Correva l’anno 1905… Ebbene sì caro Lettore, oggi riprendiamo il nostro viaggio nel tempo parlando di un anno a dir poco rivoluzionario, sotto più punti di vista. Abbiamo già attraversato gli eventi storici che hanno caratterizzato il 1904: andiamo a vedere cosa è successo esattamente un anno dopo!
Gli eventi del 1905
È il 22 gennaio quando a San Pietroburgo una manifestazione pacifica di operai diretta verso il Palazzo d’Inverno viene repressa nel sangue dalle forze imperiali: è la Domenica di sangue, una strage che aprì la strada alla rivoluzione del 1905 e che minò profondamente la fiducia della popolazione nei confronti dello zar. È il preludio di quanto accadrà poi nel 1917: la rivoluzione russa di febbraio.
Il 1905 fu un anno di grandi ferite anche per l’Italia: è l’anno del terremoto della Calabria, un grave sisma di magnitudo 7,06 che colpì una vasta area tra Cosenza e Nicotera, seminando devastazione e morte.
Ma quest’anno portò anche un grande rinnovamento dal punto di vista scientifico, noto infatti come annus mirabilis della fisica e della vita di Albert Einstein, il quale pubblicò sei rivoluzionari lavori. È il 30 giugno quando Einstein pubblica Sull’Elettrodinamica dei Corpi in Movimento, articolo in cui esponeva per la prima volta la sua teoria della relatività speciale.
1905 e la letteratura
Il 24 marzo del 1905 il mondo dice addio a Jules Verne, uno dei più importanti scrittori della letteratura francese, autore di Viaggio al centro della Terra, Il giro del mondo in 80 giorni e di Ventimila leghe sotto i mari.
Ma non fu un anno esclusivamente negativo per la letteratura: il 1905 portò con sé significative pubblicazioni non solo per la storia della letteratura, ma anche per la storia dell’uomo. Il primo dei volumi che ti propongo è Il ritorno di Sherlock Holmes di Arthur Conan Doyle, una raccolta di 13 racconti con protagonista il più amato degli investigatori.
“Il ritorno di Sherlock Holmes” è il libro con il quale Arthur Conan Doyle, assecondando le pressanti richieste del suo pubblico, fa sorprendentemente rientrare in scena il famoso investigatore, dopo averne narrato la morte in un’opera precedente. Scampato per miracolo, dunque, alla fine che il suo stesso autore aveva predisposto per lui, Sherlock Holmes riappare in una Londra che la sua lunga assenza ha reso più vulnerabile alle infaticabili trame dei criminali. Ma, spalleggiato dal fedelissimo Watson, il grande investigatore torna a fare uso della sua affilata intelligenza analitica nella densa nebbia inglese e nei delittuosi misteri che vi si occultano, offrendosi ancora come paladino di quei valori di razionalità e di umanesimo scientifico che ne hanno fatto un eroe-simbolo dell’Inghilterra vittoriana e positivista
Di quest’anno è anche un’opera alquanto rivoluzionaria: sto parlando di Tre saggi sulla teoria sessuale di Sigmund Freud, un opera che consiste di tre volumi incentrati sulla teoria della sessualità a partire dalle prime fasi dell’ infanzia.
Le due più grandi scoperte della psicoanalisi sono state l’inconscio e la sessualità. Se il primo deflagra con “L’interpretazione dei sogni”, la seconda emerge con i saggi sulla teoria sessuale, nucleo fondamentale per il grande impianto teorico che Sigmund Freud ha eretto tassello dopo tassello. Se ad essi accostiamo “Al di là del principio di piacere” ripercorriamo l’intero arco di esperienze intellettuali che abbraccia quindici anni di riflessione: le nozioni di Eros e “pulsione di morte” possono essere finalmente lette alla luce di una meditazione filosofica, dolorosa e solenne in una compiutezza che contiene l’inizio e il punto di arrivo della rivoluzione psicoanalitica.
Infine, l’ultimo libro del 1905 che vorrei proporti è Il piacere della lettura di Marcel Proust, che scriverà in seguito il ben noto Alla ricerca del tempo perduto.
Nel 1906 esce in Francia la traduzione proustiana di Sesamo e gigli di John Ruskin, accompagnata da una prefazione – Sulla lettura – nella quale Proust, prendendo le distanze dalle teorie del critico inglese, rende presente la sua idea di lettura, offrendoci un primo assaggio di quel peculiare stile di scrittura che troverà la sua massima espressione nella Recherche. Queste pagine, tra le più affascinanti che siano state dedicate all’attività di leggere, sono presentate insieme a un articolo, Giornate di lettura, pubblicato su “Le Figaro”, dove – a dispetto del titolo – è un altro il magico oggetto in grado di evocare presenze e atmosfere assenti, il telefono, dispositivo all’epoca ancora estremamente raro e d’élite. È un piccolo esempio di scrittura mondana e d’occasione, un divertissement nel quale, tuttavia, traluce la capacità affabulatoria, ironica e ammaliante del primo Proust