iCrewPlay | LibriiCrewPlay | Libri
  • Rubriche
    • Animalibri
    • Generi letterari
    • Volere è Potere
    • Leggiamo per i piccoli
    • Autori in tasca
    • Sport in book
    • Sogni di carta
    • Creepy Books
    • Le Classifiche di PlayBook
  • Libri dalla storia
  • Lifestyle
  • Cover reveal
  • Segnalazioni
  • Recensioni
    • Cronologia
    • Seguiti
    • Segui
Cerca
  • Videogiochi
  • Tech
  • Anime
  • Cinema
  • Arte
Copyright © Alpha Unity. Tutti i diritti riservati.​
Lettura: Recensione: Le età infelici di Sara Sajeva
Share
Notifica
Ridimensionamento dei caratteriAa
iCrewPlay | LibriiCrewPlay | Libri
Ridimensionamento dei caratteriAa
  • Videogiochi
  • Tech
  • Anime
  • Cinema
  • Arte
Cerca
  • Rubriche
    • Animalibri
    • Generi letterari
    • Volere è Potere
    • Leggiamo per i piccoli
    • Autori in tasca
    • Sport in book
    • Sogni di carta
    • Creepy Books
    • Le Classifiche di PlayBook
  • Libri dalla storia
  • Lifestyle
  • Cover reveal
  • Segnalazioni
  • Recensioni
    • Cronologia
    • Seguiti
    • Segui
Seguici
  • Chi siamo
  • Media Kit
  • Contatto
  • Lavora con noi
  • Cookie Policy
  • Disclaimer
Copyright © Alpha Unity. Tutti i diritti riservati.​
NotizieNotizie in Vetrina

Recensione: Le età infelici di Sara Sajeva

Elisabetta Librasi 6 anni fa Commenta! 4
SHARE

Caro Lettore, oggi sono qui davanti al pc, in compagnia della mia fedelissima tazza di tè per parlarti di un nuovo libro che ho appena finito di leggere. Si tratta de Le età infelici, romanzo di esordio di Sara Sajeva, edito per Castelvecchi. Il titolo dice molto di quello che è il soggetto del romanzo: la protagonista è Sara, un’adolescente alle prese con un turbinio di emozioni e una sorta di disinteresse per il mondo esterno che la porta ad essere chiusa in se stessa, priva di un qualsiasi tipo di fiducia verso sè o verso l’altro. A cambiare questo suo sguardo grigio sarà l’incontro con l’energico e sognatore  Romeo, da cui nascerà un grande amore e che le darà il coraggio di credere nei suoi sogni di artista.

Passiamo ad analizzare la scrittura. Nell’introduzione al romanzo è proprio l’autrice a metterci in guardia su quello che dobbiamo aspettarci dal romanzo: «Ho composto questo scritto in due fasi alquanto diverse della mia vita. La prima parte è stata redatta a mano in piena adolescenza, quando i ragazzi sognano e si fanno fermare dai loro stessi desideri. […] Quando concepiamo l’esistenza del buio perenne, senza aver visto ancora la luce. […] La seconda parte l’ho partorita a 30 anni. Presenta uno stile diverso, più dinamico, meno incline al lamento.»

Nella prima parte ogni frase punta alla poesia, crea un’immagine a sè. Il lettore si trova davanti a uno stile e un tono davvero molto evocativo (forse anche troppo) e la quasi totale mancanza di dialogo favorisce ancora di più la forza e l’intensità di questo stile, a discapito però della scorrevolezza della lettura: in alcuni punti ci perdiamo nei flussi di pensiero della protagonista e nelle sue riflessioni altisonanti, senza trovarvi un filo conduttore. Nella seconda parte tutto questo si smorza con l’entrata in scena di Romeo e, di conseguenza, con l’aumento dei dialoghi: è come se l’autrice avesse voluto rispecchiare la chiusura della protagonista verso il mondo con l’assenza di componenti dialogiche per poi mostrare come l’incontro con Romeo e quindi con l’amore le restituisca la voglia di interagire con l’esterno. Questo da una parte dimostra la grande accuratezza della scrittrice nel trattare i dettagli e gli aspetti psicologici dei suoi personaggi, ma è anche vero che la lettura deve essere piacevole e questo susseguirsi e ripetersi di un linguaggio che punta a tutti i costi alla suggestione, talvolta stroppia. Questa continua ricerca intacca anche i dialoghi, creando situazioni talvolta un po’ forzate, che nella vita reale sarebbero considerate poco spontanee se non irrealistiche.

Leggi Altro

Il 90% degli italiani è online ogni giorno, ma aumentano le preoccupazioni per odio e fake news
Atlante Geopolitico Treccani 2024: uno strumento indispensabile per orientarsi nell’era dei conflitti globali
Recensione: Nuove lezioni di filosofia di Antonio Rinaldis
Storie di Donne: le protagoniste dimenticate e celebrate

Per quanto riguarda la trama, c’è poco da dire: la storia soddisfa in pieno quelle che sono le “esigenze” degli amanti del genere rosa. Quella tra Sara e Romeo è un amore dolce e giovanile ma che allo stesso tempo fa crescere e maturare, donando alla protagonista il coraggio di credere in se stessa ma sopratutto nei suoi sogni di artista. L’amore ha il potere di farci rinascere, di insegnarci ad amare noi stessi, ma questo non implica che necessitiamo obbligatoriamente dell’amore di qualcun altro per imparare a volerci bene e a credere in noi stessi.

Condividi questo articolo
Facebook Twitter Copia il link
Share
Cosa ne pensi?
-0
-0
-0
-0
-0
-0
lascia un commento lascia un commento

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

  • Chi siamo
  • Media Kit
  • Contatto
  • Lavora con noi
  • Cookie Policy
  • Disclaimer

Copyright © Alpha Unity. Tutti i diritti riservati.​

  • Videogiochi
  • Tech
  • Anime
  • Cinema
  • Arte
Bentornato in iCrewPlay!

Accedi al tuo account

Hai dimenticato la password?