Il 1971 è un anno, se vogliamo, relativamente recente: molti di noi, soprattutto chi in quell’anno ci è nato, ricorderà – se non tutti – alcuni degli eventi succedutisi in quel periodo. Un anno è sempre un anno, ricco di ricordi e fatti piacevoli o meno, eventi che andranno per sempre a caratterizzare quell’anno, che lo renderanno, insomma, unico e diverso da tutti gli altri.
Cosa ci ha portato il 1971?
Alzi la mano chi non ha mai sognato di mettere piede in un Hard Rock Cafe – fortunato chi ne ha avuto la possibilità -: si tratta di una catena che vanta attualmente 143 punti in circa 42 Paesi nel mondo; il primo Cafe nacque da un’idea di Isaac Tigrett e Peter Morton, due americani che, trasferitisi a Londra, pensarono di mettere su un ristorante che consentisse agli inglesi di recarcisi per consumare i loro pasti. Pian piano – e grazie a taluni fondi – trasformarono questa iniziale idea in qualcosa di molto caratteristico. Oggi, questi locali, sono tra i più visitati dai turisti di tutto il mondo.
Il primo Hard Rock Cafe è nato a Londra il 14 luglio del 1971
Qual è la loro particolarità? È quella che al loro interno vede la presenza di cimeli – o comunque oggetti di una certa importanza – appartenuti a personaggi molto famosi, come le chitarre di Jimi Hendrix, Noel Gallagher, Elvis Presley, ma anche abiti di scena di Elton John e Madonna. Il nome della famosa catena, negli anni, è divenuto talmente importante che sono stati immessi in commercio vari gadget riportanti il logo simbolo di tutti gli Hard Rock Cafe.
Il 1 agosto del 1971 Franco Basaglia, psichiatra e promotore della riforma psichiatrica in Italia, divenne il direttore del manicomio di Trieste. A questo seguì, qualche anno dopo, la Legge Basaglia che trae, appunto, il nome dal suo precursore, ovvero la Legge del 13 maggio 1978 nr. 180. Questa normativa tracciò i punti salienti in materia di manicomi, con particolare attenzione per tutti coloro che fossero affetti da patologie psichiatriche.
Questa legge, sostanzialmente, oltre che a stabilire la chiusura dei manicomi, puntò sulla centralità della persona, ovvero sulla sua tutela con maggiore riguardo nei confronti di chi fosse affetto da determinate patologie. Questa normativa ebbe solo pochi mesi di vita, sostituita poi nel dicembre dello stesso anno dall’istituzione del Servizio Sanitario Nazionale che al suo interno, tra l’altro, riprese gli articoli della Legge Basaglia.
E il 15 settembre 1971 cosa è accaduto?
La tutela ed il rispetto dell’ambiente spesso vengono presi sotto gamba dai più, ovvero da tutti coloro che non comprendono quanto un’azione esercitata in danno dell’ambiente oggi, possa ripercuotersi negativamente sullo stesso in un futuro anche non molto lontano. Quindi a difesa dell’ambiente nasce il 15 settembre 1971 l’Associazione non governativa, con sede a Vancouver, Greenpeace, una associazione pacifista, di tipo ambientalista, che cerca di contrastare tutte quelle attività volte alla distruzione del pianeta, in particolare si batte per la tutela del clima, la difesa delle balene, per impedire i test nucleari, ma comunque per la salvaguardia dell’ambiente in generale.
La sede è ad Amsterdam nei Paesi Bassi e la fondatrice è Lalita Ramdas.
Il 30 dicembre del 1971 viene approvata la legge nr. 1204: di cosa si tratta?
La tutela sul luogo di lavoro ha da sempre assunto un risvolto di pregnante importanza, aprioristicamente dobbiamo dire che comunque la tutela del lavoratore in generale è sempre stata oggetto di grandi battaglie, in particolare poi delle lavoratrici donne soprattutto se mamme. Di sovente queste sono oggetto di angherie e soprusi sul luogo di lavoro, azioni che portano un loro specifico nome: mobbing. Così, in favore di queste ultime, il 30 dicembre viene approvata la Legge nr. 1204 che va a tutelare proprio le lavoratrici madri, amplia, quindi, le loro garanzie, vietando, fra le altre cose, il loro impiego nei due mesi precedenti il parto e nei tre mesi successivi.
