi dei fab four di Liverpool, tutto il mondo si inchina davanti al grande talento musicale di questo musicista che in breve tempo diventa la star più acclamata del panorama pop mondiale.

Una brillante commedia, piacevole, sopratutto per le canzoni, che mi ha fatto, come dicevo, venire l’idea per questo simpatico articolo, che ben si presta alla causa estiva, d’agosto, essendo così tremendamente irreale e di poca sostanza culturale. (adoro essere autocritico)

I GRANDI CLASSICI DELLA LETTERATURA: QUALE SCEGLIERESTI?

In particolare, sono due gli spunti di riflessione che mi hanno accompagnato prima di prendere sonno, dopo essere tornato a casa: in una scena, il protagonista cerca su google Wonderwall degli Oasis e scopre che questa canzone non esiste. Tutto ciò ha senso nella misura in cui pensiamo alla band dei fratelli Gallagher come una chiara evoluzione moderna dei Beatles che ne hanno influenzato suoni e ispirazione.

E nella letteratura? Potrebbe succedere una cosa del genere?

Assolutamente si.

Quali autori, o libri di epoca moderna non esisterebbero se non ci fossero stati i grandi classici della letteratura?

Ho fatto un piccolo sondaggio all’interno della redazione di libri.iCrewplay, e, come sempre, dimostrando un grande valore, le mie colleghe mi hanno portato questi esempi:

Dante Alighieri i grandi classici della letteratura

Senza La pedina scambiata, romanzo del 1926 di Georgette Heyer, autrice inglese, non sarebbe poi venuto Nobile Satiro di Lucinda Brant, scritto come chiaro omaggio al precedente.

Avremmo forse letto Inferno di Dan Brown senza che il sommo poeta avesse fatto un viaggio nei gironi con la sua Divina Commedia?

Il secondo punto, che è quello che più mi ha fatto volare con la fantasia, è che in un’altra scena del film, il protagonista scopre che anche Harry Potter non è mai esistito. Se lo ricorda solo lui. E allora mi sono detto: come mi comporterei io?

Scriverei di getto tutte le storie legate al maghetto della Rowling diventando uno degli scrittori più affermati del mondo o sarei vinto dal senso di colpa dovuto al fatto di ingannare tutti i lettori? Ma sopratutto sarei in grado di mettermi a scrivere tutta la saga fantastica ambientata a Hogwarts basandomi soltanto sulla memoria di una vecchia lettura o della visione dei film?

Sarebbe molto più facile spacciarsi per un poeta, nel malaugurato caso che un domani il mondo si svegliasse senza sapere chi è Giacomo Leopardi.

Già mi vedo, in uno dei tanti piccoli locali in cui saltuariamente mi esibisco in reading di poesie scritte da me e tratte dai miei libri, solitamente con una piccola manciata di spettatori, che, venendo meno alla richiesta del pubblico di leggere una mia poesia sul sesso, sulle storie che finiscono male o di come la vita si basi sul detto mai una gioia, me ne esco con un “e ora vi leggo l’ultima poesia che ho scritto, una poesia che ha un sapore antico ma che sono sicuro vi lascerà a bocca aperta”, iniziando poi a recitare:

Sempre caro mi fu quest’ermo colle…

Non sarebbe male no?

Nasce una nuova domanda, che forse è molto più seria rispetto a questa fantasia irrazionale, e sulla quale si può aprire un bel dibattito:

Quale libro avresti voluto scrivere tu, caro iCrewer?

Vorresti essere stato un Dante Alighieri, un Alessandro Manzoni, William Shakespeare, insomma uno degli autori dei grandi classici della letteratura o magari avresti voluto inventare personaggi come Gollum, Christian Grey, James Bond, Miss Marple, Sherlock Holmes o Salvo Montalbano? 

A te la penna…

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