Torna la 29esima edizione del Dedica Festival a Pordenone, un evento unico nel panorama letterario italiano che racchiuderà ben 12 appuntamenti in otto giorni dal 18 al 25 marzo 2023. La rassegna, organizzata dall’associazione culturale Thesis e dal curatore Claudio Cattaruzza, avrà come protagonista la scrittrice francese Maylis de Kerangal, autrice di grande e profonda sensibilità, viene considerata uno dei nomi più rilevanti della letteratura contemporanea.
Conosciamo meglio l’autrice e il vivace programma che ci attende!
Maylis de Kerangal e la sua contemporaneità
Maylis de Kerangal, classe 1967, è considerata uno dei nomi più rilevanti della letteratura contemporanea. Nel 2000 dà alle stampe il suo primo romanzo, Je marche sous un ciel de traîne, che viene accolto con interesse da critica e pubblico e dà inizio alla sua carriera letteraria. Ha poi pubblicato numerosi romanzi e varie raccolte di racconti.
In Italia sono stati editi Nascita di un ponte (2013), Riparare i viventi (2015), Lampedusa (2015), Corniche Kennedy (2018), Un mondo a portata di mano (2020), Canoe (2022), Fuga a est (2023).
Per i suoi lavori ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti tra cui: Premio Murat (2009), Prix Médicis (2010), Prix Landerneau (2012), Prix France Culture/Télérama (2014), Premio Gregor von Rezzori (2014), Premio Prix RTL (2014), Grand Prix de littérature Henri Gal de l’Académie Française (2014), Premio letterario Merck-Serono (2015), Premio Letterario Giovanni Boccaccio per la Letteratura internazionale (2016).
Nel 2004 ha fondato la casa editrice Éditions Le Baron, specializzata in letteratura per l’infanzia, e in seguito ha realizzato i testi per due libri per ragazzi: Nina et les oreillers (2011) e Hors-pistes (2014). È componente della redazione della rivista culturale Inculte.
I suoi romanzi spaziano in ambiti e contesti diversi e hanno sempre forti agganci con la realtà. La sua personalissima scrittura ha un ritmo incalzante e si avvale di un linguaggio ampio, frutto di una ricerca accurata dove le componenti specialistiche finiscono per alimentare la narrazione, stimolare riflessioni e arricchire una conoscenza non solo tecnica, ma anche e soprattutto emozionale.
Dedica Festival 2023: un’immersione a 360 gradi
Un unicum che da ventinove anni caratterizza il vivace panorama delle rassegne letterarie italiane: questo è il festival Dedica. Grazie alla sua originale formula che si concentra in un’intensa settimana di teatro, conversazioni, musica, arte, libri, la manifestazione si traduce in una vera immersione nel mondo dell’autore protagonista, attorno al quale ogni edizione costruisce uno specifico itinerario. Dedica offre dunque al pubblico l’occasione per condividere una riflessione sulla figura dell’ospite scelto come dedicatario, cosicché dal fulcro della sua produzione letteraria si possa spaziare sul pensiero, sui contesti culturali, sulle varie forme artistiche che i più diversi mezzi espressivi sanno far emergere dalla sua opera.
Il progetto Dedica è sostenuto da istituzioni ed enti pubblici – in particolare dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, dal Comune di Pordenone, dalla Fondazione Friuli – e realizzato con il sostegno di importanti soggetti privati: lo special partner Servizi CGN, COOP Alleanza 3.0, UnipolSai – AssiLab Previdenza e Servizi Pordenone, BCC Pordenonese e Monsile. L’edizione 2023 del festival ha inoltre ottenuto il Patrocinio del Ministero della Cultura, dell’Ambasciata di Francia in Italia e dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, dell’Università degli Studi di Udine e dell’Alpen-Adria Universität di Klagenfurt.
Il programma
Fra i tanti eventi in programma l’inaugurazione sabato 18 marzo, alle 16.30, nel Teatro Verdi, dove Maylis de Kerangal dialogherà con la scrittrice Federica Manzon e riceverà il Sigillo della città di Pordenone; la presentazione, in anteprima nazionale, del nuovo romanzo Fuga a Est (Feltrinelli), che de Kerangal svelerà assieme al giornalista e scrittore Paolo Di Paolo, le letture teatrali con interpreti della scena come Lucilla Giagnoni e Simonetta Solder tratte dai libri dell’autrice.
E poi la mostra fotografica Amuri di petra. Lampedusa, l’isola che c’è, di Mara Fella, diario antiretorico per immagini di umanità isolana e testimone indiretto di mille e mille disperati sbarchi carichi di speranza, che farà da cornice al percorso immersivo nell’universo dell’autrice (allestita nella biblioteca di Pordenone), il concerto finale (sabato 25 marzo alle 20.45) con Cascadeur, compositore e pianista francese, per la prima volta in Italia, che presenterà Revenant, suo ultimo lavoro, le proiezioni dei film tratti dai libri dell’autrice, le conversazioni della stessa previste nelle Università di Venezia, Udine e Klagenfurt.