Oggi 25 Novembre è la giornata contro la violenza sulle donne.
Da quelle fisiche a quelle psicologiche, da quelle anonime a quelle che vengono subite nell’ambito famigliare, le violenze sul gentil sesso si consumano ogni minuti della giornata.
Oggi, in occasione di questa giornata, noi di Play Book vogliamo consigliarvi alcuni titoli che toccano questo tema molto delicato.
Ma prima vogliamo ricordare il perché proprio questa data è stata indicata come quella dedicata a questo terribile tema.
Ebbene, l’ONU ha ufficializzato il 25 Novembre come data contro la violenza sulle donne, poiché questo è il giorno scelto da alcune donne attiviste.
Queste donne, di etnia latinoamericana e caraibica, hanno scelto il 25 Novembre in memoria della morte delle 3 sorelle Mirabal.
Le tre donne, considerate dei modelli per aver cercato di contrastare il regime di Trujillo, dittatore che tenne sotto il suo dominio la Repubblica Domenicana per ben 30 anni, furono brutalmente uccise nel 1960.
Mentre si recavano presso la prigione per far visita ai proprio consorti, le tre sorelle furono fermate da agenti del Servizio di informazione militare.
Quest’ultimi sequestrarono le donne e dopo averle torturate le massacrarono con dei bastoni dopo di che le strangolarono.
Una volte uccise le donne vennero messe a bordo della propria autovettura e furono gettate in un precipizio simulando un incidente stradale.
Per questo motivo il 25 Novembre diviene la giornata ufficiale contro la violenza sulle donne.
Ma torniamo ai nostri libri.
Sono molti i romanzi e le opere che trattano di questo sensibile tema e noi vogliamo indicarvene alcuni.
Cominciamo con “Ferite a morte” di Serena Dandini edito da Rizzoli.
“Sono mogli, sorelle, figlie, fidanzate, ex fidanzate che non sono state ai patti, che sono uscite dal solco delle regole assegnate dalla società, e che hanno pagato con la vita questa disubbidienza. Così mi sono chiesta: ‘E se le vittime potessero parlare?’”.
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Questa è la voce dell’autrice di un’opera che esprime ciò che queste donne non hanno potuto dire ciò che avrebbero voluto per via delle violenze subite dal genere maschile.
Passiamo ad un’altra opera di Cinzia Tani dal titolo “Mia per sempre” edito da Rizzoli.
“Solo nel 2012, in Italia, sono state 120 le donne uccise dal proprio ex, senza contare quelle scomparse e di cui non si hanno più notizie. L’omicidio all’interno della coppia non è un fenomeno nuovo, ma rispetto al passato a colpire è la tragica escalation nel numero e nella ferocia, e il fatto che le vittime sono quasi tutte donne. Cinzia Tani affronta una delle più drammatiche emergenze del nostro tempo raccontando alcuni tra gli ultimi e più efferati delitti, ma soprattutto scavando alle radici del problema, nel tentativo di fare giustizia (con l’aiuto di criminologi, psicologi e magistrati) dei tanti luoghi comuni con i quali si tende a mascherare il fatto che le donne devono ancora misurarsi con una violenza di genere che le conquiste sociali non sono riuscite a debellare. Chiamare questi delitti “passionali” o “della gelosia”, frutto di un accesso di rabbia o di un momento di “blackout”, sostiene l’autrice, significa solo cercare alibi per gli assassini. Invece, di solito l’uccisione della donna avviene dopo un lungo periodo di minacce, violenze psicologiche e fisiche, e la furia omicida si scatena quando, verificata la loro inutilità, l’uomo avverte il pericolo di essere abbandonato e di trovarsi solo. Ma non è la paura di perdere l’amore ad armare la mano del maschio e a rivolgerla contro la donna con cui spesso ha vissuto per anni, bensì un folle desiderio di possesso, un delirio di onnipotenza, per scongiurare una ferita narcisistica che, diversamente, non saprebbe sopportare.”
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In questo libro l’autrice narra di alcuni degli omicidi più efferati della storia cercando di indicarne le ragioni del perché l’uomo uccida la donna che dice di amare.
Altro romanzo ad opera di Matteo Strukul è “Regina nera. La giustizia di Mila” edito da e/o edizoni.
“Un bosco sperduto del Trentino Alto Adige. Una bianca distesa di neve. Una donna torturata e uccisa a cui hanno cavato gli occhi. Mila Zago, cacciatrice di taglie per la BHEG, l’agenzia segreta per la sicurezza europea, viene incaricata di catturare l’autore del massacro. Ma procedendo nell’indagine, Mila scopre che la storia della donna uccisa s’intreccia con quella di Laura Giozzet, la prima candidata premier italiana: una donna che rappresenta una novità talmente sconvolgente per il sistema politico del Paese che qualcuno ha deciso di chiuderle la bocca a colpi di pistola, riducendola in fin di vita. In questo nuovo capitolo della sua Ballata, Mila si scontrerà con sette sataniche, politici corrotti e contro le più spietate e allucinanti sopraffazioni degli uomini. Con Regina nera, Matteo Strukul mescola il pulp al noir più cupo, quello di James Ellroy e Stieg Larsson, ripercorrendo le tracce di Ernst Theodor Amadeus Hoffman in compagnia di Joe R. Lansdale e Victor Gischler. Un sequel.”
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Anche in questo romanzo le donne sono all’epicentro della storia e ovviamente sono vittime per mano di uomini subdoli e meschini.
E poi abbiamo il libro di Sabrina Sasso autrice dell’opera “Tu mi fai volare (cadere, rompere)” e volontaria nei centri antiviolenza.
“Tu mi fai volare”. Se il titolo di questo libro finisse qui, parlerebbe di una storia d’amore entusiasmante, eccitante. Ma l’autrice ha aggiunto due parole: cadere, rompere. E questo ci inoltra in una delle tante relazioni fatte di non amore e di tanta violenza. È il racconto di una qualsiasi di noi, una donna invischiata in un rapporto che distrugge la sua dignità e il suo mondo, che ha bisogno di recuperare se stessa e capire che la violenza nulla ha a che fare con l’amore, che le sue idee sulla coppia sono sbagliate, che ne può andare della sua vita. Letteralmente. Un percorso certo non facile, che può diventare meno faticoso con il prezioso aiuto dei centri antiviolenza, di cui troverete un elenco all’interno del libro.”
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L’autrice narra con estrema maestria la storia di un’amore “malato”. L’amore che in realtà ti porta ad annullarti ed a perdere la dignità fino ad arrivare alla morte.
Moltissimi sono i libri contro la violenza sulle donne, questi sono solo alcuni ma potete trovarne molti altri per comprendere più da vicino cosa spinge queste vittime a non denunciare le violenze.