Il 1993… che dirti, la prima cosa che mi viene in mente è che sono diventata mamma per la seconda volta e non senza fatica, ma quella è un’altra storia. Ricordo che in quel periodo la primavera era già nell’aria da parecchio e anche molto calda, non poteva essere diversamente visto che da noi, nel Salento, somiglia molto all’estate, ma anche questo accade da sempre.
È un anno strano il 1993. Se da una parte si sente il bisogno di stabilità e di osservare un giusto momento di riflessione rispetto agli eventi dell’anno precedente, dall’altra ha un ruolo determinante perché questi assumano, nel tempo, la giusta rilevanza storica ma soprattutto politica. Nell’aria è forte l’eco delle bombe di Capaci e di via D’Amelio, l’atmosfera è ancora quella che si respira nei tribunali di Milano dove la prima Repubblica, smascherata dalle arringhe di un giovane procuratore, vive la sua crisi più grande, i dossier, ormai stracolmi di dati, sono pronti sul tavolo di Mani Pulite che aspetta il nuovo anno per dare un segnale nuovo di giustizia e coerenza politica.
Le cronache del tempo ci restituiscono un Paese sbandato e senza più una guida, ma in cerca di riscatto rispetto ai ripetuti atti corruttivi dei politici al potere. Su questo sono stati scritti fiumi di parole ma la storia, quella trasferita alle nuove generazioni, ha sentito la necessità di proteggere in qualsiasi modo il diritto alla democrazia: è proprio il caso di dire che il fine ha giustificato tutti mezzi a disposizione. C’è un libro molto interessante che approfondisce questo periodo storico e la sua modalità mi ha colpito, è Mani Pulite, lettera ad un figlio edito da Garzanti e il suo autore è Gherardo Colombo, ex giudice e sostituto Procuratore della Repubblica di Milano, uno dei grandi protagonisti dell’inchiesta giudiziaria. È il libro di un padre capace di trasmettere il senso ideale della giustizia e del rispetto delle regole.
L’anno nuovo inizia con il brindisi di rito, poco dopo, il 15 gennaio, dopo 23 anni di latitanza viene arrestato e rinchiuso nel 41 bis Totò Riina, capo di Cosa Nostra. È l’inizio di una guerra fredda che porterà alle bombe del 14 maggio in via Fauro a Roma, il 25 maggio a Firenze in via dei Georgofili, nei pressi del Museo degli Uffizi, il 27 luglio scoppiano addirittura tre bombe a Roma e Milano, anche il parroco Don Pino Puglisi, in prima linea contro la mafia palermitana, cade sotto i colpi dei killer. La macchina della giustizia è ormai in moto e non senza conseguenze; il ’93 segna la fine politica di Bettino Craxi, la caduta della prima repubblica, la lira si svaluta ed è fuori dal Sistema monetario, si deve correre ai ripari e l’Italia, dopo quasi 50 anni, ha un nuovo governo tecnico e un nuovo presidente del Consiglio, Carlo Azeglio Ciampi, figura estranea alla politica.
L’Italia sta piano piano cambiando ma anche l’Europa: il trattato di Mastrich ci consente di entrare nella nuova Unione Europea che sostituisce a tutti gli effetti la vecchia CCE (Comunità Economica Europea) ma non dimentichiamo che anche il resto del mondo è in fermento. A gomiti larghi si fa strada Internet che in poco tempo diventa l’oscuro oggetto dei desideri, Bill Clinton diventa il nuovo presidente degli Stati uniti e il terrorismo islamico comincia a lanciare i primi segnali colpendo ma senza troppi effetti, Il World Trade Center, Ilaria Alpi rimane uccisa in un agguato a Mogadiscio.
Le buone notizie arrivano invece dal Sudafrica in festa per la fine dell’Apartheid. Nelson Mandela viene premiato con il Nobel della pace, mentre quello della letteratura, proprio quell’anno, va alla grande Toni Morrison. Posso consigliarti due suoi libri? Il primo è per te che sei giovanissimo; è un libro scritto con il figlio Slade Morrison ed è una storia per ragazzi Chi ha più coraggio? La formica o la cicala?, edito da Frassinelli una “favola ideale” con il finale aperto. Il titolo del secondo è Amatissima la storia di una donna di colore che si ribella al proprio destino e fugge verso la libertà.
Nello stesso anno il Comitato dei lettori del Premio Strega premia Ninfa Plebea, il romanzo di Domenico Rea e lo sport mondiale festeggia e piange i suoi campioni: Franziska van Almsick si conferma la nuotatrice più forte del mondo, Ayrton Senna conquista in Australia la sua ultima vittoria in un GP, Michael Jordan annuncia il suo ritiro dal basket e dulcis in fundo il nostro Roberto Baggio vince il tanto agognato Pallone d’oro del calcio. Se vuoi conoscere meglio questo grande personaggio leggi la sua biografia, Una porta nel cielo edita da Limina, è molto bella.
Il 1993 lo ricorda anche la TV con una serie televisiva interpretata da Stefano Accorsi, ma non si può dimenticare l’Oscar alla carriera e la morte di Federico Fellini e il suo Amarcord.