Il 1971 ha dato anche i natali a tanti nomi famosi, ricordiamone insieme qualcuno: Enzo Miccio, eccentrico e amato wedding planner, Roul Bova, attore italiano fra i volti più noti e, soprattutto, più apprezzati fra le donne – chi mai può dimenticare la scena tratta dal film Piccolo Grande Amore nel quale un aitante quanto giovane Raoul, a suon di bracciate e pettorali, ci lascia basite dinanzi allo schermo? – , ricordiamo ancora Claudia Gerini e Stefano Accorsi, anche loro appartenenti al novero degli attori più qualificati. In particolare, quest’ultimo ha interpretato Alex, protagonista del romanzo Jack Frusciante è uscito dal gruppo, dal quale è stato tratto poi, appunto, la riproduzione cinematografica.
Questo anno, però, un po’ come tutti gli anni, ha salutato anche parecchi volti noti, come ad esempio l’elegante e indimenticabile Coco Chanel e colui che è stato il frontman dei Doors, hai già intuito di chi ti stia parlando, vero? Jim Morrison: icona e idolo di tanti giovane che il 3 luglio del 1971 trova la morte in Francia. La sua dipartita sembra quasi una maledizione, accreditata in quello che è il Club 27, chiamato così perché accomuna la morte di tanti famosi idoli della medesima età: oltre a Morrison, ne fanno tristemente parte Brian Jones dei Rolling Stones e Jimi Hendrix.
Tante sono, ancora oggi, le ombre gettate sulla sua morte: trovato riverso e insanguinato nella vasca da bagno, il decesso venne comunicato dall’allora compagna Pamela Courson; non venne data una motivazione ai lividi che ricoprivano il corpo del cantante, né venne eseguita l’autopsia o l’esame tossicologico. Il referto del medico legale venne compilato in maniera distratta, quasi superficiale. Tante le ipotesi che aleggiano intorno alla scomparsa del frontman, che venne poi seppellito il 7 luglio nel cimitero francese di Père – Lachaise ove si trova sepolto anche Oscar Wilde.
Che libri ci ha portato questo 1971?
L’amico ritrovato di Fred Uhlman la storia di un’amicizia che va oltre il ceto sociale, una storia che si sviluppa nel periodo che precede la Seconda Guerra Mondiale quando Hiltler e le sue leggi razziali iniziano, tristemente, a prendere il sopravvento. Questo libro, assieme a Un’anima non vile e Resurrezioni, va a costituire la Trilogia del ritorno «Nella Germania degli anni Trenta, due ragazzi sedicenni frequentano la stessa scuola esclusiva. L’uno è figlio di un medico ebreo, l’altro è di ricca famiglia aristocratica. Tra loro nasce un’amicizia del cuore, un’intesa perfetta e magica. Un anno dopo, il loro legame è spezzato.
“L’amico ritrovato” è apparso nel 1971 negli Stati Uniti ed è poi stato pubblicato in Inghilterra, Francia, Olanda, Svezia, Norvegia, Danimarca, Spagna, Germania, Israele, Portogallo. Introduzione di Arthur Koestler.».
Post Office di Charles Bukowski, un libro nel quale il protagonista sarà Henry Chinaski, alter ego proprio del nostro autore «Profondamente deluso dalla monotona routine quotidiana e insofferente agli sterili e rigidi regolamenti della macchina burocratica, Chinaski si consola affogando le sue frustrazioni nell’alcol e trovando rifugio tra le morbide braccia di donne più sole di lui, come la calda e accogliente Betty, l’insaziabile e vogliosa texana Joyce e Fay, la contestatrice hippy che gli darà una figlia prima di sparire in una remota comunità.
Tra clamorose sbornie, azzardate puntate all’ippodromo e “movimentate” nottate in motel sgangherati, Chinaski riuscirà a “guadagnarsi” il licenziamento e a farsi riassumere, ma solo per licenziarsi definitivamente, inorridito e disgustato da quell’immenso ufficio postale che, poi, è la vita stessa».
Siamo, nostro malgrado, giunti al termine di questo viaggio che ci ha visto ripercorrere il 1971: ti lascio, però, con una frase che devi tenere sempre a mente soprattutto nei momenti in cui pensi che tutto sia perduto.
«Sii sempre come il mare che infrangendosi contro gli scogli, trova sempre la forza per riprovarci.» (Cit. Jim Morrison)