5 ottobre 2015 – 5 ottobre 2018: terzo anniversario della morte di Henning Mankell
Inizio col citare una frase di Henning Mankell: “Scrivo per cercare, in un modo o nell’altro, di rendere il mondo più comprensibile.“
Sono trascorsi tre anni dal 5 ottobre 2015, quando avvenne la morte di Henning Mankell a seguito di un tumore alla nuca ed al polmone sinistro come ha lui stesso comunicato sul sito ufficiale il 29 gennaio 2014.
Ammetto che conoscevo poco questo scrittore svedese e dopo aver effettuato una ricerca ho capito che dovrò approfondire questa mancanza. Ha scritto 12 romanzi polizieschi, che hanno come protagonista Kurt Wallander, commissario di polizia di Ystad, più altri 16 romanzi, tra cui quattro di formazione, ovvero dove viene analizzata la maturazione del protagonista verso l’età adulta. Oltre ad essere uno scrittore era, quello che io chiamo, un grande amante della cultura e della sua diffusione: ha vinto il premio Glasnyckeln dedicato ai migliori romanzi gialli dei paesi scandinavi; nel 1985 ha fondato il teatro Avenida, a Maputo in Mozambico; il 2 giugno 2008 gli è stata conferita la Laurea Onoris Causa dall’Università Saint Andrews in Scozia.
I suoi racconti sono ambientati nei luoghi che amava: la Svezia è quella più frequente, più in generale i Paesi del Nord Europa, ma è molto frequente anche il Mozambico, che lui considerava quasi una seconda casa.
Inquietudine svedese
Soprattutto l’opera di Mankell prende in considerazione l’inquietudine svedese, per sua stessa ammissione, infatti la Svezia negli anni 90 attraversava un periodo di lotte per la democrazia.
“Questi romanzi, in fondo, pur nella loro varietà, hanno sempre girato intorno a un unico tema: che cosa è successo negli anni novanta allo Stato di diritto? Come può sopravvivere la democrazia se il fondamento dello Stato di diritto non è più intatto? La democrazia ha un prezzo che un giorno sarà considerato troppo alto e che non vale più la pena pagare?“
Visto il mio amore per la Svezia, per il loro rispetto per la natura e l’ambiente, non potevo astenermi dall’allungare la lista dei libri da leggere con le sue descrizioni sul territorio che questo scrittore amava.
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